Cicloturista maceratese muore in Uzbekistan:
era con il compagno, un’auto l’ha travolta

TRAGEDIA - Annamaria Ulissi ha perso la vita mentre era in vacanza. Originaria di Urbisaglia, viveva a Macerata. Il ricordo: «Era solare, sempre con il sorriso»

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Annamaria Ulissi

 

di Gianluca Ginella

Muore in Uzbekistan durante un viaggio in bici, la tragedia si è consumata sulle strade della ex repubblica sovietica dove Annamaria Ulissi, di Urbisaglia, residente a Macerata, si trovava per una vacanza insieme al compagno. La donna, 67 anni, è stata investita lo scorso 2 giugno.

Ma di quella tragedia non si era finora potuto apprendere nulla di certo. Voci di una disgrazia avvenuta all’estero, indiscrezioni che Annamaria fosse morta mentre faceva uno dei suoi viaggi in giro per il mondo.

Una passione, quella dei viaggi in bici, che dimostrano anche le foto che pubblicava su Facebook da luoghi esotici. Strade, costumi, scorci accompagnavano Annamaria in viaggi impegnativi, perché percorsi in bici con il carico dello zaino, ma certamente molto suggestivi. Con lei, a condividere questa passione, anche il compagno.

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Annamaria Ulissi

Anche quest’anno erano partiti per un lungo viaggio in bici, a gennaio, sono stati in Asia, poi sono rientrati e a maggio sono ripartiti.

Il 2 giugno si è consumata la tragedia in Uzbekistan alle 8,30 del mattino. Una vettura ha travolto Annamaria mentre con il compagno si trovavano al confine con l’Azerbaigian. E’ stata travolta in pieno e in pratica sarebbe morta sul colpo nonostante il trasporto in ospedale e i tentativi di salvarla. Il conducente dell’auto che l’ha investita si è fermato.

Ieri il compagno ha fatto rientro nel rione Vergini, a Macerata, nella casa in cui viveva insieme ad Annamaria. Lei era tesserata con la Cau Pim Bruno Sperandio di Urbisaglia. «Una amica d’infanzia carissima – la ricorda Roberto Moretti, presidente della squadra -, abbiamo frequentato la scuola insieme. Poi ci siamo ritrovati in questa passione per la bici. Quando abbiamo rifatto la squadra, insieme a Bruno Sperandio, lei subito è stata entusiasta, si è subito tesserata. Ricordo di una ragazza bellissima, sempre la più bella della classe, questo suo sorriso, sorrideva continuamente, era molto amichevole, espansiva. Molto solare. Da ogni viaggio mi portavano qualcosa, sempre un piacere accoglierli».



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