Il nuovo murales in viale Indipendenza
Nuova vita per il sottopasso di viale Indipendenza a Civitanova grazie al murales realizzato nell’ambito del progetto “Vedo a Colori” di Giulio Vesprini. Un’esplosione di colori e forme dal forte impatto visivo che si ispira alle grafiche di Depero.
«Un altro luogo della nostra città si è trasformato in un vero e proprio spazio d’arte – ha commentato il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Attraverso i murales vogliamo rendere Civitanova sempre più bella e più moderna, dando vita ad una sorta di itinerario artistico a cielo aperto e restituire, al contempo, un panorama cittadino rivitalizzato e vivace. Ringrazio Giulio Vesprini e l’assessore Giuseppe Cognigni per il lavoro che stanno facendo e che continueranno a fare per Civitanova».
Giulio Vesprini con l’assessore Giuseppe Cognigni
L’artista scelta è Alice Lotti di Torino, una professionista del ramo della grafica minimale e legata alle Marche grazie agli studi effettuati all’Isia di Urbino. L’immagine, un vero e proprio manifesto grafico con riferimenti al mondo marino nella parte a nord, urbano e vegetale nella parte a sud. Nella parete centrale, il sole e la luna: il mare e l’uomo che si mescolano insieme.
«Pian piano stiamo riqualificando molti punti della città- ha detto l’assessore al decoro urbano Giuseppe Cognigni- Dopo il parco della Fontanella, termineremo il lavoro nel sottopasso della Esso poi ci sposteremo in altre zone alcune delle quali già individuate. Quindi il progetto continuerà e coinvolgerà tutta la città, dal centro alla periferia». «Sono estremamente soddisfatto dell’ottimo lavoro dell’artista- ha commentato Giulio Vesprini – che ha centrato l’obiettivo iniziale: ridare colore e luminosità, partendo da figure semplici, al sottopasso, permettendo così di immergersi in mille colori durante l’attraversamento e migliorandone la percezione. Il consenso del pubblico è stato grande, ringrazio tutti i cittadini che ci hanno accompagnato con gesti semplici giorno dopo giorno in questa maratona lunga 100 metri tra immagini grafiche e cromie eterogenee. Una città sempre più matura nell’ambito dell’arte urbana che abbraccia ancora una volta Vedo a Colori giunto al suo 13° anno di attività. Vedo a Colori dopo aver realizzato 3 nuovi interventi riprenderà le proprie attività nel 2023 in altre zone della città».
Bello, ma avrei preferito che prima avessero cambiato la gommina liscia, quando piove si cade, e luce d'emergenza.
Oltre al colore sarà il caso di ripristinare il cemento armato del sottopassaggio in Via Cecchetti ?
Premio in denaro ..ma così ne sistemate 20 di sottopassi
Invece di pagare..vi do un idea...fate un concorso di artisti di murales...
Dovrebbero farli da tutte le parti invece di vedere cemento
Molto bello ogni giorno passo e ho visto gli artisti all' opera, ma sarebbe gradita qualche telecamera sopra e sotto al ponte !!!!!! E non aggiungo altro per non fare polemiche !
Circa trent'anni fa chi aveva la geniale idea di fare murales veniva multato e denunciato
Chissà quanto è costato? Sono curioso di saperlo
Bellissimo! Ma se oltre ai murales cambiassimo anche l'illuminazione degli anni 70 sarebbe meglio!
Jacqueline Pietracci lo si sta facendo e si vede...un Po alla volta e verrà sistemato tutto
Ha ragione..nel frattempo abbiamo piantato piantine nuove(che tra l'altro nn ce la fanno a potare neanche quelle già esistenti), messo panchine e fatto murales! Come si dice....la speranza è l'ultima a morire!
Bellissimo
Figata
Madonna !ma non ve va bene mai niente dategli tempo !!
Ci voleva proprio
Sarà tutto bello ma le strade di periferia fanno schifo come via Verga.Siamo aspettando che il sindaco e carassai si verificano quando sono bugiardi.I soldi x queste cazzate li trovate ma x mettere le strade ha posto non li trovate,
Ho il dubbio che si dia più importanza al contenitore che al contenuto.Forse mi sbaglio!
Adoro i murales
Bravi
A me me ricorda tanto le palme illuminate
Fantastico, complimenti ai Writers
Finalmente per Civitanova avete avuto una bellissima idea,proseguite in questo bellissimo modo, grazie di cuore per la persona che ha svolto il lavoro.
Un po' di colore in una città grigia
Bellissimo!!!! E brava Alice
Ci può stare sino ad un certo punto.......pensiamo a cosa più concrete che è meglio!!!......manutenzione manti stradali, più controlli da parte delle forze dell'ordine ecc......
