La manifestazione dei dipendenti del gruppo Kos
E’ partito questa mattina lo sciopero dei lavoratori del gruppo Kos care dell’istituto Santo Stefano di Porto Potenza e della Rsa di Montecosaro. E’ stato indetto dopo le manifestazioni e l’agitazione delle scorse settimane per denunciare «la mancata volontà della direzione del gruppo Kos Care di ripristinare la diminuzione di 2 infermieri alla Rsa di Montecosaro – dicono i rappresentanti sindacali John Palmieri (Cgil), Mariella Mazzalupi (Cisl) e Marcello Evangelista (Uil) – c’è un solo infermiere di notte nel prestare assistenza su più piani per garantire risposte ad 85 pazienti, mentre di giorno le attività si protraggano oltre il normale orario di lavoro senza riconoscimento e retribuzione. Assurda ed unica nel panorama della sanità peraltro, la decisione di conglobare il minutaggio della caposala nell’assistenza infermieristica erogata al paziente. La direzione rimane ferma nelle proprie posizioni, giustificando tali scelte dettate dall’attuale “congiuntura economica sfavorevole”». Una posizione fortemente contraria alla volontà dei lavoratori, che a loro dire ha generato la riduzione della qualità assistenziale, l’aumento da stress lavoro correlato, e dimissioni in crescita dei professionisti dalla Rsa di Montecosaro. Non va meglio al Santo Stefano, dove già nel mese di marzo i sindacati avevano espresso preoccupazione: «gli educatori ed i fisioterapisti sono stati sottoposti ad un notevole aumento dei carichi di lavoro sul Santo Stefano, e ad una drastica contrazione delle sedute fisioterapiche dai centri ambulatoriali. Non esiste inoltre un piano di assunzione per coprire tutte le assenze previste dal Ccnl e sta maturando in tutti i lavoratori residui di ferie e un surplus orario in continua crescita, sino ad raggiungere le soglia di 300 ore caduno».
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