Danno erariale al Comune,
ex presidente Civitas
condannato a risarcire 200mila euro

CIVITANOVA - Sentenza della Corte dei conti: sette le persone sotto accusa, tra cui l'ex sindaco Tommaso Corvatta e l'ex vice sindaco Giulio Silenzi. Sono stati tutti prosciolti ad eccezione dell'avvocato Alessandro Brandoni, che annuncia appello. La vicenda riguarda la mancata riscossione della Tarsu dovuta dall'Asur tra il 2006 e il 2010

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Civitas

La sede della Civitas

di Gianluca Ginella 

Danno erariale da circa 400mila euro per il Comune dovuto alle mancate riscossioni della tassa rifiuti: il processo alla Corte dei conti si è concluso con una condanna al risarcimento di 200mila euro all’ente e assoluzione per tutte le altre persone che erano state chiamate in causa.

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L’avvocato Alessandro Brandoni

La vicenda riguarda il Comune di Civitanova e la Civitas. Nel 2017 c’era stata una segnalazione anonima che aveva portato ad una indagine della Guardia di finanza. La questione riguardava la mancata riscossione della Tarsu dovuta dall’Asur. I tributi non riscossi riguardavano gli anni dal 2006 al 2010.

Ad avviso della Procura, il danno subito dal Comune sarebbe derivato dai comportamenti, da ritenersi «perlomeno gravemente colposi in seno alla Civitas» e in particolare si fa riferimento al fatto che si fosse superato il termine per la riscossione della Tarsu (31 dicembre 2016) e in questo modo si fosse generato il danno erariale dovuto all’impossibilità di ottenere le somme dovute.

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L’avvocato Mario Cavallaro

Sette le persone chiamate in causa davanti alla Corte dei Conti: l’ex presidente della Civitas, l’avvocato Alessandro Brandoni, assistito dall’avvocato Mario Cavallaro, l’ex sindaco di Civitanova, Tommaso Claudio Corvatta, assistito dall’avvocato Alessandra Piccinini, l’ex vice sindaco di Civitanova, Giulio Silenzi, difeso dall’avvocato Alessandro Luchetti, Lusi Fattori, all’epoca capo servizio tributi della Civitas, difesa dagli avvocati Francesco Acquaroli e Stefano Filippetti, Maria Luisa Melatini, consigliere del Cda, Anna Maria Rinaldelli, consigliere del Cda, entrambe difese dagli avvocati Cristina Cingolani e Maria Piani, Marco Passarelli dirigente del settore Servizi finanziari e patrimonio del Comune.

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L’avvocato Francesco Acquaroli

Tutti sono stati assolti ad eccezione dell’avvocato Brandoni, che è stato condannato al risarcimento di 200mila euro verso il Comune (190mila euro) e la Provincia (10mila euro).

«Faremo appello – ha commentato Alessandro Brandoni -, perché riteniamo che fosse una questione tecnica quello di controllare la scadenza di un atto e la mia era una carica politica, non tecnica. Comunque sia c’è una assicurazione della società ma appello lo facciamo, la sentenza non è esecutiva e crediamo questa vicenda ci sia ancora da inquadrarla bene».

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Indagine della Finanza sulla Civitas, buco di 500mila euro: in arrivo segnalazione a Corte dei conti



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