di Gabriele Censi
Parlano senza filtri e sono i migliori testimonial dell’ateneo, oggi per la prima giornata dell’ambientamento matricola circa 500 studenti, provenienti da varie parti d’Italia, sono stati accolti a Camerino e hanno espresso le loro ambizioni e aspettative. Hanno scelto Unicam per la sua reputazione. Accoglienza, agevolazioni economiche, comodità, qualità della didattica e della ricerca sono le principali motivazioni.
Per il rettore Claudio Pettinari è stato l’ultimo saluto ai giovani studenti prima di lasciare il testimone a Graziano Leoni. Un discorso a rischio di lacrimuccia, ma in realtà è stato lui a commuovere l’uditorio incitandoli a diventare i protagonisti del futuro: «Sono nato in questa università, prima studente, poi docente, poi nella governance. Qualcuno di voi raggiungerà il successo altri no, ma siate tutti uomini di valore, il successo passa il valore resta». Grande soddisfazione del nuovo rettore eletto Graziano Leoni: «Dopo che per 20 anni siamo ai vertici delle classifiche nazionali, è bello sentire gli apprezzamenti degli studenti, quello che facciamo è per loro, per trovare loro un posto importante nella società».
La delegata al tutorato Loredana Cappellacci ha introdotto le presentazioni nell’auditorium Benedetto XIII: «I ragazzi sono coinvolti in tutte le attività dell’ateneo con un ruolo attivo in vari settori». Il neo presidente del Consiglio degli studenti Nicolò Palombi li invita a studiare per crescere come persone: «L’unico modo di fare l’università è farlo per noi stessi e per la nostra comunità». Nella giornata in cui torna in cima alle notizie nazionali il problema del caro alloggi, con le proteste in tenda degli studenti in molte sedi di grandi città, a Camerino il problema è la penuria di camere disponibili dopo il distruttivo sisma. Cresce l’offerta pubblica, ricorda il rettore, ma resta carente quella privata in concorrenza con la richiesta degli operai delle imprese che lavorano alla ricostruzione: «Speriamo nei prossimi mesi di poter risolvere una situazione che è complessa»
Il rettore Graziano Leoni
I ragazzi collegati dalla sede di San Benedetto
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