Smaltimento rifiuti, in un anno
cinque incendi negli impianti:
il bilancio della Provincia

DATI - Maurizio Scarpecci, dirigente dei settori Ambiente, Urbanistica e Polizia provinciale, relaziona le attività svolta nel primo anno di presidenza Parcaroli. Tra le pratiche più significative l’esame e il parere di conformità per il nuovo Piano regolatore generale del comune di Valfornace, l’accordo di programma per il nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Chienti e la verifica a Vas relativa all’Accordo di programma per realizzare un nuovo ponte sul Chienti (raddoppio di quello esistente)
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Il dirigente Maurizio Scarpecci con il sindaco Sandro Parcaroli

«Sono ben cinque gli incendi che hanno colpito gli impianti di smaltimento rifiuti nella provincia di Macerata che ammontano in totale a 166». A fare il punto è Maurizio Scarpecci, dirigente dei settori Ambiente, Urbanistica e Polizia provinciale della Provincia dopo i primi 12 mesi della presidenza di Sandro Parcaroli. « Nella notte del 15 aprile scorso le fiamme che hanno colpito il Cosmari hanno di fatto bloccato lo smaltimento dell’indifferenziato fino al raggiungimento di accordi per il conferimento dei rifiuti verso le Province di Ancona e di Fermo. Il secondo incendio ha riguardato l’impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi di Montefano e gestito dalla Giotto srl. Il terzo incendio si è sviluppato il 25 maggio nell’impianto di trattamento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi ditta Mareco di Montecassiano, mentre il quarto si è sviluppato nella notte del 22 agosto ancora una volta nell’impianto del Cosmari di Tolentino e ha riguardato una tettoia adibita a stoccaggio dei rifiuti ingombranti semilavorati. Il quinto incendio, infine, si è verificato il 5 dicembre nell’impianto di recupero di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche della ditta Rimel, a Casette Verdini. Inoltre è in corso la procedura di Valutazione di impatto ambientale e contestuale rilascio del Provvedimento autorizzatorio Unico (Paur) per l’Impianto di digestione anaerobica per il trattamento e recupero integrato dei rifiuti organici, da ubicare al Cosmari. L’impianto sarà dimensionato per ricevere 70mila tonnellate e in grado di raffinare il biogas prodotto dalla digestione anaerobica in modo da ottenere biometano che sarà immesso in rete».

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L’incendio alla Rimel

Al di là del fronte rifiuti sono molteplici le attività che coinvolgono il settore: autorizzazioni ambientali, varianti, piani attuativi, controlli in materia faunistica-venatoria e ittica. «Abbiamo operato – spiega Scarpecci – in continuità con l’operato degli anni scorsi i servizi urbanistica, bellezze naturali e Valutazione ambientale strategia (Vas) hanno supportato i Comuni colpiti dal sisma nelle pratiche urbanistiche, paesaggistiche ed edilizie connesse alla ricostruzione e alla pianificazione. Alle pratiche sisma si sono affiancate tutte le procedure ordinarie. Tra quelle più significative ci sono l’esame e il parere di conformità per il nuovo Piano regolatore generale (Prg) del comune di Valfornace; l’accordo di programma tra la Regione Marche, le Province di Macerata e Fermo e i Comuni di Civitanova e Porto sant’Elpidio in variante al Prg connesso alla realizzazione del nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Chienti; la verifica a Vas relativa all’Accordo di programma per realizzare un nuovo ponte sul Chienti (raddoppio di quello esistente). Nel 2022 sono state rilasciate 173 autorizzazioni paesaggistiche, 41 accertamenti di compatibilità paesaggistica, 20 varianti al Prg, 45 varianti ai Prg semplificate e Piani attuativi, 32 verifiche di assoggettabilità a Vas e 59 a Vas in forma semplificata».

