L’inaugurazione oggi con il sindaco Andrea Staffolani e Giuliano Bruschini, presidente della Croce verde di Morrovalle e Montecosaro
di Laura Boccanera
Morrovalle più sicura grazie a tre nuovi defibrillatori. Il progetto “Morrovalle nel cuore”, avviato ormai 10 anni fa si arricchisce di tre nuovi dispositivi salvavita che sono stati installati in collaborazione fra comune, Avis e Croce verde cittadina al parco Pegaso di Trodica, ai giardini pubblici di Borgo Pintura e in piazza Garibaldi nel centro storico. Un’iniziativa che è stata inaugurata oggi con una cerimonia che si è svolta al parco Pegaso in presenza del sindaco Andrea Staffolani, del presidente della croce verde di Morrovalle e Montecosaro Giuliano Bruschini e della presidente Avis Cinzia Vecchi. Il defibrillatore è stato anche “benedetto” dal parroco Don Gabriele Panetta. L’installazione rende Morrovalle una città cardio protetta ed è importante perché i dispositivi possono essere utilizzati da chiunque grazie alla voce tutorial che guida passo passo la procedura che consente di guadagnare minuti preziosi in caso di arresto cardiaco.
«Questo progetto è nato 10 anni fa – ricorda il sindaco -quando con l’allora presidente Stefano Gattari abbiamo inserito all’interno di plessi sportivi del territorio i defibrillatori. Oggi grazie a Croce verde portiamo avanti quell’iniziativa installando altre 3 macchinari fondamentali. Il mio augurio e appello è verso i cittadini affinché diventino sempre più sensibili nei confronti della cultura del soccorso, frequentando anche i corsi che periodicamente la croce verde organizza e che permettono di salvare vite».
Orgoglioso per il progetto Giuliano Bruschini presidente della Croce verde: «E’ importante per il territorio intervenire immediatamente in caso di arresto cardiaco – sottolinea – può salvare vite. Le apparecchiatura che abbiamo installato possono essere usate da chiunque. Come associazione in più abbiamo fatto una mappatura a livello regionale e nazionale che consente, in caso di emergenza, chiamando il 112 di sapere dove è localizzato il defibrillatore più vicino. In attesa dell’ambulanza la tempestività di utilizzo del dispositivo è fondamentale». Anche perché come ha sottolineato Severino Lorenzetti, medico e volontario della Croce verde ogni anno il 10% dei decessi sono dovuti ad arresti cardiaci che mietono tra le 60mila e le 70mila vittime a livello nazionale. Presente all’inaugurazione anche Cinzia Vecchi dell’Avis che ha ricordato il ruolo dell’associazione e il valore di donare sangue.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Grande progresso di civiltà. Meraviglioso
Ma ndo vai se il defibrillatore non ce l’hai? Ormai è indispensabile come un fazzolettino da naso…
“Uno studio scientifico che misurava l’assorbimento di 18F-FDG, un marcatore di infiammazione cardiaca, ha rilevato danni al miocardio nella maggior parte dei VACClNATl.”
Prof. Retsef Levi: I risultati più inquietanti pubblicati sui danni al cuore dei VACClNl mRNA:
Le scansioni PET/CT di VACClNATl asintomatici mostrano un aumento dell’assorbimento di F-FDG nel miocardio (noto per essere correlato all’infiammazione) rispetto ai non VACClNATl.
https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.230743#:~:text=In%20a%20retrospective%20study%20of,%2C%204.6-5.1%20%5BIQRs%3A
La cosa sorprendente è che hanno confrontato i test dei VACClNATl asintomatici con quelli dei non VACClNATl e hanno riscontrato differenze significative. L’impatto diminuisce allentandosi dalla VACClNAZlONE, e ciò rafforza la relazione causale!
Le apparecchiature possono essere usate da chiunque previo mini-corso, come per gli estintori.
D’altra parte è imbe.cille essere scettici (e senza argomentazioni reali) quando si è in così buone mani:
https://twitter.com/ChanceGardiner/status/1708590938569023797
Segnalo agli affettuosi lettori la notizia di poche ore fa dell’attribuzione del premio Nobel per la medicina a una dipendente della Biontech-Pfeizer. Particolarmente invereconda è la motivazione: “Per il contributo straordinario dato allo sviluppo di una nuova generazione di vaccini basato su una tecnologia innovativa a mRNA”. Mentre i vaccini tradizionali utilizzano una versione indebolita del virus, quelli a base della nuova tecnologia contengono frammenti di mRNA che inducono le cellule a produrre antigeni, ovvero proteine riconosciute come estranee e in grado di attivare il sistema immunitario. Grazie a questi è stato possibile salvare, solo negli Stati Uniti, circa 280.000 vite ed evitare oltre un milione di ospedalizzazioni. Ma anche abbattere i costi di produzione e consentire la distribuzione di grandi quantità di dosi in tempi molto più rapidi di quanto fosse prima stato possibile”.
La gentile signora non solo ha pensato bene di sostituire i tradizionali antigeni indeboliti, così tristi nella loro debolezza, con una tossina giovane e forte, più intrigante per una popolazione sportiva, ma soprattutto ha abbattuto i costi di produzione dei vaccini per le case farmaceutiche, tanto è vero che per gli Stati acquirenti i prezzi sono stati di soli 20 dollari a dose per la prima campagna vaccinale e sono di circa 120 dollari a dose per la nuova. Com’è dolce affidarsi alla Scienza…
Pfizer non Pfeizer, lapsus nazistofobo…
“Un test della funzione cardiaca tramite l’assorbimento di F-FDG, un test radiologico standard, è qualcosa che scienziati attenti che conducono studi clinici sul vaccino Covid potrebbero eseguire con poche centinaia di pazienti. Attente agenzie per la sicurezza dei vaccini potrebbero richiedere che tali test vengano condotti per garantire la sicurezza del pubblico in generale. Hanno scelto di non farlo e i loro sponsor (Pfizer e Moderna) hanno guadagnato molti soldi vendendo vaccini anti-Covid non provati e non testati.
I vaccini, invece di fermare la pandemia, hanno danneggiato i muscoli cardiaci di milioni di persone.
Spero che le persone vaccinate possano chiedere un risarcimento per il loro cuore danneggiato.
La realtà, purtroppo, è che il danno sarà molto probabilmente ignorato, e i miliardari dei vaccini potranno godersi la loro ritrovata ricchezza mentre la stampa isterica sponsorizzata dalla Pfizer ci spaventerà con nuove distrazioni.”
https://dailysceptic.org/2023/10/02/covid-vaccines-damage-all-hearts-study-finds/
Con molta serenità: credo che al netto degli effetti avversi i vaccini a mRNA non abbiano contribuito in nulla alla risoluzione della pandemia. Non poco, niente.
Tutti i vaccini mRNA o DNA disponibili erano sempre in fatale ritardo rispetto alla variante prevalente, vista la rapidità di mutazione del virus.
Da quando sono comparsi i vaccini nel 2020 le statistiche sulla mortalità per tutte le cause si sono impennate. Non so perché sia accaduto, ma non credo ci si possa appellare alla sfi.ga. Una tale correlazione non è certo un tipico effetto di successo di un vaccino durante una pandemia (ci si sarebbe attesi un crollo verticale dei decessi al procedere della campagna vaccinale, ma è successo l’opposto).
La svolta nella pandemia è stata la comparsa della variante omicron, che ha fatto da “vaccinazione naturale” (alta contagiosità, bassa virulenza).
Dunque se mi chiede se sinceramente credo che questi vaccini abbiano “salvato vite” la mia risposta è molto netta: non lo credo affatto. Andrea Zhok.