Bancarotta bar Ternana,
assolti gli imputati

CIVITANOVA - Oggi la sentenza al tribunale di Macerata. Sotto accusa erano in tre per fatti che risalivano al 2013 e 2014

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L’avvocato Gabriele Cofanelli

 

Bancarotta del bar Ternana di Civitanova, assolti i tre imputati. Oggi la sentenza al tribunale di Macerata. Sotto accusa erano finiti Francesco Nisito, Angeletta Latini e Mauro Raschia, che dovevano rispondere, quali gestori del bar, di bancarotta perché avrebbero distratto, tra il 2013 e il 2014, beni mobili strumentali e l’intero patrimonio della fallita Pasticceria Ternana snc. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero stipulato, in prossimità dello stato di decozione della fallita, un contratto di affitto di azienda con altra compagine, Ternana srl, all’epoca amministrata da Nisito, con l’unico intento di svuotare la compagine di tutte le risorse, distraendo quindi l’intero patrimonio.

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L’avvocato Massimiliano Cofanelli

Gli imputati avevano sostenuto da sempre l’assoluta estraneità ai fatti contestati e di aver anche apportato risorse personali con il solo scopo di garantire il salvataggio societario e la prosecuzione dell’attività aziendale.

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Mauro Raschia con l’avvocato Alessia Pepi

 «Nisito si era anche impegnato personalmente per estinguere diverse posizioni debitorie della precedente gestione – dicono i suoi legali, gli avvocati Gabriele Cofanelli e Massimiliano Cofanelli -. La complessa istruttoria dibattimentale si era articolata nell’escussione di diversi testimoni, i quali avevano comunque evidenziato una gestione amministrativa e contabile assolutamente corretta ed esente da criticità».

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L’avvocato Marco Pagliari

Oggi è arrivata la sentenza con l’assoluzione «perché il fatto non sussiste» per due capi di imputazione, mentre per il terzo c’è stata la derubricazione in bancarotta documentale semplice ed è stato dichiarato prescritto. «Il Tribunale ha operato una attenta ricostruzione dei fatti, riconoscendo l’assoluta regolarità nella gestione societaria del bar Ternana» sottolineano i difensori degli imputati. La difesa di Raschia, assistito dall’avvocato Alessia Pepi, aggiunge che il commerciante civitanovese è «felice dell’esito del processo, la pendenza di questo procedimento lo ha penalizzato per tanti anni. Ha sempre creduto nella giusta, la verità viene sempre fuori». Latini è difesa dall’avvocato Marco Pagliari.

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Il bar Ternana a Civitanova

 

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