Comprava auto e le metteva a disposizione
di bande di malviventi:
nei guai un 57enne, multe per 150mila euro

INDAGINE dei carabinieri della Compagnia di Civitanova: denunciato un romeno titolare di una società che si occupa di vendita di veicoli. Una di queste vetture era stata inseguita l'anno scorso fino a Montecosaro, perché connessa a una serie di furti. Secondo gli inquirenti le altre sono state utilizzate un po' in tutta Italia: 1.871 i caselli delle autostrade non pagati per un totale di 84mila euro

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Comprava le auto e le metteva a disposizione di bande di malviventi: denuncia e multe per un totale di 150mila euro a un 57enne. E’ l’esito di un’indagine portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Civitanova. Nei guai un romeno, N. A, che deve rispondere di errore determinato dall’altrui inganno, falsità ideologica e truffa. 

Tutto ha inizio a maggio 2022. Una sera i militari intercettano una Fiat Stilo segnalata perché connessa a una serie di furti in abitazione. Dopo un inseguimento a tutta velocità, a Montecosaro l’auto esce fuori strada e va a finire in una scarpata. Gli occupanti riescono a scappare a piedi, mentre i militari trovano nella vettura diversi arnesi da scasso. Così partono le indagini. L’auto risulta intestata a un 57enne romeno, che è titolare di altri 258 veicoli e di una società che si occupa proprio di vendita di auto. I militari, coordinati dalla procura di Forlì, hanno accertato che il volume d’affari della società era di fatto pari a zero e che il 57enne aveva regolarmente usufruito della “Legge Dini”, che gli ha consentito di non versare tasse e oneri al Pubblico registro automobilistico per un totale di euro 115.986 euro. Successivamente le indagini hanno permesso di ricostruire anche il giro che aveva il romeno: gran parte dei veicoli che risultavano intestati a lui, secondo gli inquirenti, erano stati utilizzati da bande di ladri o malviventi un po’ in tutta Italia. Queste auto hanno eluso 1.871 caselli delle autostrade, con un conto in sospeso di 84.495,69 euro. Grazie al risultato delle indagini tutti i veicoli intestati al commerciante sono stati radiati e il pubblico ministero di Forlì ha emesso un decreto di blocco anagrafico, grazie al quale il codice fiscale del 57enne e la partita Iva della sua impresa individuale non potranno essere più utilizzati per qualsiasi compravendita. Oltre alla denuncia, per il 57enne i carabinieri hanno emesso anche una serie di sanzioni per un totale di 150mila euro.

 



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