Il regalo di Anna Menghi per i 60 anni:
«Sta facendo la differenza
nel reparto di Ginecologia»

MACERATA - La consigliera regionale un anno fa ha chiesto di fare donazioni per il reparto ed è riuscita a raccogliere 10mila euro. Il primario Pelagalli: «Su 1.300 parti lo utilizziamo nel 40-45% dei casi»

- caricamento letture
menghi-pelagalli

Da sinistra: Daniela Corsi, Anna Menghi e Mauro Pelagalli

 

Ad un anno dalla raccolta fondi per il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Macerata, la consigliera regionale Anna Menghi, promotrice dell’iniziativa in occasione del suo 60esimo compleanno, ha incontrato Mauro Pelagalli, primario del reparto, per fare il punto sulle attività in seguito all’acquisto e alla donazione del Pod e del computer di ultima generazione attualmente in uso al reparto.

Il 26 giugno dello scorso anno Menghi aveva chiesto a chi voleva festeggiarla di sostenere un progetto a cui teneva particolarmente. Si trattava di raccogliere i fondi necessari a dotare il reparto di uno strumento che nessun altro ospedale delle Marche aveva e che risulta invece utilissimo a monitorare il battito del cuore del bambino nel grembo della mamma in condizioni di alto rischio. Anna Menghi, che proprio in ambito sanitario è nata e cresciuta professionalmente, ha sempre avuto a cuore le esigenze del personale ospedaliero, e ha portato avanti iniziative e progetti a sostegno di chi opera in corsia.

«L’anno scorso ho compiuto 60 anni e mi pareva bello festeggiare compiendo un progetto di assoluta solidarietà. Insieme ai tanti che hanno voluto contribuire sono stati raccolti 10mila euro. Una cifra importante, che avrebbe reso possibile il sogno di aiutare nel concreto la nostra sanità – dice Anna Menghi -. Non volevo regali per me e ho chiesto espressamente a tutti coloro che avessero eventualmente voluto farmene uno di effettuare piuttosto una donazione per l’ospedale e così è stato. A distanza di un anno esatto ho voluto prendere visione di ciò che i soldi raccolti avevano realizzato nel concreto, anche e soprattutto per rendere noti ai tanti che lo hanno reso possibile gli effetti della generosità dimostrata. La trasparenza è un altro valore a cui tengo».

L’incontro con Mauro Pelagalli è stato utile a comprendere quanto e come gli strumenti tecnologici donati siano serviti a migliorare il lavoro nel reparto, rinomato nelle Marche e anche oltre i confini regionali.

«La donazione comprendeva due tecnologie importantissime: il Pod, destinato all’ostetricia e un computer di ultima generazione, che abbiamo usato per raccogliere i dati di tutte le pazienti che sono state curate o sono in cura da noi – dice Pelagalli -. L’ospedale di Macerata si è classificato, negli ultimi 5 anni, come riferimento oncologico e per il trattamento dell’endometriosi, oltre che essere il secondo punto nascite delle Marche. Merito delle risorse mediche a nostra disposizione, come pure di quelle territoriali che operano in sinergia con noi. La messa in rete di tutti i dati delle pazienti che sono state operate per tumori delle ovaie, del collo dell’utero, dell’endometrio, della vulva e, in generale, della patologia ostetrica, ha consentito di elevare lo standard delle prestazioni mediche, tanto più che i dati sono in uso trasmurale, a beneficio dei medici interni al reparto, ma anche di quelli che operano nelle strutture territoriali dell’azienda sanitaria. Ricordo che in Italia abbiamo la più alta casistica per quanto riguarda i tumori della vulva e del collo dell’utero, ma se teniamo conto che la patologia è in decrescita nelle Marche vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro. Il computer è stato utilissimo ad avviare quel processo di modernizzazione che è alla base di tutti i positivi traguardi raggiunti».

Pelagalli parla anche dell’Avalon Pod, uno strumento che permette di monitorare nell’ultimo mese di gravidanza e in fase di travaglio e parto, il battito cardiaco della mamma, del feto e dell’utero, così da poter operare in sicurezza quando ci sono ritardi nella crescita del bambino o di obesità marcata della madre. «È stata una donazione fondamentale, che ha fatto la differenza nel nostro lavoro in reparto – prosegue Pelagalli -. Lo strumento ci consente di mappare il segnale cardiaco fetale in pazienti obese che hanno un pannicolo adiposo che i normali cardiotopografi non riescono a superare oppure di intervenire prontamente nei casi di bambini piccoli per data, che arrivano a nascere, ma sono molto piccoli perché nelle ultime settimane di gestazione la placenta non li ha più nutriti». Nelle Marche il reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Macerata è l’unico a possedere tale strumento. Grazie alla donazione di Anna Menghi, il nosocomio maceratese ha conquistato un primato importante: «Se consideriamo che su 1300 parti lo utilizziamo nel 40-45% dei casi, l’Avalon Pod ci ha fatto fare un bel balzo di qualità nella prestazione medica. Va anche detto – ha poi concluso il primario – che alcune delle donne che partoriscono vengono dalla patologia ostetrica e i bambini che nascono sono talvolta figli di madri malate, che hanno avuto tumori o che soffrono di malattie autoimmuni. Per questi casi lo strumento che Anna Menghi ci ha donato ha fatto la differenza». Un incontro che si è svolto alla presenza della direttrice dell’Ast di Macerata Daniela Corsi, utile a mettere in luce le buone prassi di una sanità che nelle Marche cavalca il cambiamento puntando all’eccellenza. «Ho fiducia nei medici e nel personale sanitario che operano nei nostri ospedali – dice Anna Menghi – Hanno grandi qualità che la politica dovrebbe valorizzare. Ma in questo caso la politica non c’entra. Questa donazione l’ho fatta con il cuore e saperla utile mi rende oltremodo felice».

Per i 60 anni di Anna Menghi tutto il centrodestra in piazza (Foto)



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X