Mario Morgoni
«La situazione che vive il nostro comune di strisciante ma a volte evidente rivalità e antagonismo tra i due centri (riesumata e in malo modo fomentata dagli attuali amministratori) appare non solo una logica preistorica ma un fattore paralizzante che condanna il nostro comune all’immobilismo, all’emarginazione e all’insignificanza». Sono le parole dell’ex deputato dem Mario Morgoni, ora candidato sindaco a Potenza Picena per le prossime amministrative, che parla dunque del dualismo che divide Potenza Picena da Porto Potenza come di una logica da superare.
«Mentre si progettano politiche e servizi a livello di aree territoriali molto ampie, mentre ci sono comuni con una storia secolare alle spalle che decidono di fondersi, da noi discutiamo ancora dell’inconciliabilità degli interessi tra capoluogo e porto? – aggiunge Morgoni – Per queste ragioni, come candidato sindaco sono assolutamente convinto del valore di una nostra proposta che si ponga l’obiettivo fondamentale di lavorare perché un comune diviso diventi una comunità unita. È necessario sviluppare politiche articolate sul territorio che ne valorizzino le specifiche peculiarità producendo significative sinergie. Non solo, un processo autentico verso l’unità avrebbe ricadute positive in termini di senso di appartenenza, condivisione, qualità delle relazioni. È qui la vera sfida per gli amministratori che con le elezioni del 2024 saranno chiamati a governare questa comunità per 5 anni».
«Non c’è più spazio per pretesti o giustificazioni – continua Morgoni – questo è il passaggio preliminare e necessario affinché la nostra comunità si sviluppi, progredisca e reciti un ruolo da protagonista e non da spettatrice nella provincia di Macerata e nelle Marche. L’unità del comune in un nuovo patto tra cittadini e amministratori fondato su trasparenza, coinvolgimento, spirito di servizio e beni comuni, questo è il cuore del progetto amministrativo aperto, non ideologico e rivolto al futuro che insieme alle forze politiche, civiche, ambientaliste che ne sono protagoniste, intendiamo sottoporre alla cittadinanza in vista di un appuntamento che deciderà il futuro della comunità e del territorio».
Già parti male chiamandolo capoluogo quindi...
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Penso che la comunità potrà solo avere vantaggi dal vedere questi temi posti al centro del dibattito. Una buona amministrazione si compone essenzialmente di due parti fondamentali: attenzione al quotidiano (manutenzioni ordinarie, gestione attenta dei servizi) e visione del futuro (progetti di crescita e sviluppo, investimenti in cultura e socialità, recupero del tessuto urbano degradato e in disuso). Bisogna alzare l’asticella, essere più ambiziosi, più convinti delle enormi potenzialità di questo territorio. È questa la vera sfida che ci attende.
Poiché Porto Potenza fa parte del Comune di Potenza Picena la vera rivalità si ha tra il Potenza Picena ‘porto’ e Potenza Picena ‘colle’, tra porto e colle.