Mi trova daccordo, ogni volta che faccio un sottopasso openso perché il siindaco non chiede agli street art di disegnare qualcosa! Invece delle scritte brutte e offensive
Vacci a capire quanto gli sarà costato al comune questa arte
Splendida vista
Brava!
bello
Super
Bello ,anche perché quel sottopasso è proprio brutto !
Rendere la città più bella con un murales... ? Sicuramente sì ... Prima sarebbe bene mettere apposto le strade i marciapiedi, creare parcheggi così Civitanova sarebbe più bella funzionale accogliente.
Comunque merita.
Bellissima idea colorare i muri grigi!!!
Bello si devono fare da per tutto sarà tutto più bello un città colore
Dalla maggior parte dei commenti , più che duemila anni di storia, sembra di percepire duemila anni di schiavitù e sottosviluppo
si poteva dipingere anche la parte sottostante
Cerchiamo di sistemare anche le strade che sembra di camminare in un campo di patate!
Mamma mia quante critiche, ma poi leggetela la spiegazione di cosa rappresenta prima di dire che è uno schifo, ma pure tutti sti lamenti per altre problematiche che c'entrano con un disegno creato per abbellire e modernizzare una Città? Spero di vederne tantissimi altri in futuro.
Melissa Angelastri in parte concordo con lei. Ma non crede che per rendere bella una città almeno sistemare le strade, i giardini lasciati incolti con lavori iniziati e mai più ripresi, (e ci sarebbe molto altro da dire) sarebbe il minimo sindacale?? Poi ben vengano i murales...poi..
Chloè Biondi ma il murales evidentemente è un progetto che viaggia su un altro tipo di finanziamento ed è comunque un valore aggiunto non screditabile , poi ogni città necessita di quello che ha elencato e in genere sono lavori che prevedono l'apertura di un cantiere con il coinvolgimento di tantissime figure lavorative e acquisto di materiale, oltre a tempo di realizzazione e circoscrizione della zona dove operare, un murales sono pochi colori e uno due giorni al massimo, quello che è svalutato in questi commenti è il lavoro di un'artista che viene massacrato da tutte le lamentele per altre cose che nulla c'entrano con questo articolo. È un atteggiamento di chiusura alla bellezza dell'arte che in ogni forma andrebbe apprezzata, mi è dispiaciuto questo.
Ottima iniziativa per far esprimere gli artisti e valorizzare la città e la loro arte. In progetto creativo che sviluppi un itenerario artistico per dare luce alla cultura dellarte a CIVITANOVA Marche . Nn solo cemento..
Comunque ragazzi siete grandissimi e disegnate da Dio continuate così che imbellite le città che ci sono tantissime umidità comunque veramente siete veramente bravi ciao
Bhe! Caro sindaco. Se si facesse manutenzione anche a tutto quello che circonda questi murales forse si potrebbe ottenere quello che lei sostiene. Per ora fa molto periferia un voler nascondere la polvere sotto i tappeti
X fare più bella la città basterebbe solo che i soldi delle tasse andassero ripartiti equamente tra centro e periferia e non solo x arricchire le tasche degli amministratori,una città che cammini di pari passo tra centro e periferia,enon lasciare al degrado tanto x fare un esempio via del casone dove ancora mancano i marciapiedi,una via ciclabile,dove le autovetture sfiorano i ciclisti,x non parlare se qualcuno andasse a piedi lungo tale via, un sindaco rieletto con il secondo mandato,poi dicono bella Civitanova ma dove vivete???
Bravissimi questi artisti...e speriamo qualche balordo non fa sopra dei scarabocchi
L'arte è bellezza.
Larte è bella ma prima ripuliamoci.... penso che Civitanova sia una tra le cittadine più sporche
State esagerando con queste pitture. Per nascondere ciò che è brutto, finite con gli dargli risalto. Brutto era e brutto in bella vista rimane. Io non sono una grande fan dei murales.
Bellissimo
Se usava colori della pace x me era migliore .
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Benissimo, speriamo che durino nel tempo questi murales, quel sottopasso era un luogo veramente lugubre, triste. . .
sono migliaia d’anni che l’uomo disegna sui muri esprimendo le sue emozioni artistiche, ma sono solo pochi decenni che altri uomini le rovinano imbrattandoci sopra altre scritte per delimitare le “loro” zone di spaccio.
