
La seggiovia a Bolognola
di Monia Orazi
Respinto dal Tar il ricorso promosso dal Comune di Bolognola per ottenere l’annullamento del parere con cui il Parco Nazionale dei Monti Sibillini aveva negato il nulla osta alla realizzazione della nuova seggiovia quadriposto “Castelmanardo Express”. A darne notizia è l’associazione culturale Iniziativa democratica aps che si era costituita in giudizio ad opponendum, insieme a Wwf Italia.
Si legge nella nota dell’associazione: «La bontà e la correttezza dell’operato dei tecnici del Parco nazionale è stata quindi confermata dal giudice amministrativo. Si tratta di un risultato straordinario e, per certi versi, storico. Abbiamo sempre sostenuto che la proposta del Comune di Bolognola, dietro la facciata della sostituzione di un vecchio impianto con uno nuovo, nascondeva in realtà – in tutto e per tutto – la realizzazione di una nuovo impianto (come tale vietato dalla legge), che avrebbe fatto scempio della zona di protezione speciale (zps) della gola del Fiastrone e del monte Vettore e della zona speciale di conservazione (zsc) appunto di monte Castel Manardo, devastando così irreversibilmente un’area importante del parco nazionale dei Monti Sibillini, di altissimo valore ambientale».
LA RICOSTRUZIONE – Sulla seggiovia, progetto finanziato per due milioni di euro con i fondi del piano nazionale complementare sisma nel 2022 il parco non aveva voluto nemmeno iniziare la procedura di valutazione di impatto ambientale, ma un primo ricorso al tar del Comune di Bolognola ha dato ragione al piccolo centro, con i giudici che hanno rilevato la necessità di iniziare il procedimento amministrativo. Nella conferenza dei servizi del settembre 2022 ed ancora nel marzo di quest’anno, l’ente Parco esprime parere negativo per la seggiovia quadriposto Castelmamardo express, in sostituzione della sciovia Pintura 2 e non concede il nulla osta, esprimendo le motivazioni in un documento di 28 pagine, unico ente ad esprimere parere contrario, così come il ministero dell’ambiente in una lettera del giugno 2022. La giunta comunale di Bolognola decide così di ricorrere al Tar, sostenendo che si tratta della sostituzione di impianto già esistente e chiedendo l’applicazione di alcune deroghe, per motivi di interesse pubblico. A luglio l’istanza cautelare vede respinta la richiesta del Comune, sentenza confermata nell’udienza di merito. Scrivono i giudici amministrativi: «Intento del ricorrente è quello di sostituire la propria valutazione tecnica, a quella emanata dall’ente legalmente deputato alla sua espressione. Nella fattispecie è infatti ravvisabile esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’ente Parco nazionale dei Sibillini, che in base a consolidato orientamento del giudice amministrativo, che qui non si ha motivo di disattendere, può essere sindacato in sede giurisdizionale, solo in caso di manifesta irragionevolezza, illogicità, deficienza istruttoria, travisamenti di fatto.
L’atto censurato è infatti un provvedimento di 28 pagine, che prende in esame dettagliatamente ogni singolo impatto sulle specie animali o vegetali. Le deduzioni comunali e del tecnico di parte non sono idonee – prosegue il Tar – a porre in evidenza né carenza di istruttoria, né manifesta illogicità o travisamenti di fatto del parere complessivamente espresso dal Parco, bensì propongono un angolo visuale soggettivo alternativo».
Secondo il Tar non è mancato il confronto del Parco con le posizioni del Comune e anche gli altri motivi di ricorso non sono stati accolti. I giudici amministrativi respingono anche il fatto che la costruzione della nuova seggiovia permetta di sostituire la sciovia Pintura 2: «Non è condivisibile inoltre l’interpretazione del concetto di sostituzione di impianto, che come posto in evidenza anche dal Ministero per la transizione ecologica nella nota 1 giugno 2022, il vecchio ed il nuovo impianto hanno caratteristiche completamente diverse, non solo tecniche ma anche di impatto. La sciovia funziona solo quando in inverno c’è neve, mentre una seggiovia si presta ad un utilizzo in ogni stagione. Anche le deduzioni di parte ricorrente, in merito al minor consumo di bosco che porterebbe con sé la seggiovia non persuadono. Al giudice amministrativo non è consentito sostituire la propria opinione tecnica a quella dell’amministrazione deputata. Alla luce delle pacifiche caratteristiche tecniche (dimensioni, portata di persone all’ora) dell’impianto che si vorrebbe realizzare, è innegabile che non si avrebbe quel modesto ampliamento del demanio sciabile richiesto dalla norma, bensì la sua, nella specie, triplicazione (che ragionevolmente sarebbe proporzionale al passaggio dai 250 metri di lunghezza dello skilift Pintura 2 ai 730 metri di lunghezza della seggiovia quadriposto Manardo express)».
