Narciso Ricotta, Andrea Perticarari e Ninfa Contigiani
di Luca Patrassi
“Settembre andiamo, è tempo di migrare”. Il tempo è lo stesso di dannunziana citazione, anche i contenuti sono simili. Cambiano i protagonisti, anni fa era il centrodestra a dire che la città non era sicura, che non c’era programmazione, che le opere pubbliche erano al palo, che le attività culturali, iniziando dallo Sferisterio, erano a senso unico. Oggi è il centrosinistra ad attaccare, nel particolare il Pd. Stamattina,alla loggia dei Mercanti, negli spazi in uso al bar Mercurio, i Democrat maceratesi hanno fatto il punto sui tre anni di amministrazione Parcaroli. Una stroncatura su tutti i fronti, dalle liti interne tra gli assessori ai tanti annunci del 2020 che sono rimasti tali.
Ha aperto le stroncature la segretaria cittadina Democrat Ninfa Contigiani. «La giunta non è esattamente un gruppo di amore e di concordia, ci sono ambizioni personali, si sono aperte le corse alla successione: tutto questo cui aggiunge alla mancata autorevolezza del sindaco che non è in grado di tenere la maggioranza. In Consiglio comunale ci sono stati cambiamenti all’interno della maggioranza con cambi di casacca verso i più attrattivi Fratelli d’Italia. E’ stato più facile vincere che governare la città». Contigiani è partita dai servizi sociali: «Il nuovo corso dell’Ircer, già fiore all’occhiello della città, il primo atto pubblico è stato la chiusura del parco di Villa Cozza. Un altro caso clamoroso è stato quello del bando per il sostegno agli affitti che ha avuto un numero di assegnatari ridicolo. L’amministrazione la racconta come se non ci siano gli sfratti che invece ci sono, il problema è che la Regione non ci ha messo i soldi. Altra questione riguarda l’associazionismo: le politiche sono cambiate, ridotti i sostegni e allo stesso tempo le associazioni vengono strumentalizzate per il “diritto alla passerella”, addirittura l’assessore, se reputata di non essere stato magnificato, si lamenta con toni non eleganti. Altra cosa i campi estivi, finora sono stati fatti con operatori professionali, ora sono lasciati alla gestione del volontariato che è encomiabile ma sicuramente non ha la stessa professionalità e la stessa responsabilità. L’assessorato sta monopolizzando l’immagine dell’Ambito sociale, che sono 9 comuni, spacciando per maceratesi azioni che sono di tutti. Sul fronte culturale: lodevoli le mostre di palazzo Buonaccorsi ma insufficienti, non si capisce quale sia il ruolo di Macerata in ambito provinciale, un ruolo che una volta era trainante. L’amministrazione si è fatta sfuggire l’occasione di celebrare l’occasione dell’anniversario della scomparsa di Jimmy Fontana».
Non poteva mancare lo Sferisterio: «Il centrodestra sta annacquando in tutti i modi l’immagine dello Sferisterio come teatro lirico, è di questi giorni la condanna di Pinamonti per la mancata autorizzazione della sua Università allo svolgimento dell’incarico a Napoli, c’è da chiedersi se per Macerata ci sia. Questione cartellone 2024: la stagione nel segno di Puccini può essere un azzardo da sprovveduti visto che c’è già un festival pucciniano che arriverà prima di noi che rischiamo un altro flop. La ciliegina sulla torta arriva dalla biblioteca comunale: prima era un soggetto di riferimento, ora è un contenitore di azioni casuali».
Si passa al capogruppo Democrat Narciso Ricotta: «Per il Pnrr abbiamo più volte contestato in Consiglio comunale le scelte fatte in assoluta solitudine dall’amministrazione (le fonti di Iommi, lo stadio) perché non conformi alle deleghe dateci dalla Comunità europea. Questi investimenti non rispondono allo spirito del Pnrr di vedere le necessità future della città, poi bisognerà capire sei i fondi in ballo verranno effettivamente assegnati o mandati altrove, di sicuro potevano essere investiti meglio. Nel frattempo l’amministrazione Parcaroli campicchia con le opere avviate dalla precedente amministrazione, talvolta con inaugurazioni frettolose (palestra IV Novembre, stadio dei Pini), poi hanno anche difficoltà a terminarle queste opere, come l’ex Mercato delle Erbe di via Armaroli, i capannoni ex Rossini , l’ex casa del custode dei Giardini Diaz con le infiltrazioni al piano seminterrato, forse per ospitare la sezione alligatori del museo, il centro fiere di Villa Potenza che ha avuto un ennesimo rinvio. Sull’ordinaria manutenzione delle strada basta girare la città, però vogliono fare le piste ciclabili ricorrendo a centinaia di espropri senza dire con quali fondi faranno la manutenzione. Un anno per fare via Spalato, la frana di via Mattei è ancora lì. La famosa filiera politica e di governo Roma-Ancona-Macerata evidentemente non offre risultati. La sanità: le liste di attesa sono fuori controllo, i cittadini vanno dal privato con costi che gravano sulle famiglie. Il nuovo ospedale, dopo tre anni, non si è visto: non c’è alcun atto, il sindaco ha detto che si sarebbe incatenato. Il nuovo piano sanitario è solo un moltiplicatore di promesse in territori e in strutture dove già mancano gli operatori sanitari».
