Il comandante della Polizia locale Danilo Doria
“Le legge delega sulla Polizia locale e la sicurezza urbana. Prospettive di riforma” è il titolo del convegno che si svolgerà mercoledì 13 dicembre, alle 10 nell’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti e organizzato dalla Polizia locale del Comune di Macerata e dalla Regione Marche.
Il programma della mattinata prevede, oltre ai saluti istituzionali del sindaco Sandro Parcaroli, della prefetta Isabella Fusiello e del questore di Macerata Luigi Silipo, gli interventi di Stefano Villamena, docente di Diritto amministrativo dell’Università di Macerata; Giorgio Iacobone, dirigente generale di Pubblica Sicurezza (a.r.); Danilo Doria, comandante della Polizia locale di Macerata; Daniela Cammertoni, comandante della Polizia locale di Civitanova e Andriano Bizzarri, comandante della Polizia locale di San Severino. Le conclusioni saranno affidate al vice presidente della Regione Marche e assessore regionale alle Politiche Integrate di Sicurezza e Polizia locale, Filippo Saltamartini.
«Affronteremo, insieme a illustri relatori, il tema della sicurezza urbana e il regolamento comunale di Polizia urbana nell’ambito della ripartizione costituzionale tra Stato, regioni e comuni – ha commentato il comandante Doria –. Sarà un momento di confronto e di incontro tra addetti del settore per evidenziare come il ruolo della sicurezza urbana demandato agli enti locali rappresenti uno degli elementi essenziali per la gestione del vivere comune. Ringraziamo la Regione Marche che ha scelto, ancora una volta, Macerata per un appuntamento che assume grande rilievo per tutto il territorio».
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La polizia di Macerata è da considerarsi efficente ad ogni chiamata intervengono in cinque minuti,competenza e professionalità del comandante Doria dopo le indagini mi ha permesso di scoprire chi mi aveva danneggiato la fiancata dell’auto dileguandosi, benvenga anche il controllo del a città e le periferie nei punti dove la delinquenza dilaga…..
Quel Filippo o un parente o è sempre lui con indosso un’altra veste diversa da quella che l’opposizione regionale gli vorrebbe strappare di dosso? La cosa spicca come una lonza dal soffitto. Se fosse lui, sempre tormentato come assessore alla sanità, avrebbe la possibilità di farsi apprezzare come la lunga delega descrittiva che lo inserisce nel mondo della sicurezza gli concede. Glielo auguriamo , anzi ci prenda gusto che tanto poi lì sanno già cosa fare.