Vialli premiato da Canesin e Spagnuolo a Overtime nel 2014
di redazione CM
E’ morto Gianluca Vialli: ex attaccante di Sampdoria, Juventus e Nazionale e amico fraterno del ct di Jesi Roberto Mancini. Il loro abbraccio dopo la vittoria degli Europei di calcio a Wembley nel 2021 resterà per sempre negli occhi e nei cuori dei tifosi azzurri. Dopo l’addio a Sinisa Mihajlovic il 16 dicembre e quello a Pelè il 28 dicembre scorsi, il mondo del calcio piange un altro grandissimo protagonista.
L’esultanza di Vialli e Mancini dopo la vittoria dell’Europeo a Wembley
Vialli aveva 58 anni ed è morto nella clinica di Londra dove era ricoverato per curare il cancro al pancreas che aveva scoperto nel 2017. «Un ospite indesiderato, un compagno di viaggio che avrei evitato volentieri», lo aveva ironicamente definitivo lui stesso. Nel 2014 era stato anche ospite di Overtime, il festival di Macerata dedicato al mondo dello sport. Dalle mani dell’allora assessore Alferio Canesin e dell’ideatore della kermesse Michele Spagnuolo ricevette il premio Etica sportiva dell’anno per i dieci anni della Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport onlus.
L’abbraccio tra Vialli e Mancini a Wembley dopo la vittoria degli Europei
Nato calcisticamente nella Cremonese, nell’estate del 1984 Vialli passa alla Sampdoria ed è proprio con i blucerchiati che scriverà pagine indelebili del calcio italiano. “I gemelli del gol”, così fu ribattezzata la coppia formata insieme a Roberto Mancini, che portò la Samp a vincere tra le altre cose la Coppa delle Coppe nel 1989-90 e lo storico scudetto nel 1990-1991. Poi il passaggio alla Juve, dove vincerà un altro scudetto (’94-’95) e la Coppa Campioni del ’95-96. Ha chiuso la carriera da giocatore al Chelsea, dove è stato player-manager, poi ha continuato ad allenare in Premier League al Watford fino al 2002. Nei quindici anni successivi è stato opinionista e commentatore tv, fino al 2017 quando ha scoperto di avere il cancro. Quando il suo amico-fratello Mancini è arrivato alla guida della Nazionale, lo ha voluto con sé come capo delegazione e consigliere. Così i due gemelli del gol sono tornati sportivamente uno a fianco dell’altro, portando l’Italia sul tetto d’Europa, nell’indimenticata finale di Wembley. Lo stesso stadio che quasi 20 prima negò loro la gioia di alzare la Coppa dei Campioni al cielo, nella finale persa dalla Samp contro il Barcellona.
Per fortuna questa gioia così grande .Riposa in pace campione
Un Grande!
RIP UN'ALTRO CAMPIONE DI CALCIO E grande Uomo ci ha lasciati
riposa in pace GRANDE CAMPIONE
RIP
Ieri leggevo di qualche affermazione che indicava Overtime come manifestazione degli "amici degli amici" con questa foto è bello evidenziare la lungimiranza di certe scelte di quella amministrazione....che tra gli amici annoverava personaggi di tale caratura
R I P un grande calciatore ma soprattutto un grande uomo. che ha saputo affrontare cinque anni di malattia con coraggio e dignità. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei cuori di tutti gli appassionati del calcio.
Sarai Sempre nei Nostri Cuori e nelle Nostre Anime Sei stato Sei Sarai Sempre un Uomo e un Anima colma di Umiltà Grazia Amore
R.i.P
R.i.p.
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Grandissimo uomo sia dentro il campo sia fuori, ora giochi insieme a PEPE’, ad SINISA insieme a tutti gli angeli x sempre.