E il bosco urbano alle Vergini?
«Centinaia di alberi abbandonati»

MACERATA - I residenti lamentano che le piante non vengono curate. L'assessore Laviano: «Contattata l’azienda che ha in gestione per due anni la fase iniziale di questo progetto, in particolare pulizia del terreno dalle erbacce e l’innaffiamento. La manutenzione non spetta al Comune»

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Gli alberi piantati alle Vergini

di Mauro Giustozzi

Mille alberi, un vero bosco pronto a crescere e rendere sempre più green il quartiere delle Vergini. L’obiettivo negli anni futuri è quello di aumentare la copertura arborea dell’area così da incrementare le zone d’ombra e di conseguenza rendere maggiormente fruibile il parco nella stagione calda. Un anno dopo, però, arrivano lamentele e segnalazioni che le cose sono diverse da come erano state presentate.  “Rione Vergini, piantati centinaia di piccoli alberi e poi abbandonati, mai coltivati o annaffiati. Addirittura quando sono stati piantati è venuto un controllore per fotografare il tutto per vedere se era stato fatto tutto a regola d’arte”, si leva sui social la protesta di alcuni residenti della zona o che comunque frequentano i vicini giardini pubblici per lo stato di abbandono in cui versano molte delle piccole piante facenti parte del progetto di forestazione Mosaico Verde alle Vergini, con la piantumazione giusto un anno fa (era il 7 aprile 2022) di mille nuovi alberi.

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Il bosco urbano oggi (foto pubblicata sul gruppo Facebook “Segnalazioni a Macerata”)

Il progetto, realizzato con il sostegno di Estra tra gli operatori leader nel centro Italia nel settore della distribuzione e vendita di gas naturale, attivo altresì nella vendita di energia elettrica, rientra in Mosaico Verde la campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCo2 e Legambiente. Iniziativa senz’altro pregevole, peraltro a costo zero per la comunità maceratese, che però un anno dopo mostra uno stato di scarsa manutenzione come mostrato attraverso foto e video che sono stati postati da alcuni cittadini sensibili ai problemi ambientali.

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L’assessore Laura Laviano

Obiettivo del progetto di forestazione lanciato un anno fa è quello di aumentare la copertura arborea dell’area verde del quartiere, già dotata di un parco giochi per bambini in fase di ammodernamento così da incrementare le zone d’ombra e di conseguenza rendere maggiormente fruibile il parco nella stagione calda. Il verde urbano agisce infatti come un climatizzatore naturale contribuendo a mitigare le alte temperature e a contrastare il fenomeno delle isole di calore. Non trascurabili sono poi i benefici che queste piante porteranno in termini di riduzione delle emissioni di Co2,gli alberi sono infatti tra le ‘tecnologie’ più potenti che l’umanità ha per assorbire l’anidride carbonica e gli altri inquinanti.

«Mi sono subito attivata quando ho ricevuto le segnalazioni sulla vicenda – dice l’assessore comunale all’Ambiente, Laura Laviano – E’ stata inviata una mail e successivamente una pec per chiedere intervento di taglio erba e controllo delle piantine all’azienda che ha in gestione per due anni (il Comune subentrerà successivamente, ndr) la fase iniziale di questo progetto, in particolare pulizia del terreno dalle erbacce e l’innaffiamento. La manutenzione non spetta al Comune, e l’azienda che è stata indicata da chi ha promosso il progetto deve garantire l’attecchimento dell’80% delle piante: se dovessero morirne di più penseranno loro a sostituirle. In questi giorni ho avuto assicurazioni che ci sarà un sopralluogo per verificare lo stato generale delle piantine. Voglio anche ribadire però che questo progetto di forestazione non è stato fatto con soldi pubblici e non è costato nulla ai cittadini. L’intervento che stiamo effettuando adesso è quello del taglio d’erba come del resto in tutti i parchi e giardini in questo periodo».

bosco-urbano-vergini1-300x400Operazione di elevato pregio ambientale ed ecosistemico per la città di Macerata che vuole incrementare il patrimonio di biodiversità del territorio comunale contribuendo, al tempo stesso, alla creazione di habitat favorevoli ad ospitare piccoli animali e insetti. Le mille piante messe a dimora appartengono a specie arboree e arbustive autoctone adatte alle condizioni climatiche del territorio, tra le quali l’acero campestre, la roverella, il bagolaro, l’albero di giuda, la sanguinella e il prugnolo. La campagna Mosaico Verde rientra nel più ampio progetto europeo Life Terra che si propone di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso la messa a dimora di 500 milioni di alberi entro la fine del 2025. Un progetto estremamente ambizioso di cui Legambiente è l’unico partner italiano ed AzzeroCo2 sostenitore.

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