Romano Carancini
Il caso degli spazi mancanti per il Liceo classico Giacomo Leopardi di Recanati è al centro di un intervento del consigliere regionale Democrat Romano Carancini che ha inviato una lettera aperta al presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli. Gli studenti in primo momento costretti alla Dad, adesso sono stati dirottati nella scuola media. Infiniti i luoghi di Leopardi, infiniti i silenzi di Parcaroli secondo l’esponente del Pd. Il preambolo di Carancini: «Le scrivo dinnanzi al suo inspiegabile silenzio che da giorni attraversa le domande e i dubbi di studenti, famiglie e istituzioni in merito alla situazione del Liceo Leopardi di Recanati che, come lei ben sa, vive un momento di grande incertezza. Da un lato, infatti, la scuola quest’anno ha incrementato in modo esponenziale i propri iscritti, ma dall’altro le due sedi di Palazzo Venieri e via Aldo Moro, in ragione proprio del maggior numero, non riescono più ad accogliere tutti gli studenti. Presidente, di fronte alla necessità nota da mesi di individuare una nuova struttura da parte della Provincia, che è ente pubblico competente, purtroppo ad oggi la criticità è ancora irrisolta».
I problemi sul tappeto: «Didattica precaria, disagio e promiscuità degli studenti ora ospitati in via emergenziale e solo temporaneamente nella scuola media Patrizi, famiglie preoccupate perché il luogo ove riorganizzare il terzo plesso del Liceo Leopardi non è assolutamente indifferente in relazione al trasporto pubblico, alla funzionalità di raggiungerlo con mezzi propri, alla baricentricità di Recanati città, se si considera che gli studenti arrivano da valli diverse della provincia e non solo; e ancora, alla necessità per i docenti di spostarsi rapidamente e facilmente tra le tre strutture, ovvero di utilizzare efficacemente laboratori e spazi comuni. Insomma un quadro problematico che, purtroppo, appare oggi improvvisamente complicarsi nonostante la Provincia avesse affrontato nei mesi scorsi la vicenda con tutti gli attori e avesse a portata di mano la soluzione della sede dell’Ex Agenzia delle Entrate, pronta per ospitare gli studenti».
Sandro Parcaroli
L’attacco a Parcaroli: «Di fronte a tutto a questo, presidente, non passa inosservato il suo silenzio assoluto. E seppure le domande arrivino da più parti – prima fra tutte studenti, famiglie e comunità cittadina – con il fine di avere legittimamente una chiara e completa informazione sulla situazione attuale, sul perché la soluzione dell’ex Agenzia delle Entrate non si sia ancora definita e, soprattutto, sulla direzione verso la quale la Provincia sta andando, ad oggi niente è dato sapere. Non un incontro con studenti e famiglie. Non una nota. Non una conferenza stampa. Non una condivisione che permetta a chi “subirà” la scelta pubblica di poter partecipare alla formazione della decisione finale, se non altro nel diritto di esprimere un propria preventiva valutazione. Presidente, il silenzio e l’indifferenza non possono appartenere a chi ha responsabilità e competenze pubbliche rispetto a scelte così importanti come quella che oggi riguarda il Liceo Leopardi di Recanati e che lei si accinge a fare. Abbiamo il dovere di restituzione delle ragioni e delle azioni. Le chiedo, nell’interesse della tutela della cosa pubblica, di rispettare quel dovere».
«Ragazzi del Leopardi costretti alla Dad, fare la cosa giusta non è da Parcaroli»
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