Semaforo verde per le varianti,
regolamento di conti in Fratelli d’Italia
«Acquaroli sconfessato e tradito»

CIVITANOVA - L'approvazione delle lottizzazioni Agriforest e Cristallo spacca i meloniani. Da una parte la corrente che fa capo al "triumvirato" Feliziani-Santori-Salvucci, che aveva spinto per il no poi espresso dal capogruppo Roberto Pantella. Dall'altra i quattro consiglieri comunali che non hanno rispettato le direttive del partito. Secondo la civica di Silvia Squadroni dietro di loro ci sarebbe la regia del consigliere regionale Pierpaolo Borroni. Attacca anche il centrosinistra: «Porteranno altro traffico in città, tanto cemento e abbasseranno la qualità della vita. La maggioranza che perde pezzi e il silenzio assordante di Ciarapica»

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L’area della lottizzazione Piane Chienti

di Laura Boccanera

L’opposizione torna a parlare di quanto accaduto ieri sera in Consiglio comunale (leggi) con l’approvazione delle due varianti, la prima di Piane Chienti con i 14mila metri quadrati di superficie utile per un impianto produttivo industriale e la seconda, della lottizzazione Cristallo a Villa Eugenia per altri 9mila metri quadrati di commerciale. Ma è soprattutto all’interno della stessa Fratelli d’Italia che si è aperto uno scisma che ha reso evidente una spaccatura fino ad oggi non così palese e che ha mostrato come il gruppo consiliare non risponda ai direttivi locali del partito. A scoperchiare il vaso di Pandora ieri sera il voto in Consiglio con il partito della Meloni che evidenzia una crepa fra le intenzioni del direttivo e il voto di 4 consiglieri che, contrariamente alle dichiarazioni di voto del capogruppo che boccia la variante, votano a favore. E ora un gruppo di 130 iscritti chiedono “interventi del partito” su Civitanova. E intanto Siamo Civitanova suggerisce che dietro l’ammutinamento di ieri sera ci sia il consigliere regionale Pierpaolo Borroni che sta minando dalle fondamenta la tenuta del gruppo.

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L’avvocato Alberto Feliziani

Gli iscritti che seguono la linea di Alberto Feliziani (avvocato e esponente della destra da molti anni), Aldo Santori (già presidente dell’Azienda teatri) e Giuseppe Salvucci (vicesindaco ai tempi di Erminio Marinelli) parlano dei quattro consiglieri che hanno votato contro il partito come di “traditori e asserviti” e non hanno parole tenere nemmeno per l’assessore Roberta Belletti definita “inadeguata”: «Mentre il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia con un accorato appello assegnava ai propri consiglieri una precisa linea di condotta morale e politica da seguire – dice Feliziani –  come tra l’altro già espresso il 6 dicembre dal commissario cittadino Igori Pettinelli, quattro soggetti eseguivano pedissequamente le istruzioni ricevute non già dal partito bensì da chi aveva evidenti interessi economici personali che nulla ci azzeccano con la pubblica utilità. Penoso, ridicolo ed a tratti esilarante l’intervento di chi (il riferimento è al consigliere Ruffini ndr) anziché limitarsi semplicemente a tradire, in un italiano stentato ed a tratti incomprensibile, è incorso nella più potente debacle mai ascoltata in un’aula consiliare eguagliando un’assessore inadeguato. Un altro consigliere (Nori ndr) qualifica come “fregnaccia” un preciso atto della provincia e la conseguente attestazione Asur in tema di danno alla salute. Ma chi è stato indiscutibilmente sconfessato e tradito è lo stesso governatore Francesco Acquaroli così come sconfessata e tradita risulta Elena Leonardi, massima espressione del partito nelle Marche, come pure Massimo Belvederesi presidente provinciale, ignorato. Mi auguro veramente che il partito intervenga senza paura di perdere consensi su Civitanova poiché depurare la casa comune dal marcio attrae sempre maggiori abitanti finalmente resi liberi».

