Pintura di Bolognola
Nuova seggiovia quadriposto a Bolognola, respinta dal Tar la richiesta di sospensiva del comune di Bolognola che aveva fatto ricorso per ottenere l’annullamento del parere espresso dal Parco nazionale dei Monti Sibillini. In opposizione al Comune si era presentata anche l’associazione “Iniziativa Democratica per l’Europa e per l’ambiente”.
Proprio l’associazione interviene dopo la decisione del Tar (l’udienza si è svolta il 19 luglio): «Resta confermato il parere con cui l’ente Parco ha formulato la valutazione di incidenza negativa circa il progetto di costruzione della nuova seggiovia quadriposto “Castelmanardo Express”».
«Monte Manardo, almeno per il momento, e fino alla fissazione del giudizio di merito, è salvo – continua Jacopo Falà, responsabile del Dipartimento Europa e Ambiente dell’associazione -. La nuova seggiovia quadriposto, che avrebbe fatto scempio della Zona di protezione speciale (Zps) della Gola del Fiastrone e del Monte Vettore e della Zona Speciale di Conservazione (Zsc) di Monte Castel Manardo è stata – almeno in sede cautelare – fermata dai giudici amministrativi».
«Il nostro intervento in giudizio – ha precisato la presidente dell’associazione, l’avvocato Federica Ciciliani – è stato coronato dal successo. In questo senso, desidero esprimere un pro fondo ringraziamento al nostro legale, l’avvocato Andrea Filippini, che ha curato con la consueta professionalità una causa di diritto ambientale così importante e complicata». Anche il Wwf si è costituito in giudizio in opposizione all’azione del Comune, sempre con il patrocinio dell’avvocato Andrea Filippini.
«Restiamo ora in attesa della fissazione dell’udienza di merito da parte del Tar Marche, sperando che questo ennesimo attacco alla natura ed alle montagne dei Sibillini possa essere infine – e definitivamente – fermato» ha concluso l’avvocato Elena Guerri, responsabile del Dipartimento legale di Iniziativa Democratica.
Nuova seggiovia di Bolognola: anche “Iniziativa democratica” al Tar
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Rimane sempre un mistero l’assordante silenzio del CAI di Macerata, protagonista di tantissime battaglie ambientaliste in favore dei nostri monti Sibillini all’epoca in cui si lottava per ottenere l’istituzione del Parco.