Iniziativa democratica ringrazia il proprio legale, l’avvocato Andrea Filippini e lancia un appello alla Regione Marche: «Un altro Appennino, basato non sullo sfruttamento della montagna, ma sulla sua valorizzazione e sulla preservazione è possibile: speriamo che da questa storica sentenza arrivi un messaggio chiaro alle tante, troppe Amministrazioni pubbliche che – nonostante l’opposizione dei cittadini e delle associazioni ambientaliste – continuano invece a puntare su progetti che invece devastano la montagna e l’ambiente. Infine, rivolgiamo un accorato appello alla Regione Marche affinché, invece di finanziare progetti che non fanno affatto bene ai nostri territori, investa sempre di più nella tutela idro-geologica che deve invece costituire la prima priorità, specie per le zone già interessate dal sisma». Resta possibile un ricorso al Consiglio di stato da parte del Comune di Bolognola.
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Come al solito chi non fa niente vince su chi vuol fare
Si conosce il bilancio di questo ente parco e quanto di questo bilancio è destinato alle spese di funzionamento dello stesso e quanto viene investito per la valorizzazione e crescita del territorio? grazie
Gianni Compagnucci nn lo faranno sapere mai
Marco Bucosse credo siano pubblici
Gianni Compagnucci a spese nostre
Rivolgersi al Consiglio di stato, subito!
Annunziatina Beccacece lo faranno e perderanno ancora, questo perché il nuovo impianto non può essere considerato una sostituzione del vecchio in quanto non solo ha caratteristiche tecniche completamente diverse ma non ricalca nemmeno il tragitto dei vecchi impianti. Se si fosse valutato meglio, magari confrontandosi col Parco invece di mettersi subito in contrapposizione, si sarebbe senza dubbio trovato una soluzione che poteva andare bene a tutti. Ma se uno va da solo è ovvio che gli enti non possono autorizzare cose che non rispettano le regole.
Iniziativa Democratica (che di democratico non ha nulla) avrebbe potuto confrontarsi con le realtà del territorio, invece di gongolare su mediocri vittorie.
Evviva !
Che vergogna, quelli che hanno detto di no sono gli stessi che vanno a fare la settimana bianca, o forse il mese bianco, per andare sulle Alpi dove ci sono impianti a perdita d'occhio su ogni montagna vicino alle città più grandi
Giulio Gatto Gattari quindi?
Giovanni Ortenzi quindi, per coerenza, sciate con le pelli. Ah no, anche quelle iniziano a dare fastidio
Giovanni Ortenzi quindi nelle Marche non si investe in opere che possono attirare più turisti solo perché un po impattanti, così chi vuole sciare è costretto ad andare al nord per trovare piste e strutture più avanzate delle nostre
Quella è una zona di interesse naturalistico comunitario a protezione speciale quindi è normale ci siano più restrizioni
Giovanni Ortenzi certo certo è naturale, però una seggiovia sono dei pali, si parlano di 300 metri in più rispetto a quella vecchia, sono 6 pali in più, in una zona dove comunque non c'è da fare più di tanti lavori se non la base per i pali e la stazione di arrivo, non si parla di costruire un hotel. Vincoli naturali e protezione fino ad un certo punto. Al nord hanno gli stessi vincoli ma ogni anno aprono una nuova funivia mega gigantesca
Giusto così non ha senso sperperare soldi pubblici per impianti sciistici in zone dove nevicherà sempre meno.
Luca Terence Tombesi sarebbe stato un impianto solo parzialmente sciistico.
Perchè c'era qualcuno che veramente credeva che opere del genere hanno ancora una validità! Dentro un parco poi!
L'abbandono sempre più di tali zone. Volete questo.
Come al solito chi non fa niente vince su chi vuol fare.
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