Ricotta prosegue: «Altra situazione è quella dell’ambito idrico, non si è trovata ancora una soluzione per la gestione dell’acqua e si rischia di far entrare i privati. Poi il problema rifiuti: è stato approvato un piano di ambito fatto di dichiarazioni di intenti, l’unica cosa che interessa è la nuova discarica e di quella nemmeno si parla. Il Cosmari in situazione di difficoltà da tempo, ultima vicenda la bocciatura della presidenza Pezzanesi. Questa destra sta affondando i servizi pubblici essenziali strizzando l’occhio ai privati».
Chiusura affidata al consigliere comunale Andrea Perticarari: «Questa giunta ha vinto le elezioni promettendo un cambio di passo, vendendo sogni. In tre anni non è stato fatto nulla, nessun progetto strutturale. Il sindaco non riesce ad avere un’idea su nulla, mette i problemi della città sotto il tappeto e si occupa delle lotte tra gli assessori. Questa è la città che ha la più alta percentuale delle Marche di emigrazione di under 30, non c’è alcuna misura di sviluppo economico. La cartina di tornasole è il centro storico, è diventato un parcheggio all’aria aperta, non c’è alcuna misura di impulso alla residenziali, ci sono solo dj-set e feste di street food che tolgono lavoro agli operatori locali. Gli scandali si susseguono dalle dichiarazioni della Laviano che avrebbe sconfitto Amazon fino a quelle scandalose delle Benedetti che avrebbe dovuto dimettersi. In questi tre anni la città è cambiata? Dve è la visione politica di questa amministrazione? Tutti i progetti che potevano trasformare la città sono scomparsi, fanno il parcheggio scambiatore a Fontescodella che resta vuoto ma continuano a parlare del parcheggio di Rampa Zara. Le cose importanti sono state dimenticate iniziando dal nuovo ospedale, si condanna la città a una lenta agonia. Peraltro è anche evidente l’odio che hanno gli assessori tra loro, il sindaco si finge morto e fa finta di nulla. L’unico progetto che hanno tirato fuori è il marciapiede tra Villa Potenza e Montanello, una inutile spreco di risorse. Come rilanciano la città? Togliendo il passaggio a livello di via Roma? Non fanno nulla, non hanno un’idea. Lo slogan del sindaco era: “porterò Macerata sul tetto d’Europa”, abbiamo fatto un gemellaggio con Lanciano».
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Non può dirsi democratico un partito che sbeffeggia e deride la città di Lanciano. Tra l’altro Lanciano è la città ove è avvenuto un miracolo eucaristico (https://it.wikipedia.org/wiki/Miracolo_eucaristico_di_Lanciano), se lo facciano spiegare anche dal vescovo e poi chiedano scusa.
A proposito di gemellaggi perché Macerata non fa il gemellaggio con Poznan?
“la stup.idità è la facoltà dei falsi problemi, che attesta di una inettitudine a costituire e determinare un problema.”
bisogna che la sinistra pensi allo schifo che ha combinato mentre era al potere, facile criticare ora a chi hanno lasciato la poltrona senza denari . . .
Tetto d’Europa:
Il Monte Bianco, con la sua cima glaciale di 4.810 m, è la vetta più alta d’Europa e un ampio e complesso massiccio con 40 vette di altezza superiore a 4.000 m. Un vasto habitat d’alta quota, pochissimo antropizzato.
E’ meglio Lanciano (e il vicino Gran Sasso).
Più prudente e previdente sarebbe stato un gemellaggio con Chianciano…