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Silvia Squadroni della civica SiAmo Civitanova

Sulla stessa linea anche la posizione di Siamo Civitanova che legge in chiave politica la spaccatura di FdI insinuando che dietro il voto a favore, contro la posizione del direttivo, vi sia il consigliere regionale Pierpaolo Borroni. Per Silvia Squadroni e Lavinia Bianchi quella di ieri sera è stata una «squallida rappresentazione di servilismo e assoggettamento ma soprattutto di palese ribellione verso le direttive di una intera classe dirigente cittadina, provinciale e regionale. Finalmente il presidente Francesco Acquaroli ha l’esatta conferma di chi intendeva spaccare Fratelli d’Italia e secondo quali finalità. Bocciata la fantasiosa ipotesi di sostituire il capogruppo in regione, fallito l’assalto alla segreteria provinciale, sfuggitogli il controllo di Igori Pettinelli, Pierpaolo Borroni finalmente getta la maschera ed ordina la ribellione. Un suicidio politico ed inarrestabile caduta dinanzi al vile tradimento di chi, beneficiato con quattro spicci a carico della collettività, o da chi finalmente dopo una vita da gregario, si trova in prima fila anche se con la lingua italiana ci fa a cazzotti, è questa la classe dirigente»?

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I banchi dell’opposizione

Ma anche l’opposizione di centro sinistra torna sul consiglio di ieri sera e in un comunicato firmato da tutti parla di «stupro della città e squallido consiglio comunale che ha approvato quasi 20mila nuovi metri quadrati di cemento su Civitanova». Secondo Francesco Micucci, Mirella Paglialunga, Roberto Mancini, Letizia Murri, Piero Gismondi, Lidia Iezzi e Yuri Rosati «Civitanova, già capitale regionale di consumo del suolo, viene violentata da questa amministrazione per realizzare l’ennesimo centro commerciale e una nuova zona commerciale-produttiva di cui neanche gli imprenditori hanno fatto richiesta – scrivono in un comunicato al vetriolo – due varianti che porteranno nuovo traffico in città, tanto cemento e abbasseranno la qualità delle nostre vite e di quelle dei nostri figli. La maggioranza perde pezzi: votano contro Lega (su una delle due varianti) e il capogruppo di FdI, il maggior partito di maggioranza, Pesante il suo intervento, nel quale cita il suo segretario sul consumo-zero di suolo, dicendo che chi vota diversamente forse ha sbagliato partito: Pantella resta solo al voto.  Degno di stima il suo intervento, ma forse qualche domanda sul suo partito dovrebbe farsela. Unica voce a difesa delle varianti il consigliere Ruffini che dice testualmente che “con queste varianti si respirerà aria pulita in città”: affermazione folle. E che “grazie ai soldi che si introiteranno con gli oneri potremmo finanziare la “bretella” che porta dalla rotonda Paciotti a via Civitanova”. Una bretella già oggetto di conferenza stampa del presidente Acquaroli che la finanzierebbe con ben 48 milioni di euro. Per cui delle due l’una: o Acquaroli mente! E viene smentito da un suo consigliere, che non credendo ai milioni regionali si accontenta degli spicci di qualche imprenditore oppure mentono Ruffini e l’assessore Belletti che provano a “forzare” il voto della maggioranza dando false informazioni. Un mondo al contrario in cui si parte dall’interesse privato che condiziona fortemente le scelte dei rappresentanti pubblici e nulla si dice sui vantaggi che le mega-lottizzazioni porterebbero ai cittadini.  Di fronte a questo silenzio assordante del sindaco Ciarapica e dell’assessore Belletti chiaro che risuonano nell’aula a notte fonda le parole del giudice Gratteri tanto caro alla destra: “oltre ai pericolosi e milionari traffici di droga esistano numerose altre attività di riciclaggio di denaro sporco che coinvolgono innumerevoli settori dalla gestione di centri commerciali, all’edilizia privata e pubblica, fino al gioco d’azzardo”. A Civitanova l’amministrazione Ciarapica non sembra farci mancare nessuna di queste opportunità».

 

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