Il nuovo Della Vittoria
di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)
Il rosso pompeiano neoclassico che risalta le bellezze architettoniche della tribuna, le balaustre completamente restaurate che fanno da cornice al verde rigoglioso del nuovo tappeto in erba sintetica di ultima generazione che riprende le chiome dei pini centenari che contornano la struttura. È il campo sportivo Della Vittoria di Macerata, che si presenta con questo colpo d’occhio che ne prefigura la conclusione dei lavori già a giugno, almeno per la parte sportiva, in modo da consentire la disputa delle finali dei tornei Velox e Cleti.
Da sinistra: Il sindaco Sandro Parcaroli, gli assesori Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi
Sopralluogo stamattina del sindaco Sandro Parcaroli, accompagnato dagli assessori Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi assieme ai tecnici Tristano Luchetti, dirigente dell’Ufficio comunale e Fabrizio Monachesi direttore dei lavori per visitare l’impianto sportivo destinato ad essere non solo luogo di riferimento per le associazioni sportive cittadine ma anche dei cittadini che vogliono fare sport o passare qualche ora all’aria aperta in un luogo accogliente che nulla ha a che vedere con lo stato in cui versava prima dell’avvio di questa ristrutturazione.
I lavori di recupero, restauro e rigenerazione dello stadio della Vittoria hanno avuto per oggetto il campo sportivo, la struttura storico-architettonica della tribuna con gli spogliatoi e la gradinata, il parco e le mura di cinta.
I lavori, interamente finanziati con le risorse stanziate dal fondo “Sport e Periferie” per un importo complessivo di 1,4 milioni di euro, sono realizzati dalla rti Consorzio stabile Alta Val di Cecina srl/Inveni srl. «Sarà un nuovo polmone verde di Macerata questo impianto – ha esordito il sindaco Sandro Parcaroli -. E’ un luogo meraviglioso che ai primi di giugno sarà recuperato ed aperto dove oltre a chi fa sport potranno venire anche le famiglie essendoci un’area verde attrezzata, passeggiate e giochi per i bambini. Riprendiamo quello che è sempre stato per la città questo luogo: una volta tolto il cantiere questo impianto sarà invidiato da tutti, ce ne sono pochi in Italia di questa bellezza credetemi. Siamo orgogliosi di avere a Macerata un impianto sportivo monumentale di questo pregio».
Tristano Luchetti
Allo stato attuale l’impresa sta completando le pavimentazioni pedonali ed a seguire saranno montate le pavimentazioni naturali carrabili: gli spogliatoi sono quasi terminati mancano parte degli impianti ma rivestimenti e pavimentazioni degli interni sono concluse.
Per la tribuna manca il rifacimento dei gradoni e la loro impermeabilizzazione. Le cancellate sono state montate manca un po’ di tinteggiatura di alcuni parti in muratura mentre si dovrà completare l’intervento sulle mura perimetrali nell’ultima parte quella in prossimità del tabellone pubblicitario che sarà rimossa e si provvederà al completamento delle mura verso corso Cavour.
«La soddisfazione è quella di trovarsi in un complesso storico-architettonico inaugurato l’11 novembre 1927 e con questo intervento – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori – effettuiamo una rigenerazione ridando nuova vita a quella che era un’idea degli anni Venti. Restauro delle parti storiche strutturali e quelle di contorno allo stadio. Poi il campo di gioco col rifacimento del manto in erba sintetica, delle fondazioni e risanato il muro di cinta dello stadio. Abbiamo aggiunto l’apertura dell’intero anello del Della Vittoria in questo modo tutti potranno usufruire degli spazi annessi al campo di gioco, soprattutto di quello nel versante del Monumento ai Caduti che in passato era chiuso. Ci sarà un percorso green, fitness ed un’area giochi per bambini. Un luogo aperto alle famiglie con annesso area picnic, un vero polmone verde dentro la città».
Il campo di gioco è abilitato alla disputa delle partite dei campionati di settore giovanile e fino al campionato regionale di Prima categoria, le panchine sono state spostate nel lato della gradinata, allestito un nuovo impianto di illuminazione e di videosorveglianza in tribuna mentre i fari che illuminano il campo di gioco restano quelli già esistenti. In futuro verrà riaperto pure il bar annesso all’impianto che è stato chiuso poche settimane fa.
