di Gabriele Censi
La Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano investe sul territorio, forte degli ottimi risultati di bilancio e della sua peculiarità di istituto di credito che non distribuisce dividendi.
«Esistono banche e banche – dice il professor Roberto Mancini, direttore del dipartimento di Studi Umanistici di Unimc, a margine del suo intervento al convegno “Rigenerare la Comunità” organizzato dalla Bcc e dall’Universita di Macerata-, noi puntiamo a collaborare come università con quelle che considerano il profitto come mezzo per raggiungere il bene comune, pensiamo a progetti comuni che abbiano un risvolto economico e culturale, aspetti sempre più correlati, stage, borse di studio, corsi di formazione sono i possibili sviluppi, anche con altri soggetti istituzionali».
Etica e formazione sono state le parole chiave al centro dell’incontro a cui ha partecipato oltre al professor Mancini anche il rettore John McCourt per Unimc, e tutta la governance della Banca. Sono intervenuti il presidente Sandrino Bertini, il vice Gerardo Pizzirusso e il direttore generale Davide Celani. Presente anche in rappresentanza della Regione Marche la consigliera Anna Menghi.«Nella nostra carta dei valori ci sono etica e formazione ed è scritto nel nostro statuto, – sottolinea il direttore generale Celani – all’articolo 2: principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata per favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi. Sviluppiamo nuovi modelli a sostegno dell’economia civile che passa attraverso la formazione»
Pizzirusso ha incentrato la sua riflessione su cosa significa e cosa serve per rigenerare la comunità: «Occorre salvaguardare alcuni valori come il senso di identità e di appartenenza, l’integrità del tessuto economico sociale». Il rettore McCourt ribadisce la centralità di etica e formazione «E’ importante ascoltare il territorio che ha bisogno di essere sostenuto dagli enti, parliamo di comunità e di cooperazione, l’università può avere un ruolo di aggregatore». «Una Bcc è una banca diversa e dobbiamo dirlo con forza – conclude Bertini – le banche sono state spesso accusate di essere “speculatrici”, noi abbiamo l’obbligo di essere una banca etica e trasparente e questo messaggio vogliamo trasmettere. Oggi tutte le attività economiche hanno bisogno di personale sempre più qualificato, sta sparendo il lavoro manuale, e per il sapere il ruolo dell’università è fondamentale»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati