Scoperta maxi evasione di un’agenzia viaggi,
cameriere non in regola in uno chalet

CIVITANOVA - Controlli della Guardia di finanza: l'agenzia aveva nascosto al Fisco 470mila euro, in più è stato trovato anche un lavoratore addetto alla segreteria in nero. Sanzionato il legale rappresentante, così come l'amministratore dello stabilimento balneare

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Gli accertamenti delle Fiamme gialle

 

Scoperta maxi evasione di un’agenzia di viaggi con tanto di lavoratore in nero e un cameriere non in regola in uno chalet. E’ il bilancio di un’attività della Guardia di finanza svolta a Civitanova nell’ambito del monitoraggio delle attività commerciali nel settore turistico – ricettivo, anche al fine di scongiurare eventuali infiltrazioni criminali. I militari di Civitanova hanno svolto due distinti controlli di polizia amministrativa, partiti con un’attività di intelligence e di elaborazione dei dati acquisiti nel corso del periodo estivo che hanno consentito di rilevare importanti indici di rischio, che poi sono stati ulteriormente confermati dalle interrogazioni alle banche dati.

Sulla base degli specifici indici di rischio acquisiti, le Fiamme gialle hanno in primis sottoposto a verifica fiscale un’agenzia di viaggio. La verifica si è conclusa con la rilevazione dell’omessa presentazione della dichiarazione Iva dal 2016 e con la constatazione di una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi, ammontante ad oltre 470mila euro. Per il legale rappresentante della società la “maxisanzione”, dal momento che è stata accertata la presenza di un lavoratore in nero addetto all’attività di segreteria.

La stessa maxisanzione – che può arrivare a 10.800 euro per lavoratore – è stata formulata nei confronti dell’amministratore di uno stabilimento balneare di anch’esso sottoposto ad un controllo fiscale, responsabile di aver assunto un dipendente con mansioni di cameriere senza le prescritte preliminari comunicazioni. Al datore di lavoro è stato anche contestato il mancato versamento della retribuzione con strumenti tracciabili, obbligo in vigore dal 1° luglio 2018.

«Contrastare l’evasione fiscale vuol dire contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese e favorire una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i cittadini (“pagare tutti per pagare di meno”) – spiegano le Fiamme gialle – D’altro canto, il lavoro nero è piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le
imprese oneste».



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