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Macerie del sisma

Nel corso dell’anno è stato avviato il rinnovo del protocollo dei rifiuti agricoli con gli operatori del settore. «Ampio spazio  – si legge nella relazione del dirigente – è stato occupato dalla gestione delle macerie dovute al sisma del 2016 con il coordinamento dell’Ufficio Ricostruzione per l’individuazione di interventi finalizzati all’immediata collocazione ai rifiuti inerti prodotti dall’avvio della ricostruzione. La Provincia è anche competente alla Valutazione di impatto ambientale (Via) per gli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, fino ad una potenza di 10 MW. Nell’ambito della tutela delle acque, è in corso l’istruttoria per l’installazione, nel sito Cosmari, del nuovo impianto di trattamento delle acque reflue interne e dei rifiuti liquidi provenienti da terzi. Intensa è stata l’attività conseguente ai controlli sulle acque reflue urbane dei depuratori, aventi una capacità organica di progetto uguale o superiore ai 2.000 ab/eq secondo le modalità contenute nel Protocollo d’intesa con l’Arpam. Sono stati gestiti 165 nuovi fascicoli relativi alle Autorizzazioni uniche ambientali (Aua) e adottate 72 autorizzazioni di cui 53 riguardano nuovi impianti o modifiche sostanziali».

Il settore, inoltre, è deputato alla gestione del Catasto unico regionale degli Impianti termici (Curmit) e dispone le attività di ispezione degli impianti non a norma. Si tratta di quasi 97mila impianti registrati, per i quali deve essere monitorata l’attività di manutenzione effettuata della ditte preposte, al fine di assicurarne la conduzione in conformità alle disposizioni normative vigenti in materia. «Nel 2022 sono state effettuate 153 ispezioni di impianti non a norma. In tema di siti contaminati il Servizio ha svolto attività istruttoria per 24 siti di interesse comunale, tra i più rilevanti:
– banchina molo Sud Comune di Civitanova per il quale è in corso l’ esame del progetto di prima fase della bonifica;
– l’area ex “Galoppatoio” di Macerata per il quale sono stati valutati gli esiti della caratterizzazione;
– l’ex sito di discarica di Montecosaro per il quale è in corso di valutazione il relativo progetto di bonifica;
– l’area ex Nuovo Pignone, a Porto Recanati per il quale è in corso di esame la variante al progetto di bonifica».

Le attività della Polizia Provinciale hanno riguardato, invece, secondo la relazione di Scarpecci, il controllo in materia faunistica-venatoria e ittica, così come di vigilanza e controllo in materia di ambiente. «In questo ambito sono stati svolti 22 accertamenti per abbandono di rifiuti e attivati 37 controlli nelle imprese; oltre alle sanzioni amministrative comminate, sono state inviate 13 comunicazioni di notizie di reato alla Procura di Macerata; infine sono state impartite ai relativi contravventori 8 prescrizioni di Polizia Giudiziaria finalizzate all’eliminazione del reato accertato».

pullman-trasportoIl Servizio Trasporti è stato costantemente impegnato nell’attività autorizzatoria relativa al trasporto di merci in conto proprio che ha subito una rilevante intensificazione già dal 2016, dovuta in particolare all’incremento delle attività edilizie a seguito della ricostruzione post-sisma e, più di recente, dell’introduzione delle agevolazioni del superbonus 110%. «Nell’anno in corso sono state rilasciate ben 300 licenze per il trasporto di cose in conto proprio; mentre sul piano delle autoscuole e degli studi di consulenza automobilistica si è provveduto al rilascio di nuove autorizzazioni, sempre cercando di snellire i relativi procedimenti e ridurne i tempi».

Infine il Servizio geologico ha operato in maniera trasversale per le esigenze dei settori Territorio e Ambiente, Ufficio Tecnico: «Da ricordare le indagini e le relazioni geologiche per la scuola “innovativa” del nuovo Istituto per Geometri di Macerata, per il miglioramento sismico dell’edificio che ospita il Comando provinciale dei Carabinieri e il Palazzo del Governo di Macerata. Importanti azioni sono state anche effettuate nel settore della viabilità».



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