Il progetto delle nuove scuole e della nuova palestra a Passo di Treia
«In sostituzione “della tendostruttura a pallone” costruiremo una palestra moderna nel segno della nuova economia circolare, a consumo zero di energia, con ampi spazi aggregativi per le società sportive, gli spettatori e le famiglie». Il sindaco di Treia Franco Capponi replica alla minoranza, sull’ultima polemica sollevata (leggi l’articolo). «L’opposizione ancora una volta prova a fare solo polemica senza essere informata e partecipare alle scelte fatte insieme alla cittadinanza con cui, invece, come amministrazione, cerchiamo di avere un confronto continuo. Forse per aderire a qualche incompreso, va contro quello che è stato progettato, finanziato e appaltato nonchè fortemente voluto dalle nostre scuole, dai nostri giovani e dalle società sportive del territorio».
Il sindaco Franco Capponi
Per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Passo di Treia l’amministrazione comunale ha avviato fin dal 2017 un processo partecipativo affinché si potesse scegliere la soluzione migliore per rispondere alle esigenze della comunità, della scuola e dei giovani associati alle società sportive. «A seguito degli incontri pubblici con la popolazione e l’istituto comprensivo Dolores Prato, dopo aver eseguito un’analisi Swot tra le varie ipotesi e proposte – spiega l’amministrazione treiese – la soluzione scelta di concerto con le espressioni della cittadinanza è stata approvata con deliberazione di Giunta comunale numero 119 del 22 giugno 2018 recante “documento di fattibilità delle alternative progettuali dei lavori di costruzione polo dell’infanzia (0-6anni) di Passo di Treia” ricompreso all’interno della progettazione urbanistica, con variante al Prg, dell’area del comparto individuato per la realizzazione del polo scolastico di Passo di Treia, variante urbanistica che è stata poi approvata con delibera di Giunta comunale numero 17 del 20 febbraio 2020».
Dopo aver spiegato l’iter, il primo cittadino Franco Capponi torna a pungere. «L’opposizione da allora non ha seguito il procedimento, ritagliandosi solo qualche uscita polemica, che in tutte le fasi del processo decisorio sono state presentate, una serie di progettualità in base alle quali è sempre stato un punto fermo quello di realizzare al posto dell’attuale tendostruttura un moderno palazzetto dello sport – prosegue il sindaco -. L’amministrazione, tra l’altro, ha avviato nell’imminenza della demolizione dell’attuale “pallone” uno studio sulla possibilità di delocalizzare la struttura, ma, nonostante la volontà di mantenere la tensostruttura (contattando anche la ditta che l’ha realizzata) si è appreso che l’attuale tendostruttura non risponde più alle norme vigenti e oltretutto il telo di copertura non è recuperabile per lo stato di usura tale da rendere più economica la soluzione di una nuova realizzazione (che avrebbe gli stessi tempi realizzativi di quella approvata dall’amministrazione)».
«Abbiamo avuto sempre presenti le problematiche che potevano scaturire dall’inizio dei lavori del nuovo polo scolastico – precisa il Capponi -. Per tale motivo abbiamo chiesto l’attenzione di famiglie, associazioni sportive e soprattutto della scuola. Tali incontri comunque non hanno mai evidenziato la preoccupazione che viene ora gridata per mezzo di comunicati stampa da un’opposizione che guarda a puri interessi di qualche modesto consenso e non al futuro della città e della qualità delle strutture sportive che potremmo mettere a disposizione con queste nuove realizzazioni. Mi preme informare l’opposizione che i disagi provocati dallo smantellamento della vecchia, obsoleta ed energivora tendostruttura sono stati affrontati dall’amministrazione».
Franco Capponi rassicura la cittadinanza e fa il punto della situazione. «Abbiamo già risolto le criticità legate all’indisponibilità della struttura sportiva di Passo Treia, da demolire, per tutto il 2023 e 2024 (ipotizziamo in parte) in questo modo. Le tre classi della secondaria, come previsto per la demolizione del plesso di Passo di Treia, si sposteranno al monastero della visitazione e le attività di motoria e sportive scolastiche saranno svolte nelle altre palestre del capoluogo disponibili (via Lanzi ed esagonale del plesso “Dolores Prato”). Le attività pomeridiane delle associazioni sportive (in definitiva del solo calcio a 5) del territorio verranno trasferite nella palestra di Chiesanuova e stiamo provvedendo al progetto di adeguamento della stessa allo svolgimento della disciplina sportiva del calcio a 5 (è già stata individuata la somma necessaria in bilancio e fissato il successivo collaudo, da parte degli organi preposti, peer lo svolgimento delle competizioni)»
Va verso la conclusione il primo cittadino di Treia. «Ci sembra possibile, per un grande miglioramento d’infrastrutturazione sportiva della frazione di Passo di Treia ed in generale di tutto il territorio, fare dei piccolissimi sacrifici. La contestazione dell’opposizione poteva esserci se non ci fossimo attivati per trovare le risorse economiche e avessimo realizzato una infrastruttura meno capace di quella esistente, ma in questo caso ci sembra di vedere all’opera chi agisce con gli occhi bendati e un pensiero retrogrado (non capisce che c’è un cambio epocale con l’avvento di una grande trasformazione energetica del Paese), rivolta al non fare, sperando infondo che tornino le streghe. Non sono mai state richieste le tavole progettuali che, invece, penso che possano essere di reale interesse. Provvediamo noi ad allegarle e mostrarle a tutti».
«La ricostruzione delle scuole? Parte dalla demolizione della palestra, una scelta sciagurata»
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Il nuovo a Passo Treia mi sembra una buona idea o no?
Premesso che io sono di Chiesanuova e quindi dalla vallata opposta.
Detto ciò vorrei suggerire al Sindaco Capponi che e ora che la smetta di fare l’immobiliarista e cominci a fare un po’ il Sindaco, vorrei suggerigli di fare cose meno eclatanti, ” investiamo milioni di Euro per Treia”, e più realistiche, cose che servono alla cittadinanza e non alla visibilità. indebitare i nostri figli e nipoti per farsi belli non serve in questo difficile momento, dopo la ” bufala” dell’attacco meccanizzato si sarebbe dovuto imparare qualcosa invece si continua sempre sulla stessa strada, una strada che se la percorrebbe un privato porterebbe alla rovina. Vorrei ricordare come anni fa salvai l’Amministrazione da un debito che forse avrebbe mandato in rosso perenne i conti Comunali, credo che oggi gli attuali Amministratori di maggioranza debbano avere le palle per dire qualche no. Concludo con il ribadire che i soldi del PNRR primo o poi dovranno essere restituiti perché non sono a fondo perduto. Meditate.