«La retorica politica non interessa ai cittadini. Italia viva è disponibile a un confronto sui programmi e non sulle illazioni sterili ed isteriche». Continua il dibattito, o meglio lo scontro, per una possibile grosse koalition in vista delle prossime elezioni regionali e amministrative a Macerata, così come prospettato dal Pd. A replicare alle parole del M5S è la presidente di Italia Viva Macerata Fabiola Santini.
«Ora si parli di programmi e di azioni concrete, solo su questo piano si potranno trovare valide collaborazioni e solo su questo piano siamo disponibili a collaborare – dice Santini – Le affermazioni dei sedicenti pentastellati, che per ribattere ad Azione utilizzano il nostro leader Matteo Renzi, sono a dir poco farneticanti. Il governo Renzi non eterodiretto da nessuno se non da una forte e determinata volontà riformatrice, ha prodotto numeri e provvedimenti che ogni tanto vanno ricordati». E qui Italia Viva fa un lungo elenco di quelli che a suo dire sono i provvedimenti che hanno segnato il governo Renzi, tra questi vengono citati «gli 80 euro per 11 milioni di italiani che guadagnano meno di 1.500 euro al mese, gli 80 euro in più al comparto sicurezza, la riduzione del canone Rai da 113 euro del 2015 a 100 euro del 2016, fino ai 95 euro del 2017, l’abolizione della tassa sulla prima casa, Imu e Tasi, il reddito di inclusione».
«Il populismo cavalcato in questi anni dai 5 stelle – continua Santini – ha provocato danni incalcolabili alla nostra nazione creando divari che saranno difficilmente ricolmabili, propagandando facili soluzioni sotto lo slogan “gratis” come gridato ai 4 venti da Giuseppe Conte senza poi considerare gli effetti su tutti gli italiani, anche su quelli che sono stati illusi creando aspettative che non potranno più essere soddisfatte».
«Riaffermiamo con forza che siamo disponibili all’ascolto senza preconcetti e veti, vogliamo portare avanti un lavoro che parta dalla base e che sia volto alla ricerca di accordi che abbiano come unico obbiettivo quello di trovare soluzioni concrete e positive per le nostre comunità – continua la presidente di Italia Viva – L’occasione delle prossime elezioni amministrative è una vera opportunità di rilancio per il nostro territorio, dobbiamo accantonare i personalismi e le divergenze, anzi, dobbiamo mettere a fattor comune le nostre reciproche differenze per trovare soluzioni e programmi condivisibili per il bene dei cittadini. Cadere in facili illazioni retrograde con attacchi ingiusti e gratuiti è veramente anacronistico e per nulla costruttivo, scrivere un comunicato che si dissocia dalla realtà solo per conquistare uno spazio sui giornali è veramente deprimente. Italia Viva, come ogni altro partito si dovrebbe porre come intermediario tra i cittadini e la politica mentre gli ultimi interventi sulla stampa di alcuni partiti sono incentrati esclusivamente su una mera retorica partitica. Ora si parli di programmi e di azioni concrete, solo su questo piano si potranno trovare valide collaborazioni e solo su questo piano siamo disponibili a collaborare».
Il M5S: «Sì all’intesa con il Pd se lascerà spazio ai giovani Fuori i “cacicchi” da Macerata»
.
Senza grillini peró ...
Ma con il 3% parlano?
Guai ad allegarsi con Italia Viva che spesso vota la Destra, Lega, Forza Italia e l'EstremaDestra.
E poi ma chi Ve vole!
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
…al di là di ogni altra considerazione, non si capisce perché i Cherubini Figli di Beppe non si occupino del loro sedicente leader quasi afono, l’azzimato damerino, orgoglioso avvocato del bobbolo, già «punto fortissimo di riferimento di tutte le forze progressiste» (per citare NikZinga, il fratello di Montalbano), al secolo Giuseppi Conte, alias Mr. Centodieci, nipote di uno dei figli prediletti di Santo Pio da Pietrelcina, l’ubiquo ai casi, fratacchione dal lesto manrovescio a fin di bene, onnipresente sulle pareti degli italici tinelli e delle sale d’attesa degli ambulatori, il quale Giuseppi, dicevo, richiesto espressamente, durante un’intervista in una tanto nota quanto noiosissima trasmissione televisiva che va in onda dai tempi di Ninive, con gli stessi opinionisti tutti invariabilmente e correttamente progressisti, di voler gentilmente – bontà sua -esprimere la sua propria personale preferenza tra il Trump e il Biden, calciava la palla in tribuna scoperta, da ex promessa del calcio di provincia (ah…l’infortunio al ginocchio m’ha stroncato la carriera!). Ben fatto, perché, come ha subito chiosato l’altro suo mentore (anche questo portatore di stimmate), il gruberiano, sempre presente a La Setta del Cairo, Marco Travaglio, direttorissimo con la schiena diritta de “Il Fattoide Quotidiano”, allievo somaro di Montanelli, esprimersi sulle elezioni americane sarebbe “DA PROVINCIALI”. Come se uno provenisse, per dire, da Volturara Appula…
Con tanti saluti al fortissimo punto di riferimento etc etc…
La solita montagna partorirà il solito topolino. Amen.