Ma l’opera non è ancora finita: Ora si darà una bella e abbondante mano di colore, stavolta affidata ad operai del comune che copriranno quelle orribili forme geometriche antiestetiche e un vero cazzotto negli occhi. Il senso del opera ha come finalità il poter dimostrare che sotto una qualsiasi copertura, che qui verrà affidata ad una scelta di un colore che sia più rassomigliante alle calde gradazioni del cemento che oltre a riportarci all’arché, alla sostanza primordiale che nella sua trasformazione diventa muro, parete, traliccio insomma dando forma a ciò che nella sua indefinita originalità non servirebbe a niente se non modellato da abili mani solitamente incallite, insensibili, gonfie così simili a quelle dei marinari che dipingono a bordo dei pescherecci con le loro appendici a volte anche raggrinzite. In pratica una voluta dimostrazione che sotto qualsiasi apparenza possa annidarsi l’orrore. Se gli artisti sono stati anche pagati, confermerebbe ancora una volta che la fame, il bisogno o la fantasia aguzzano l’ingegno e quando tutto questo incontra la sensibilità di un assessore abituato a decorare l’urbano cittadino mentre combatte il “ rifiuto”, non di una emancipazione popolare ma proprio di quella che viene comunemente chiamata “monnezza” e che cerca come essenza di fuggire dal materialismo umano che vorrebbe ridurla in cenere o seppellire sotto una montagna di ulteriori rifiuti (trattasi sempre di monnezza), ecco che avviene il miracolo: l’arte che diventa immondizia ma che con una maschia, potente e più veloce possibile passata di vernice ci riporta a contemplare il vuoto a cui il pieno ha rubato il posto.
Ps. “Mi domando perché realizzare un’opera quando è così bello sognarla soltanto” Pier Paolo Pasolini, allievo di Giotto. Il Decameron, 1971
Ma l’opera non è ancora finita: Ora si darà una bella e abbondante mano di colore, stavolta affidata ad operai del comune che copriranno quelle orribili forme geometriche antiestetiche e un vero pugno negli occhi. Il senso del opera ha come finalità il poter dimostrare che sotto una qualsiasi copertura, si celi l’orrore. Anticipazione…
Ma l’opera non è ancora finita: Ora si darà una bella e abbondante mano di colore, stavolta affidata ad operai del comune che copriranno quelle orribili forme geometriche antiestetiche e un vero pugno negli occhi. Il senso del opera ha come finalità il poter dimostrare che sotto una qualsiasi copertura, che qui verrà affidata ad una scelta di un colore che sia più rassomigliante alle calde gradazioni del cemento che oltre a riportarci all’arché, alla sostanza primordiale che nella sua trasformazione diventa muro, parete, traliccio insomma dando forma a ciò che nella sua indefinita originalità non servirebbe a niente se non modellato da abili mani solitamente incallite, insensibili, gonfie così simili a quelle dei marinari che dipingono a bordo dei pescherecci con le loro appendici a volte anche raggrinzite. In pratica una voluta dimostrazione che sotto qualsiasi apparenza possa annidarsi l’orrore. Se gli artisti sono stati anche pagati, confermerebbe ancora una volta che la fame, il bisogno o la fantasia aguzzano l’ingegno e quando tutto questo incontra la sensibilità di un assessore abituato a decorare l’urbano cittadino mentre combatte il “ rifiuto”, non di una emancipazione popolare ma proprio di quella che viene comunemente chiamata “monnezza” e che cerca come essenza di fuggire dal materialismo umano che vorrebbe ridurla in cenere o seppellire sotto una montagna di ulteriori rifiuti (trattasi sempre di monnezza), ecco che avviene il miracolo: l’arte che diventa immondizia ma che con una maschia, potente e più veloce possibile passata di vernice ci riporta a contemplare il vuoto a cui il pieno ha rubato il posto.
Ps. “Mi domando perché realizzare un’opera quando è così bello sognarla soltanto” Pier Paolo Pasolini, allievo di Giotto. Il Decameron, 1971
Sicuramente per fare un’opera del genere capace anche un bambino della prima infanzia saranno stati consigliati da “SGARBI-MORGAN”…strano che on erano al taglio del nastro stavano in zona quei giorni
Questi disegnini da bimbi di asilo non servono a niente. I murales dipinti in via Napoleione, e zona Coop, almeno sono vere opere d’arte, qui si tratta di sporcare quasi a casaccio. Si poteva pulire con una pittura unica e durevole. Inclusa la parte sottostante che è rimasta orribile. Anche sul molo, con la storia DI VEDO A COLORI avete sporcato tutta la parete del porto. Inoltre col tempo scolorirà e sarà una vera e proprio ” porcata ” e allora pitturare tutto di nuovo. Non si qualifica così una città.