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Urbanistica controcorrente a Montecosaro,
aree edificabili tornano agricole

SCELTA - Il consiglio ha adottato una variante che segna un'inversione di tendenza rispetto al consumo di suolo: 70mila metri quadrati di territorio sono ora verdi. Interessata l'area ex Ipak: prevista la realizzazione della bretella di collegamento tra via Maggiola e viale Europa che potrà consentire, nel futuro, di chiudere alla viabilità carrabile il tratto dell’anello dell’Annunziata. Ma al confine, nel territorio di Civitanova, il Comune ha dato l'ok all'edificazione di 14mila metri quadrati per un impianto produttivo della lottizzazione Agriforest

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Il sindaco di Montecosaro Reano Malaisi

Il consiglio comunale di Montecosaro ha adottato una variante per certi versi “rivoluzionaria” in materia urbanistica, scrivendo un’inversione di tendenza rispetto al consumo di suolo. Nella variante infatti 70mila metri quadrati di aree passano da edificabili ad agricole.

«Questa scelta determina una chiara inversione di tendenza rispetto ad una diffusa modalità di intervento sui piani regolatori generali – afferma il sindaco Reano Malaisi – incentrata quasi sempre su aumento di volumetrie e correlativo possibile consumo di suolo. Abbiamo ritenuto giusto questo intervento, che ha anche importanti riflessi negativi sulle entrate del comune in termini di minore gettito Imu, perché pensiamo che l’organizzazione del territorio debba rispondere a valutazioni capaci di inglobare fattori determinanti quali la condizione demografica generale, lo stato attuale del territorio, la visione del paese e della comunità, delle sue esigenze e della sua geografia».

All’interno della variante sono stati inseriti interventi che riguardano il futuro di aree importanti per lo sviluppo del territorio come l’area comunemente denominata “ex Ipak”, che nelle prossime settimane sarà oggetto di demolizione, momento finale di un lungo percorso che ha visto il Comune, prima acquisire l’area, poi eliminare le coperture in amianto, quindi, smaltire in gran parte come rifiuti speciali i materiali presenti da decenni nella struttura. Verrà destinata a verde attrezzato «con l’obiettivo nel tempo di allargare il parco ad essa circostante e di poter realizzare quelle strutture ricettive necessarie a determinare in quello spazio quella fruibilità utile alla sua destinazione come luogo centrale nella vita aggregativa della comunità» – prosegue Malaisi.

Inoltre, è stata prevista la realizzazione della bretella di collegamento tra Via Maggiola e Viale Europa che potrà consentire, nel futuro, di chiudere alla viabilità carrabile il tratto dell’anello dell’Annunziata che divide oggi la parte del parco intorno al monumento e quella posteriore. Nella stessa variante è stato anche identificato lo spazio dove dovrà essere realizzato il parcheggio necessario  in prossimità della Scuola Media “Ricci”. «La variante è il risultato di un lavoro complesso che si è sviluppato nell’arco di quasi tre anni, che ha comportato un investimento complessivo per sostenere i costi di tutte le competenze necessarie alla sua realizzazione di quasi 150mila euro e costituisce un passaggio fondamentale di questi anni di lavoro e l’affermazione in termini concreti di scelte politiche che abbiamo da sempre ritenuto fondamentali – conclude Malaisi –  valorizzazione e cura del patrimonio esistente, aumento delle aree pubbliche e degli spazi verdi, riduzione del consumo di suolo. Le scelte fatte, come opportuno sia per un’Amministrazione, tengono conto anche di quanto sia importante programmare lo sviluppo urbanistico tenendo conto delle trasformazioni sociali e dei bisogni che oggi, dal nostro punto di vista, hanno nell’ampliamento degli spazi pubblici e gratuiti e nella centralità in essi delle aree verdi un punto focale».

Una scelta che assume un valore ancora più rilevante se si pensa che, al contrario, proprio più o meno nella stessa data il Comune di Civitanova ha invece approvato una variante, quella della lottizzazione Agriforest, al confine con Montecosaro (l’area termina proprio nei pressi della rotatoria di Montecosaro sulla provinciale) che rende edificabile un’area di 14mila metri quadrati, attualmente a verde, per realizzazione di impianti produttivi.  

(l.b.)



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