Il convegno di oggi a Roma
Nell’ambito dei finanziamenti per la digitalizzazione del Fondo complementare sisma sarà avviato un progetto di mappatura della rete idrica per monitorare il fenomeno della dispersione delle acque nell’Appennino Centrale.
Di questo e dell’importanza di realizzare una ricostruzione che avvenga in sicurezza attraverso il censimento e il costante monitoraggio di frane dissesti e faglie ne ha parlato oggi il commissario Guido Castelli insieme al presidente della commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli al convegno “Gestione delle risorse idriche e difesa del territorio, la sfida della digitalizzazione” organizzato a Roma dall’Abdac, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale.
«Le scosse sismiche nel centro Italia nel 2016 hanno causato, in un quadro di devastazione che ha interessato un’area di 8mila kmq, anche un fenomeno particolare che ha riguardato le risorse idriche – si legge nella nota -. È avvenuta una diversificazione del corso delle acque. Nel versante orientale dei Monti Sibillini, alle pendici del Vettore tra Pescara e Foce di Montemonaco, si è perso oltre il 50% del flusso delle sorgenti, che si è indirizzato verso la parte occidentale, quella umbra. Di contro, per qualche anno, nella piana di Norcia si è rilevato un temporaneo grande incremento delle portate del fiume sul Nera e la ricomparsa di torrenti scomparsi da tempo scomparsi, come il Torbidone».
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Dal presidente dell’Aato 3 Marche Centro Macerata, Alessandro Gentilucci, riceviamo: «“Gestione delle risorse idriche e difesa del territorio. La sfida della digitalizzazione”. Era presente anche Alessandro Gentilucci, presidente dell’Aato 3 Marche Centro Macerata, al convegno organizzato ieri, a Roma, dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale. «Ho ascoltato e condiviso l’intervento del Commissario Straordinario per il sisma, il senatore Guido Castelli, che ha presentato le sue proposte riguardo al tema oggetto del dibattito. Stare al passo con i tempi nelle sfide che abbiamo di fronte, come quella della digitalizzazione per quanto riguarda risorse idriche e difesa del suolo, è fondamentale per non perdere occasioni di sviluppo». È un appello all’unità del territorio quello che Gentilucci rivolge agli amministratori locali, alla luce di quanto emerso dalle varie esperienze presentate al convegno: «la politica deve trovare le chiavi per far fronte alle vulnerabilità che il nostro territorio, purtroppo, strutturalmente sconta. E dobbiamo farlo insieme sfruttando le tecnologie più innovative per migliorare la gestione della risorsa idrica in un’ottica di efficientamento degli impianti».