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«Biglietti e omaggi al Festival Varco,
il Comune chiarisca o denuncio»
Rosati sul piede di guerra

CIVITANOVA - Il consigliere del Pd aveva presentato il 14 agosto una richiesta di accesso agli atti per conoscere i numeri esatti di biglietti, accrediti e omaggi dei concerti di Daniele Silvestri, Francesco Gabbani e Al Bano, poi attacca anche su Vita Vita: «L'amministrazione parla di trionfo, ma la realtà è diversa: è ora di rinnovare la formula, ormai è una notte bianca con mangificio a cielo aperto»

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Yuri Rosati, consigliere comunale del Pd

«O si adempie all’immediata consegna dei dati o provvederò a segnalare la situazione all’autorità giudiziaria come previsto dalla legge». Il consigliere comunale Pd Yuri Rosati vuole vederci chiaro sulla gestione del Festival Varco e, dopo una richiesta di accesso agli atti andata a vuoto, ha inviato una diffida a sindaco, segretario generale, presidente e direttore dell’Azienda Teatri per avere chiarimenti sulla gestione delle serate musicali al Varco sul Mare, che hanno visto ospiti Daniele Silvestri, Francesco Gabbani e Al Bano.

«Il 14 agosto ho chiesto di avere copia del contratto con i relativi artisti o manager o divieta di mediazione, il numero di accrediti gratuiti concessi all’Azienda Teatri e al Comune, il numero di biglietti gratuiti consegnati per ogni concerto e la loro disposizione nell’arena e il numero di spettatori paganti e non paganti per ogni singolo concerto, così come riportato nel borderò delle serate – spiega Rosati – non si riesce a capire perché alla semplice richiesta di copie di documenti e dati presenti nel borderò della serata non si rispetti il regolamento, che prevede che tali materiali vengano forniti entro tre giorni. Un comportamento che si ripete e che induce a ritenere la volontà di non dare un tempo utile informazioni necessarie a valutare le scelte fatte, ledendo così di fatto i diritti del consigliere comunale. Pertanto o si procede per dare seguito alla richiesta effettuata e ritualmente inoltrata o sarà costretto a segnalare la situazione alle autorità competenti».

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Uno scorcio dell’edizione 2023 di Vita Vita

Rosati punta il dito anche sul trionfalismo ostentato sui singoli eventi dell’estate civitanovese, in primis Vita Vita. «In antitesi alle cronache trionfalistiche istituzionali dove si parla di “trionfo”, sono infatti emerse valutazioni molto critiche di cittadini non troppo soddisfatti, per dirla leggera – prosegue il consigliere comunale dem – nessuno mette in discussione la manifestazione, anche se, sarebbe opportuno conoscere i costi. La differenza incide sulla valutazione. Nessuno ha chiesto perché per la prima volta si è fatto un concerto a pagamento, quello di Paolo Jannacci, al teatro Annibal Caro. Mai successo in 20 anni, senza nessuna spiegazione. In discussione è semmai la formula, che è apparsa piuttosto stanca, non più in grado di attrarre e stupire come agli esordi ed edizioni successive al punto che quest’anno sono fioccate sui social le critiche, anche nel merito del valore delle esibizioni artistiche, con una generale sensazione che Vita Vita abbia finito per trasformarsi in una sorta di notte bianca e di mangificio a cielo aperto. Non traggano in inganno le foto con alcune strade piene. La gente non è mai mancata, specialmente se la festa cade in pieno agosto e in afose serate, quando chiunque esce da casa e mette piede in centro, ma a contarle siamo lontanissimi dalle edizioni dove la città era invasa di persone che venivano da tutte le parti. Sarebbe forse il caso di di chiedere agli organizzatori di non proseguire con il solito, stanco, rituale e rinnovare il festival. Se Ciarapica guardasse oltre la sua ombra scoprirebbe piazze strapiene vicino a noi, cartelloni con una capacità attrattiva di molto superiore alla nostra. Questa estate lo ha dimostrato. C’è tanta vita oltre Vita Vita».



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