I dati provengono da uno studio dell’Osservatorio europeo sull’infedeltà realizzato dall’istituto di sondaggi francese Ifop su un gruppo rappresentativo di 5mila donne di Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna: nel nostro Paese una donna su tre ha già tradito e un uomo su due ammette alla sua donna di essere stato infedele.
Che la relazione duri da anni o solo da poco non è importante, a volte basta uno sguardo malizioso per accendere la scintilla e provocare il tradimento. Le cause? Voglia di evasione, noia, una relazione con pochi stimoli. La situazione è più grave quando è un coniuge a commettere la scappatella: il matrimonio si incrina e si può arrivare alla separazione.
«Il tradimento non è solo quello fisico, ne esistono altri tipi e la tecnologia quasi sempre gioca un ruolo fondamentale – chiarisce la dottoressa Giuseppina Palermo, criminologa e direttrice di Falco Investigazioni -. C’è il tradimento “mentale”, platonico: secondo lo studio il 48% ha ammesso di aver immaginato di fare l’amore con una persona diversa dal compagno, il 27% ha fatto l’amore con il partner pensando ad un altro. Poi oggi ci sono i tradimenti virtuali dei cosiddetti “cyber-amanti”, attribuibili ai social media: siti ed app di incontri ma anche semplici chat, e-mail, finti profili social, app nascoste sono solo alcuni dei metodi utilizzati per comunicare con l’amante. Secondo i dati il 22percento delle italiane ha flirtato via chat o e-mail con un altro, il 14percento ha fatto sexting scambiandosi messaggi o immagini hot».
Quali sono i segnali da captare per capire se l’altra metà è infedele? «Si parte da indizi come il cambiamento del linguaggio del corpo: la pettinatura, il modo di vestirsi, il modo di parlare o cambi di umore inspiegabili sono sicuramente indici da tenere sotto controllo – spiega Palermo –. Forse è in atto un cambiamento per piacere a qualcun altro o qualcun’altra. Un altro segnale è l’utilizzo smodato e stretto del cellulare: la modalità silenziosa, il cambio del pin di sblocco, lo schermo rivolto sempre verso il basso. Oppure lui o lei va in bagno portandosi il telefono, forse per nascondere qualcosa. Bisogna poi prestare attenzione ai cambiamenti di comportamento. Se il fidanzato o la fidanzata è distratto durante l’intimità o evita i momenti da soli, se svolge un’attività prolungata che non rientra nella routine, se frequenta assiduamente la palestra oppure se cambia programma improvvisamente e fa uscite serali sospette, se prolunga l’orario di lavoro o fa frequenti trasferte è il caso di preoccuparsi ed iniziare ad indagare».
Nel momento in cui ci si trovi davanti ad uno o più di questi segnali che fanno da campanello d’allarme bisogna prendere una decisione. «Si può scegliere di non far nulla, tenersi il dubbio e rimanere col sospetto oppure agire e cercare di capire se i dubbi hanno un fondamento – continua la direttrice di Falco Investigazioni -. Il rischio di cercare indizi da soli comporta l’insospettimento dell’altra persona, che potrebbe rendersi ancora più accorto nel suo comportamento. Meglio contattare un investigatore privato, un professionista serio e qualificato. Al primo contatto che avviene per telefono in cui si espongono le proprie preoccupazioni segue un incontro per conoscere i dettagli, definire i sospetti ed i momenti di possibile incontro in modo da predisporre insieme quale sarà la modalità di azione».
Gli indizi trovati spiando il partner, infatti, non sempre possono essere considerati una prova. «Il motivo principale per cui è consigliato rivolgersi ai professionisti del settore è l’acquisizione di prove inconfutabili utilizzabili al momento di un eventuale giudizio – conclude la criminologa -. La parola di un investigatore diventa una prova, il rapporto investigativo ha validità in sede di giudizio e tutto il materiale con esso raccolto, come foto e video. Tutto ciò è fondamentale in una causa di separazione o divorzio, al fine di stabilire la responsabilità della fine del matrimonio da cui derivano tutte le conseguenze giuridiche del caso, come ad esempio il pagamento dell’assegno di mantenimento dell’altro coniuge».
I servizi dell’agenzia Falco Investigazioni sono rivolti ad aziende e privati. Si svolgono oltre che in questi due principali ambiti anche indagini di carattere commerciale ed assicurativo, servizi fiduciari e bonifiche ambientali e telefoniche. Innovazione, tecnologia ed esperienza maturata in decenni di professione sono i punti di forza dell’agenzia investigativa che mette a disposizione un team di professionisti altamente qualificati coordinati dalla criminologa dottoressa Giuseppina Palermo, che in passato ha svolto anche l’attività di avvocato. Nel 2021 diventa direttrice di Falco Investigazioni, agenzia nata nel 1973 sul territorio marchigiano.
Falco Investigazioni opera in tutta Italia ed ha sede operativa a Morrovalle in via Dante Alighieri 157. Per contattare l’agenzia si può telefonare ai numeri 3385270652 o 3284156056 o mandare una email all’indirizzo info@falcoinvestigazioni.com. Per tutte le informazioni potete consultare il sito www.falcoinvestigazioni.com.
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…”secondo lo studio, il 48% ha ammesso di aver immaginato di fare l’amore con una persona diversa dal compagno, il 27% ha fatto l’amore con il partner pensando a un altro”!!! Mah, consiglierei all’Osservatorio europeo, la prossima volta, di osservare un po’ meglio, probabilmente le percentuali, e non solo, si alzerebbero notevolmente…”cornline”!!! Buone corna a tutti!!! gv
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