Da sinistra: Roberto Mancini, direttore del Dipartimento di studi umanistici, John McCourt, rettore di Unimc, Luigi Silipo, questore di Macerata, Stefano Pollastrelli, direttore del Dipartimento di giurisprudenza, ed Elena Di Giovanni, referente del Dipartimento studi umanistici
La Questura di Macerata apre le porte a studenti e studentesse dell’Università di Macerata per consentire loro lo svolgimento di tirocini curriculari all’interno dell’Ufficio immigrazione. È il risultato dell’accordo sottoscritto dal rettore John McCourt e dal questore Luigi Silipo proprio per offrire questa nuova opportunità agli iscritti dell’ateneo.
Alla presentazione dell’accordo erano presenti anche i direttori dei dipartimenti coinvolti, Stefano Pollastrelli per giurisprudenza, da cui sono partiti i primi contatti, e Roberto Mancini per studi umanistici, insieme ai docenti referenti dell’accordo. Considerata, infatti, la delicatezza e la complessità delle attività svolte all’interno della Questura, gli studenti che potranno accedere al tirocinio dovranno garantire la massima riservatezza su informazioni e documenti interni e saranno individuati dai referenti del Dipartimento di giurisprudenza, Stefano Villamena, e del Dipartimento di studi umanistici, Elena Di Giovanni, sulla base di specifici requisiti.
«Si tratta – commenta il rettore McCourt – di un’importante opportunità per i nostri studenti e le nostre studentesse, specialmente per quanti si stanno specializzando nel campo del diritto e della mediazione linguistica. Questo accordo consentirà loro di confrontarsi con il mondo reale, di mettere alla prova le conoscenze acquisite in aula su casi concreti e complessi. Ringrazio il questore per aver creduto in questa importante occasione formativa, consentendo l’ingresso di tirocinanti all’interno di una realtà certamente non semplice».
«È importante – ha ribadito il questore Silipo – che ci sia un connubio tra Questura e Unimc con cui abbiamo in piedi numerosi progetti. La particolarità di questo protocollo è la reciproca utilità. Entrare nel nostro mondo può essere per gli studenti un’opportunità per considerare un futuro nella Polizia. D’altro canto, la Questura si arricchirà perché i giovani portano entusiasmo e voglia di apprendere e daranno un grande aiuto. I tirocinanti avranno a che fare soprattutto con il mondo dell’immigrazione dove le conoscenze universitarie saranno di aiuto al personale che lavora in questo settore. Abbiamo bisogno di interpreti che sappiano rapportarsi con l’utenza e noi offriremo loro tutto il supporto di cui hanno bisogno e trasferiremo loro le nostre conoscenze in uno scambio reciproco e virtuoso».
I tirocinanti potranno conoscere reparti e servizi, apprendere l’assetto organizzativo dell’ente, i processi di lavoro, le tecniche, le procedure e l’utilizzo dei servizi tecnologici. Sotto la guida di un tutor, dovranno impegnarsi nello studio dei fascicoli loro affidati, nell’approfondimento giurisprudenziale e dottrinale e nella predisposizione di minute dei provvedimenti; potranno anche assistere alle riunioni operative su invito dei referenti affidatari.
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