Mattei e Bonati Sorbatti,
due eccellenze maceratesi:
«Il loro un messaggio ancora attuale»

URBISAGLIA - Alla Tenuta Murola un convegno sulle figure del fondatore dell'Eni e della prima donna ingegnera delle Marche, i cui nipoti Ferdy e Jurek Mosiewicz oggi proseguono l'attività vitivinicola iniziata un secolo fa

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Un momento del convegno

In occasione del 61° anniversario della scomparsa di Enrico Mattei e del 100° anniversario della laurea in ingegneria di Agar Bonati Sorbatti, prima ingegnere donna delle Marche, la Fondazione Social Economic Development Enrico Mattei, la Fondazione Agar Bonati Sorbatti e l’Associazione italiana donne ingegneri e architetti (Aidia) hanno organizzato un convegno/evento non solo per celebrare queste due grandi figure del territorio marchigiano, quanto per sottolineare la contemporaneità del loro messaggio e la centralità dei valori da loro rappresentati nel dibattito socio-economico attuale.

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Aroldo Curzi Mattei, nipote di Enrico Mattei

L’evoluzione della società post-industriale, in cui automazione ed intelligenza artificiale giocano un ruolo chiave, ci spinge a riconsiderare il ruolo del lavoro nelle nostre vite. Se l’idea di lavoro è legata a doppio filo all’idea di identità, dovremo allora ridefinire il concetto di lavoro, immaginare e discutere alternative al paradigma attuale per aprire la strada a nuove prospettive sul significato del lavoro e del tempo libero, verso la costruzione di una società più equilibrata e soddisfacente per tutti. In questo contesto, la valorizzazione della professione femminile è uno degli aspetti che può attivare il cambiamento culturale, civile e sociale non solo verso le pari opportunità, ma per lo sviluppo economico e sostenibile promosso sia a livello europeo che nazionale dall’Agenda 2030.

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Jurek Mosiewicz, nipote di Agar Bonati Sorbatti

Il panel, che si è tenuto presso le Tenute Murola di Urbisaglia, nasce quindi come un momento di incontro e di confronto tra diverse realtà che hanno una visione comune: l’impegno costante nel sostegno della formazione delle nuove generazioni e la promozione della cultura e dell’etica del lavoro, con la consapevolezza che “il futuro è il presente dei giovani”, come sosteneva Enrico Mattei. Suo nipote Aroldo Curzi Mattei dichiara: «Enrico Mattei ha più volte ripetuto che il suo obiettivo era creare lavoro. Era infatti cosciente che solo il lavoro avrebbe restituito dignità ai singoli e alla nazione. Il frutto di quel lavoro avrebbe liberato l’enorme potenzialità dell’Italia. Allo stesso modo si rese conto che non ci sarebbe stato sviluppo senza formazione e agì di conseguenza. Ancora oggi questi temi rimangono attuali e meritano una riflessione, non solo storica, bensì sul presente e sul futuro».

Il convegno, moderato dallo stesso Aroldo Curzi Mattei, si è aperto con l’emozionante ricordo di Agar da parte del nipote Jurek Mosiewicz e con la presentazione delle attività, dei traguardi e delle prossime sfide dell’associazione Aidia. Standing ovation per la scienziata ed ingegnere aerospaziale Amanda Ercoli-Finzi, che ha esordito con: «Io so parlare solo di due cose: di donne e di spazio» e che con questi due argomenti, intimamente connessi, ha conquistato l’intera platea. La senatrice Elena Leonardi ed il sottosegretario Lucia Albano hanno dato conferma di quanto i temi di genere e di opportunità siano centrali per le prospettive future del nostro paese. Gli interventi di Gusmeroli, Accardi, Fregnan, Polistina e D’Amico hanno esplorato la tematica dal punto di vista della formazione specializzata e del futuro del Made in Italy.

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Amanda Ercoli-Finzi, ingegnera aerospaziale, con la senatrice Elena Leonardi

L’evento ha visto la presenza di importanti personalità della scena politica, accademica, culturale ed imprenditoriale: Sandro Parcaroli, presidente della Provincia e sindaco di Macerata, insieme all’assessore alla cultura Katiuscia Cassetta, i sindaci di Loro Piceno Paoloni, di Corridonia Giampaoli, di Mogliano Cesetti, di Matelica Baldini, la direttrice del Dipartimento di management dell’Università Politecnica delle Marche Maria Serena Chiucchi, Alessandro Carlorosi direttore de “Il Paesaggio dell’Eccellenza” e diversi imprenditori del territorio. La serata si è conclusa con la visita alla cantina storica di Tenute Murola seguita da una cena. «Con la Fondazione dedicata a mia nonna, la famiglia ha voluto creare un ente dedicato alla beneficenza, e soprattutto allo sviluppo del sapere tecnico-scientifico in ambito femminile – dichiara Ferdy Mosiewicz – crediamo che la nostra società possa beneficiare enormemente da una maggiore professionalizzazione delle donne in tali ambiti, e che in quanto imprenditori contribuire a questo sviluppo sia tra i nostri doveri». «Tenute Murola sono per la nostra famiglia il compimento di tante cose e allo stesso tempo una sfida – continua il fratello Jurek Mosiewicz, presidente della tenuta vitivinicola – compimento perché rappresentano il ritorno alla nostra terra d’origine, ad una dimensione affettiva per noi importantissima, che nostra nonna ci ha trasmesso in modo profondo; sfida perché ci siamo proposti di valorizzare questo territorio dal punto di vista agricolo, architettonico ed imprenditoriale, contribuendo al suo sviluppo in un’ottica di sostenibilità e rispetto per l’ambiente e il paesaggio».

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