«Il Pianeta non è un supermercato, ma è disposto a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, solo se vengono riconosciuti i tempi di rigenerazione delle risorse”. Così Rossano Ercolini, Premio Nobel alternativo per l’Ambiente, fondatore del movimento Rifiuti Zero, all’ultimo incontro, della rassegna “Civitanova verso la Transizione Ecologica», voluta dall’assessore Roberta Belletti insieme all’associazione Marche a Rifiuti Zero.
«Per la prima volta – ha detto la Belletti – in una città importante come Civitanova, abbiamo aperto un dibattito su temi quanto mai attuali e di vitale importanza per il nostro futuro. Lo abbiamo fatto insieme ai giovani, nostro punto di forza, ma anche con tecnici del settore e personaggi di spicco. Ora valuteremo i tanti progetti che abbiamo raccolto in questo lungo percorso e iniziamo a lavorare per dare concretezza a questo grande lavoro. Ringrazio tutti coloro che sono stati al mio fianco: il Presidente del Consiglio Comunale Fausto Troiani, i consiglieri comunali, gli studenti, i relatori ed i cittadini che hanno partecipato».
«Rifiuti Zero è l’inizio di quella rivoluzione ecologica dove non siamo padroni, ma custodi del pianeta – ha continuato Ercolini, sottolineando l’importanza di avviare anche a Civitanova un osservatorio sui rifiuti- . L’Italia è leader nell’ economia circolare e nella raccolta differenziata, ma dobbiamo migliorare ancora per passare da un’ economia basata sul petrolio, alla rivoluzione 4.0 basata sull’elettricità ed energie rinnovabili. Le terre rare, altamente inquinanti e responsabili di sfruttamento ambientale e sociale, possiamo estrarle dai RAEE anziché importarle dall’estero. E’ il momento di cambiare rotta e muoverci finalmente verso quella green revolution che promette un mondo con meno rifiuti e più verde. Bisogna – ha concluso – ricollocare l’economia in un contesto ambientale dove economia ed ecologia sono due facce della stessa medaglia».
«La Transizione ecologica – ha detto Franco Ferrori del Wwf Italia – è una necessità a causa del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità. Più di un milione di specie sono a rischio estinzione come è a rischio la capacità dei Sistemi naturali di ritornare all’equilibrio. Per questo dobbiamo avviare un’opera di restauro ecologico».
Incominciate a controllare i ristoranti se fanno la differenziata, inutile scrivere sui giornali di transizione se poi i fatti smentiscono quello che viene scritto.
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