I carabinieri con la droga sequestrata
Li hanno bloccati all’uscita del casello di Porto Recanati-Loreto a seguito di una serie di indagini antidroga che, proprio ieri alle 15,30, hanno trovato riscontro. I carabinieri del Norm di Ancona avevano organizzato tutto, predisponendo un servizio di controllo con Gazzelle e auto civetta, finalizzato proprio a reprimere il traffico di sostanze stupefacenti.
Quando è scattato il blitz dell’Arma, ad essere controllate perché sospette sono state quattro auto e, una di queste, è risultata essere quella che cercavano. I carabinieri della Compagnia di Ancona hanno quindi deciso di controllare una Opel Meriva, vecchio modello, con a bordo due tunisini proprio mentre stavano per pagare il pedaggio per uscire dall’A14.
I carabinieri hanno approfittato del momento per entrare in azione, riuscendo a bloccare la vettura in sicurezza e poi facendo scendere gli occupanti per poi portarli in caserma. Nel frattempo sono state eseguite anche le perquisizioni sia dei due stranieri che dell’auto.
Tutto, inizialmente, sembrava essere in regola fino a quando è stata controllata anche quella che sembrava essere una normalissima busta della spesa dove però all’interno, oltre a panini, yogurt, scatolette di tonno, cioccolatini e affettati, sono spuntati tre barattoli di cioccolata da spalmare ma con all’interno nascosti tre ovuli di eroina da 28 grammi circa ciascuno. I due tunisini, entrambi 30enni e residenti ad Ancona, sono stati arrestati e messi ai domiciliari come disposto dalla procura dorica.
(Redazione Cm)
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DUE TUNISINI SPACCIATORI AI DOMICILIARI…???
Le carceri sono sovraffollate per oltre un terzo da immigrati e clandestini pur essendo circa l’8% della popolazione totale, la maggior parte non ha nulla da perdere e quindi difesa d’ufficio con avvocati gratis pagati con le risorse pubbliche, eventuale condanna in carcere altrettanto al costo di euro 137 giorno….tutto questo in nome di un’ipocrita idea di accoglienza e di normative palesemente inadeguate e irrispettose sia degli immigrati che rispettano l’Italia che li accoglie che degli Italiani che ne subiscono le conseguenze. Ci vorrà tempo ma sono convinto che l’attuale Governo, avendo le idee chiare sull’argomento, lavorerà a modificare certe normative, anche con accordi bilaterali in modo da espellere e far scontare le pene nei rispettivi Paesi di provenienza non gravando sui contribuenti oltre a riequilibrare il numero di carcerati rispetto alla capienza possibile.
…”ai domiciliari”, si, in modo che si potranno dedicare tranquillamente allo “smart working at home”, certo, più comodi, con meno costi e, soprattutto, con la clientela che arriva direttamente a domicilio dopo aver ordinato!!! Tutta salute!!! gv