«Stiamo facendo un grosso sforzo per concludere il cantiere e consentire la disputa delle partite del torneo Velox a giugno – continua Marchiori – diciamo tra fine maggio e metà giugno, in modo che poi possano concludersi i lavori accessori entro l’estate. Vogliamo fare tuto nel migliore dei modi e se occorrerà qualche settimana in più ce la prenderemo. La gestione proseguirà con la Maceratese la cui concessione è stata prorogata perché sia nel periodo covid che durante l’esecuzione dei lavori la concessione non è stata esercitata, per cui per legge statale c’è una proroga prevista e dopo verrà rimessa a bando al pari di tutti gli altri impianti sportivi cittadini».
Sull’importanza che riveste per Macerata il campo dei Pini non solo per chi fa sport ma per tutti i cittadini si è soffermato l’assessore allo Sport, Riccardo Sacchi, entusiasta della bellezza sia della risanata tribuna che del fondo in sintetico di ultima generazione dello stadio. «Direi che il nuovo Della Vittoria è nel segno dell’inclusività – ha ribadito Sacchi – e ci avviciniamo ad una data storica quella dell’inaugurazione che restituirà a Macerata un impianto di questo tenore che non so quante città di queste dimensioni possono vantare. Nel cuore della città avere un gioiello di questo livello è stupendo. Questo impianto ha una funzione sportiva ma anche e soprattutto sociale, ricreativa, con grande attenzione sia ai giovani che ai meno giovani. Intorno quello che una volta era uno spazio inutilizzato a nord dello stadio costituirà un vero e proprio anello verde, ogni venti metri ci sarà una postazione per fare fitness, si potrà camminare o sedersi rilassandosi magari facendo un picnic. La funzione sociale del nuovo stadio Della Vittoria è fondamentale per un quartiere molto popoloso della città che potrà avere in questo luogo un punto di riferimento per il tempo libero e lo sport».
Polmone verde???? giusto per il colpo d'occhio che si ha grazie al verde dell'erba sintetica del campo di calcio, perchè altrimenti lì ci staranno si e no una quarantina di pini mediterranei che non credo proprio possano cambiare in modo determinante l'aria che si respira. Pini che tra l'altro c'erano anche prima, quindi che è cambiato?? Chi ha viaggiato un po', soprattutto in paesi come l'Inghilterra, sa bene che il confronto è imbarazzante per quanto riguarda lo spazio destinato al verde nelle città italiane. Quindi, eviterei questi toni trionfalistici.
bene.
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Dopo il restauro dello stadio di PINI, tra non molto verra’ restaurato lo stadio HELVIA RECINA.
Questa situazione mi ricorda una scena del film “Non ci resta che piangere” dove Parisina rivolgeva un “Grazie Mario” a Troisi per ciò che aveva fatto Benigni.
Chi vuol intendere, intenda…
Per Macerata poter di nuovo usufruire di uno stadio come quello dei Pini per di più ristrutturato e reso più bello e funzionale è una gran cosa.
Da sempre questo stadio, forse anche più dell’Helvia Recina, rappresenta per gli appassionati di calcio della città un luogo mitico e suggestivo dove ammirare le gesta soprattutto dei più giovani nei vari tornei estivi in notturna che vi si disputano da decenni.
I più “meno giovani” ricorderanno il torneo dei quartieri che una quarantina di anni fa riempiva gli spalti di tifosi e famiglie intenti a tifare la squadra del Centro Storico, della Pace, di Collevario/San Francesco ecc. che se le davano di santa ragione in un campo di breccia, stupendamente spianato da Ciarlantì (Albertone) con una rete con maglie di ferro trainata da una vecchia Autobianchi 112 e con le righe in calce bianca che, come scherzosamente rimproveravamo Alberto, per precisione e linearità sembravano la lunga per Villa Potenza.
Ora per mettere la ciliegina sulla torta occorrerebbe che il Bar, altrettanto mitico, venga riaperto.
L’unica nota dolente (per una volta non è colpa del comune) è che il campo di gioco è stato ridotto ed è omologabile solo fino alla prima categoria.
Cosa assolutamente assurda visto che in città ci sono due squadre che militano in categorie superiori alla prima categoria, che presto l’Helvia Recina sarà oggetto di pesante ristrutturazione, che Collevario, anche dopo i lavori effettuati per adattarlo alla promozione, non è idoneo per le partite della Maceratese e il campo di Villa Potenza è ancora in alto mare (non è per questa vita) per quanto riguarda l’accessibilità e la sicurezza richiesta dalla federazione.
Si rischia seriamente che, dopo aver speso in città tra i vari campi vecchi e nuovi più di 2 milioni di euro, la Maceratese sia costretta a giocare le partite in casa in qualche stadio di un comune limitrofo.
Sig.Corsi
che rosicone…apprezzi quando si fa qualcosa di bello.