di Laura Boccanera
Varianti urbanistiche respinte dalla commissione, ora sarà il consiglio comunale ad esprimersi sui 17mila nuovi metri quadrati di superficie edificabili. Le nuove edificazioni delle lottizzazioni Cristallo e Agriforest hanno ricevuto lo stop oggi pomeriggio dalla commissione urbanistica che ha votato negativamente rispetto alla proposta di realizzare 3200 metri quadrati di superficie edificabile nella zona di Villa Eugenia, in via Costamartina, nei pressi della pasticceria San Marone di proprietà di Germano Ercoli e ulteriori 14mila metri quadrati fra Santa Maria Apparente e Montecosaro in un’area attualmente agricola per la realizzazione di un impianto produttivo.
A votare in maniera negativa oltre alla minoranza (Piero Gismondi de La nuova città e Francesco Micucci del Pd intervenuto in commissione al posto della collega Iezzi) anche il consigliere di Fdi Roberto Pantella, mentre la consigliera della civica del sindaco Paola Campitelli si è astenuta. L’unico a votare favorevolmente per la variante Piero Croia (FI). Una variante inserita nell’ultimo consiglio comunale utile prima di Natale in programma venerdì 22 dicembre e che potrebbe riservare sorprese se anche gli altri consiglieri di FdI e la civica di Ciarapica dovessero seguire il voto espresso in commissione. Critico per la “sorpresa sotto l’albero” il consigliere democrat Francesco Micucci: «Ciarapica Babbo Natale regala una nuova area produttiva e commerciale di cui la città non sente alcun bisogno – dice Micucci – e neanche gli imprenditori se è vero che ormai da 20 anni c’è una zona industriale B per larghi tratti inutilizzata. Nella variante ci sono 14mila metri quadrati che andrebbero ad impattare in aperta campagna ai confini con Montecosaro, nell’altra un’area verde adiacente alla pasticceria San Marone con altri 3.200 metri quadrati di commerciale che andrebbero ad impattare su una zona che vede già una presenza di traffico ed edificazione spropositata. Fa ben sperare il voto negativo della commissione. Forse Babbo Natale Ciarapica ha pensato a portare doni ai proprietari più che ai civitanovesi».
Le due lottizzazioni hanno avuto storie differenti. Su quella di Agriforest si è espresso il Tar: il titolare Rolando Scocco aveva fatto ricorso per l’inerzia amministrativa che ha portato la vicenda a non avere una soluzione dal 2012, quando la proprietà chiese il passaggio da area agricola a produttiva. L’allora sindaco Mobili nel 2012 approvò una delibera e diede il via all’iter che però venne poi stoppato dalla giunta Corvatta. A quel punto Agriforest aveva impugnato gli atti, chiedendo un risarcimento danni. La vicenda ripartì quando la prima giunta Ciarapica con un nuovo atto nel 2020 riprese le comunicazioni dando disponibilità alla variante. Il Tar dopo un decennio di tira e molla è intervenuto affermando che dovrà essere il consiglio comunale a decidere se la variante si farà oppure no.
Diversa invece la storia della lottizzazione Cristallo di Germano Ercoli che già nel 2022 doveva approdare in consiglio comunale e invece la maggioranza, accortasi che non c’erano i numeri perchè Lega e Fratelli d’Italia erano contrari ha deciso di ritirarla. Venerdì ci si riprova, ma l’aria non sembra essere cambiata. Bisognerà vedere cosa farà la Lega, se manterrà la linea dell’anno scorso o con una virata deciderà di invertire la rotta e approvare la variante.
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Se i Fra Pigli parteciperanno alla festa a base di aragoste che si terrà dopo una probabile vittoria dell’imprenditore più in vista della città, sarà divertente ipotizzare gli eventuali stratagemmi che saranno stati messi in atto. I Fra Pigli, è vero che spesso in cose più grandi devono recarsi dal dentista per la solita revisione che gli regalano quelli che loro ritengono sudditi. Questo perché non hanno il benché minimo sentore o meglio mancano di quella punta di intelligenza che dica loro che le cose possono cambiare . Stratagemma… caso mai sarà la solita piccola rozza furbizia dove ognuno potrà sedere nella prossima cena alla destra del Padre. In certe situazioni se non fosse che le” tre carte” ed altri giochetti che ballano sono sempre nelle loro mani, magari chi può se ne starebbe lontanissimo da certi individui che mi fanno venire in mente il Poeta che nel canto, quello dedicato ai ruffiani, seduttori e adulatori così illustrava: “E mentre ch’ io là giù con l’ occhio cerco,vidi un col capo sì di m.erd.a lordo,che non parea s’ era laico o cherco”.