il sindaco Rosa Piermattei
Si estende la zona a traffico limitato del centro storico nella città di San Severino. Su proposta del responsabile dell’area di Vigilanza, la Giunta comunale settempedana ha infatti incluso nella Ztl via delle Carceri, limitatamente al tratto situato sul lato destro con accesso da via Porta Orientale e introdotto, quale limitazione, il divieto di sosta, escluso i residenti autorizzati. La nuova segnaletica invita a non sostare sia di giorno che di notte.
Nel frattempo, il Comune annuncia che si continuerà a lavorare per step per il recupero, la rigenerazione urbana e la valorizzazione del giardino storico “Giuseppe Coletti”. A spiegare l’intervento, finanziato nell’ambito del Piano complementare al Pnrr nei territori colpiti dal sisma con una previsione di spesa di 740 mila euro, è stato il sindaco, Rosa Piermattei, nelle sue comunicazioni durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. Il cantiere è coordinato dall’agronomo e paesaggista Luigina Giordani, una esperta in materia, mentre l’appalto delle opere è stato affidato all’impresa settempedana Vivaio Manfrica.
Il primo intervento sulla vegetazione riguarda la valutazione di stabilità con il metodo Vta . Si tratta di un’ispezione dettagliata di tutte le parti dell’albero per accertare le condizioni vegetative ma anche quelle fitosanitarie e gli eventuali difetti bio meccanici. In base ai risultati ottenuti gli interventi saranno mirati su ogni singolo albero per il quale saranno individuate le possibili cure. Per alcuni ci sarà poi bisogno di procedere con accertamenti strumentali più approfonditi.
«In questa prima fase – ha spiegato il sindaco in Consiglio – ci si limiterà alla rimozione di pochissimi alberi, che sono secchi da tempo, e di giovani alberi non coerenti con l’impianto arboreo del giardino che magari sono nati spontaneamente da semi trasportati dal vento o dagli uccelli. Sempre in questa prima fase, in considerazione delle caratteristiche storiche del giardino, sarà anche recuperato l’asse centrale che collega in modo diretto l’ingresso principale da via Matteotti al chiosco bar».
Ditelo al comune di Macerata che negli ultimi due anni ha riaperto il centro storico creando solo caos e smog per chi lo frequenta, bravo il sindaco di San Severino.
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Nell’articolo il sindaco parla del recupero dell’asse centrale dei giardini che collega l’ingresso fino al chiosco/bar, ma vorrei ricordare che lo storico chiosco non esiste più….però al suo posto c’è una struttura ricettiva mai finita, una specie di piccolo ecomostro voluto dall’attuale amministrazione che doveva essere un punto di ritrovo dei giovani settempedani, ma che in realtà giace lì senza certezze per il futuro…anzi no una certezza c’è: sta imbruttendo un giardino pubblico storico del diciannovesimo secolo che era (e spero tornerà ad essere) un vanto della nostra San Severino.