L’assessore Paolo Renna
di Luca Patrassi
Nuove ciclovie quasi ai nastri di partenza, l’assessore Paolo Renna assicura: «Credo che per la parte finale del 2024 saremo già all’opera ed entro il 2025 avremo la rete di ciclovie: un intervento storico per la città che ci permetterà di essere attrattivi anche su quel versante di turismo, oltre al fatto che permetterà ai maceratesi di cogliere, anche passeggiando o in bici, la bellezza dei paesaggi che ci avvolgono». Il tracciato si snoda per una quarantina di chilometri lungo i vari versanti della città ed è appena stato rivisto in alcuni tracciati. A fronte delle trenta osservazioni presentate lo scorso anno da diversi proprietari delle aree da espropriare o da sservire coattivamente, il Comune ha rivisto alcune indicazioni tagliando diversi chilometri di nuovo tracciato che andavano ad occupare aree a ridosso di fossi reputati a rischio. Quindi si è fatto ricorso in parte a stradine e sentieri già esistenti e spesso di proprietà comunale. La delibera con il nuovo progetto è stata approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale ed è stata presentata dall’assessore Paolo Renna che è orgoglioso del risultato raggiunto: «E’ una grandissima opportunità sia a livello turistico-ambientale per la città ma soprattutto di mobilità alternativa rispetto ad oggi perchè andiamo a creare un qualcosa che non c’era, una bellezza che abbiamo avuto sotto gli occhi ma che non siamo mai stati in grado si sfruttare, dovrà fare anche da volano alle attività turistiche e andrà a valorizzare la nostra meravigliosa campagna». Tre milioni di euro la spesa prevista, fondi derivanti dal contratto istituzionale di sviluppo (Cis). Il percorso collega le aste fluviali del Potenza e del Chienti con percorsi di crinale e vallivi. Cinque i percorsi delineati: quattro lotti principali e un percorso secondario di collegamento con Fontescodella.
Piste ciclabili, nuovo progetto Accolte alcune osservazioni Tagliati i tratti lungo i fossi
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Esiste un censimento per i ciclisti?
questa legge dell’esproprio facile è scandalosa. qui ti rubano cio’ che è tuo per farci gli affari loro. in questo caso 40 km di consumo di suolo, impermeabilizzazione e modifica di assetto idrogeologico. 3 milioni sprecati che potevano essere veramente utilizzati per delle piste ciclabili per andare a fare la spesa o altre attività in bici nelle cittadine in pianura.
Iniziativa lodevole senza alcun dubbio. Intanto si è cominciato nel mettere la segnaletica, a dir il vero sarebbe stato più utile farlo a lavori conclusi o almeno iniziati. Ma tant’è basta per parlarne…
Aspettiamo fiduciosi.
e raccogliete tutta quella plastica davanti al centro fiere piuttosto che è vergognoso, la micro e nano plastica ci ucciderà tutti se non lo sapete, ci ucciderà comunque ma almeno cerchiamo di allungare i tempi
storicamente e ideologicamente la destra ha sempre salvaguardato la proprietà privata, ora l’esatto contrario. “the times are changing” Bob Dylan se non sbaglio
dato che sono un mezzo contadino ho provato a immaginarmi la scena:
estate caldo rovente, devo raccoglere patate pomodori o quello che sia, il mio campo confina con la bella ciclovia appena inaugurata e giovani e giovanette ( magari nullafacenti) spensierati vedendomi a schiena piegata mi prendono anche in giro. perchè questi sono i tempi moderni, chi fà lavori umili come l’agricoltore viene anche preso in giro. ora non solo sono incazzato perchè mi hanno espropriato un pezzo di terra ma sono anche sottoposto a sberleffi. penso che x produrre energia elettrica non occorrerà più la fusione nucleare ma basterà sfruttare il mio giramento di pelotas x avere giga e giga watt di potenza elettrica.