Il Don Bosco con l’istituto di Colmurano?
Sclavi punta i piedi:
«No all’ipotesi di accorpamento»

TOLENTINO - La giunta formalizza con un atto di indirizzo politico la contrarietà al possibile piano sulle scuole: «Nel malaugurato caso in cui si decida di portare avanti la scellerata scelta di far perdere autonomia ad un Istituto scolastico chiediamo con forza che sia previsto di aggregarlo al Lucatelli, mantenendo quindi invariate le rispettive denominazioni, i plessi e le attuali classi»

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Il sindaco Mauro Sclavi

di Francesca Marsili

«La nostra Amministrazione è contraria a ogni ipotesi di ridimensionamento o di razionalizzazione degli istituti scolastici della città». Con queste parole il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi respinge con forza gli accorpamenti stabiliti dalla Provincia e con un atto di indirizzo deliberato quest’oggi in Giunta mette un punto fermo: «Nel malaugurato caso in cui si decida di portare avanti la scellerata scelta di far perdere autonomia ad un Istituto scolastico chiediamo con forza che sia previsto nel Piano della Rete scolastica del 2024- 2025 l’aggregazione degli Istituti Comprensivi Lucatelli e Don Bosco entrambi con sede a Tolentino, mantenendo quindi invariate le rispettive denominazioni, i plessi e le attuali classi».

La presa di posizione di Sclavi deriva dal fatto che stando alle norme attualmente in vigore in cui si prevede un numero compreso tra i 400 e i 600 iscritti affinché non vi sia perdita di autonomia scolastica, quella dell’Istituto Don Bosco che non ha i numeri potrebbe essere accorpata all’Istituto comprensivo di Colmurano. Da qui l’atto di indirizzo in cui si chiede alla Provincia che l’autonomia del Bosco venga accorpata a quella del Lucatelli, che i numeri li possiede, con l’obiettivo di far restare tutto a Tolentino.  Sebbene consapevole «che queste decisioni non competono pienamente la nostra Amministrazione», con l’atto il sindaco sottolinea di «aver voluto tutelare il corpo docente che potrebbe essere costretto a spostarsi in diverse sedi anche esterne al territorio comunale», evidenziando come «tutto ciò porterebbe indubbiamente ad un impatto negativo sia sull’apprendimento degli studenti e sia sul benessere dell’intera comunità cittadina».

«Le norme attualmente in vigore prevedono un numero minimo compreso tra 400 e 600 iscritti affinché non vi sia una perdita di autonomia scolastica – precisa il primo cittadino – questi parametri potrebbero subire ancora modifiche e variazioni mancando ad oggi un decreto specifico del Ministero dell’Istruzione e del Merito, concertato con il Mef. Siamo consapevoli delle problematiche relative sia dell’Istituto comprensivo Don Bosco, attualmente sotto reggenza, e dell’Ipsia Renzo Frau la cui sede è quella di Sarnano – aggiunge -;già da agosto di quest’anno la Provincia ha emesso un avviso per formulazione delle proposte atte alla programmazione della rete scolastica provinciale per il prossimo anno scolastico, 2024- 2025. Lo scorso 17 ottobre l’Ufficio scolastico regionale ha anche sollecitato le scuole della nostra città ad adottare e trasmettere le delibere dei rispettivi organi collegiali interni nell’ambito delle suddette operazioni di adeguamento della rete scolastica».

La presa di posizione dell’Amministrazione Sclavi arriva proprio da questo sollecito e a supporto della sua contrarietà evidenzia inoltre come «le gravi carenze scolastiche, dovute soprattutto ai danni causati dal sisma del 2016 e alla fragilità, stanno colpendo le aree interne». «Siamo decisamente contrari – ribadisce – e ci opponiamo fermamente a tali modifiche in atto poiché queste decisioni porteranno ad una ulteriore riduzione delle possibilità di aggregazione della comunità, della socialità e del diritto allo studio delle future generazioni».A chiare lettere l’Amministrazione di Tolentino chiede con forza che «venga tutelata l’area del cratere che faticosamente si sta impegnando nella ricostruzione materiale e del tessuto sociale». A conclusione della nota, il sindaco auspica e propone alla Provincia di Macerata «di inserire nel Piano Provinciale della Rete Scolastica 2024- 2025, da inviare alla Regione Marche, l’aggregazione della sede di Tolentino dell’Ipsia Frau con l’Iis Filelfo anche in vista del realizzando nuovo Polo Scolastico che permetterebbe di avere strutture tali da mettere a disposizione un’offerta formativa che risulterà molto appetibile non solo per il bacino di utenza della città di Tolentino».

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