«In attesa da due mesi per un passo carrabile, e parlare con l’ufficio tecnico è impossibile» è la protesta del civitanovese Franco Corallini che a seguito di alcuni problemi di carattere sanitario ha subito l’amputazione di una gamba. Proprio per questo ha avuto la necessità di chiedere un passo carrabile in prossimità della sua abitazione nel quartiere di Fontespina. Ma l’attesa per vedere soddisfatto il proprio diritto è lunga e nel frattempo i disagi per la persona sono molteplici. A raccontarlo è la moglie di Corallini che ripercorre le tappe della richiesta presentata e protocollata il 1 dicembre.
«Per capire cosa fare per poter disporre di un posto riservato per disabili abbiamo prima chiesto ai vigili urbani che ci hanno mandato all’ufficio tecnico. Qui c’è stato detto di compilare un modulo di richiesta e protocollarlo al comune. Così abbiamo fatto e ci è stato detto che i tempi per il sopralluogo con i rilievi dei tecnici e la realizzazione erano di circa 20 giorni. Ma sono passati più di due mesi e la cosa che fa più specie è che non si riesce neanche a parlare con qualcuno per questa pratica. Siamo stati all’ufficio tecnico, ma il responsabile era impegnato e non ci ha ricevuto. Al telefono non risponde mai. Siamo andati e ci è stato detto che avrebbero passato il nostro numero per essere richiamati, ma nessuno si è fatto sentire. Sono più di due mesi e nel frattempo, con un arto mutilato e la protesi siamo costretti a fare diversi metri prima di raggiungere la nostra abitazione. E’ frustrante che ogni volta che ci si trova di fronte ad una disabilità bisogna lottare per richiedere ciò che sarebbe un diritto».
(l. b.)
perché chi non ne ha bisogno sta lì a richiedere e a ingolfare gli uffici, invece chi realmente ne ha bisogno si ritrova in queste situazioni.....
Valeria Ginevri Qui non ingolfi perché non ti ricevono nemmeno
Sono troppo impegnati X rifare le strade
Fabrizio Panichelli soprattutto a fare le varianti urbanistiche. Quelle ad hoc per i potenti!
Fabrizio Panichelli no piste ciclabili?
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Già è difficile parlare con il sindaco anche quando è una delegazione che da due anni cerca di farlo ma che pure un impiegato di un qualsiasi ufficio tecnico è talmente occupato da non ricevere mi sembra troppo. Consiglio davanti alla porta che non si apre di bussare e …. poi ribussare. Che si stia trasformando tutto il personale da una strana strusciante, perniciosa abitudine dovuta a certe presenze che lasciano spore nell’aria?