di Gianluca Ginella
Una vicenda di presunti maltrattamenti, emersa dopo la denuncia di lei alla polizia, lo scorso settembre, poi le indagini e ieri la misura cautelare per un maceratese sui 40 anni che si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. I fatti di cui deve rispondere sarebbero cominciati dalla seconda metà del 2022 quando la donna aveva deciso di separarsi. Negli ultimi due mesi, da settembre, gli episodi si sarebbero intensificati.
Tutto comincerebbe dal fatto che l’uomo non si sarebbe arreso alla decisione della moglie di interrompere il matrimonio e sarebbero iniziati i comportamenti confluiti in un fascicolo della procura di Macerata (pm Rita Barbieri). Secondo quanto emerge di questa vicenda l’uomo si sarebbe presentato sul luogo di lavoro della ex moglie e l’avrebbe minacciata telefonicamente, ad esempio annunciandole che sarebbe andato dove lavorava. Un uomo geloso, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini che sono state condotte dalla Squadra mobile di Macerata, diretta dal commissario capo Anna Moffa.
Tra le contestazioni non ci sarebbero episodi di violenza fisica. Alla luce delle indagini, la pm che ha coordinato le indagini si è rivolta al gip per chiedere una misura cautelare. Il giudice Claudio Bonifazi, del tribunale di Macerata, ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Ieri pomeriggio l’uomo è stato arrestato. Lunedì ci sarà l’interrogatorio di garanzia in tribunale. In quella sede potrà decidere se avvalersi della facoltà di non rispondere o dare la sua versione.
Ad assisterlo gli avvocati Valentina Romagnoli e Andrea Perticarari. Raggiunti al telefono, i legali si limitano a dire: «Sicuramente è una vicenda estremamente delicata, che si innesta all’interno di una questione familiare, di una separazione in corso, ci sono tanti elementi da valutare. Stiamo esaminando gli atti, in vista anche di una istanza di riesame. Per il momento molti aspetti meritano di essere chiariti e precisati».
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