L’assessore Giuseppe Cognini e il sindaco Fabrizio Ciarapica presentano il nuovo sistema per la raccolta rifiuti
di Laura Boccanera
Dall’inizio del 2024 via i cassonetti dei rifiuti su via Nave, Carena e Conchiglia, arriva la “green house”. Si tratta di un centro di raccolta rifiuti ad uso dei residenti delle tre vie e che porteranno all’eliminazione dei cassonetti dell’umido e del vetro che ad oggi spesso diventano ricettacolo di degrado e cattivi odori. La “casetta dei rifiuti” avrà un costo di 60mila euro completamente finanziati dal Comune e consentirà di riunire in un unico luogo i rifiuti delle tre vie. Rimarrà invece invariata la raccolta porta a porta per carta, plastica e indifferenziato.
La novità è stata annunciata oggi in conferenza stampa dall’assessore ai rifiuti Giuseppe Cognigni assieme al sindaco Fabrizio Ciarapica. Lo scopo: migliorare il decoro della città, limitando degrado e cattivi odori e facilitare anche la pulizia e la raccolta al Cosmari. Per ora il progetto è sperimentale e riguarda solo le 3 vie del borgo marinaro, coinvolgendo circa 150 famiglie, ma se avrà successo l’idea degli amministratori è realizzare impianti simili anche nei quartieri e in altre zone del centro.
«Il recupero delle zone degradate è un lavoro che l’amministrazione ha fatto dall’ inizio del suo mandato – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – a livello di raccolta differenziata notiamo in questo 2023 un trend di crescita e anche aver tolto il cassonetto giallo dei pannolini che spesso diventava un modo per conferire materiale indifferenziato ha aiutato a migliorare la raccolta». Nel terzo trimestre del 2023 il dato mensile infatti è variato dal 71,89% di luglio al 73,03% di settembre, con un picco ad agosto del 74,06%. Dati in miglioramento rispetto ad un 2021 e 2022 in cui la differenziata è nettamente peggiorata con un picco verso il basso al 71, 25% del 2022.
Il punto in cui verrà installata la Green house
A spiegare nel dettaglio il progetto è l’assessore ai rifiuti Giuseppe Cognigni: «Dopo un bando di gara che verrà avviato a breve entro la fine dell’anno posizioneremo questa Green House in uno spazio di disponibilità comunale fra via Carena e via Nave». Si tratta di un’area in cui negli anni passati il comune è intervenuto con una demolizione di un’abitazione privata pericolante e di cui non è possibile risalire agli eredi. Fra 20 anni sarà acquisita a patrimonio comunale e per ora ospiterà la struttura della cassetta per i rifiuti.
«E’ una struttura con aria condizionata – continua Cognini per abbassare la temperatura interna e con la possibilità per gli operatori del Cosmari di lavare il pavimento ogni giorno ritirare i rifiuti in modo agevole. E‘ presente una porta che verrà aperta con una card che sarà assegnata a ogni cittadino che vive in via Carena via Conchiglia e via Nave con la quale potranno entrare e conferire i rifiuti. Dentro ci saranno 8 cassonetti da 1100 litri per umido, vetro e pannolini per le utenze domestiche e cartone per le attività commerciali. Sarà aperta h24 e grazie all’aria condizionata e alla pulizia quotidiana del Cosmari non ci saranno problemi di odori. Per i primi due mesi manterremo sia la green house che i cassonetti per far abituare le famiglie, poi li toglieremo, sono circa 25 cassonetti in meno. Se funziona l’idea è di estenderlo anche ad altre zone del borgo marinaro e nei quartieri».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La corrente prodotta per l’aria condizionata a impatto 0 mi raccomando
Vedo che ci sarebbe spazio anche per un paio di green latrine. Quella zona, e non solo, specie nei fine settimana dovrebbe essere esposta al pericolo di vesciche esplosive.
Dove sta il vantaggio? E’ stata fatta l’analisi di redditività? Quale è il Break even point?
Un sistema di raccolta simile l’ho visto utilizzare nel centro storico di Genova da Amiu Genova. Non mi esprimo sui risultati. L’aria condizionata per i rifiuti però é la prima volta che la sento nominare, complimenti a chi l’ha proposta!!
Il prossimo selfie con box e luminarie magari quelle ridicole del Natale estivo! Così si possono vedere assieme sia la cultura avanzata del rifiuto con quel tocco turistico che se non molla la delega sarà il refrain del futuro.