La presentazione degli interventi del Consorzio di bonifica
di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)
Una serie di ringraziamenti reciproci, il presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche, l’avvocato Claudio Netti, ringrazia il presidente della Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti che ricambia, i rispettivi tecnici ringraziano i colleghi e i loro presidenti, poi il presidente Feliciotti tira fuori uno slogan che potrebbe dare un titolo all’incontro: «Dalla Quadrilatero alla quadriciclo».
Claudio Netti
In effetti si parla non di grandi arterie ma di strade rurali dell’entroterra maceratese rimesse a posto con l’obiettivo di renderle testimonial delle Marche, della qualità di vita e dei suoi contenuti ambientali, architettonici ed enogastronomici. In sostanza si tratta di lavori per circa 5,4 milioni di euro che hanno interessato e stanno interessando 36 strade rurali di 15 Comuni dell’Unione Montana per tratti di una quarantina di chilometri. L’accordo risale al dicembre 2018 quando l’Unione Montana dei Monti Azzurri delega al Consorzio di Bonifica delle Marche, per accedere a fondi regionali, le funzioni per le attività di progettazione ed esecuzione degli interventi di ammodernamento e adeguamento delle infrastrutture viarie a servizio delle aree rurali. Lo scopo è quello di realizzare investimenti per sostenere il miglioramento e il potenziamento delle infrastrutture di accesso ai terreni e a servizio delle imprese agricole nell’area colpita dal sisma 2016.
Giampiero Feliciotti
Sono appunto 36 strade vicinali d’uso pubblico oggetto d’intervento: 8 a San Ginesio, 5 a Tolentino e a Belforte, 3 a Loro Piceno e a Sant’Angelo in Pontano, 2 a Caldarola, a Gualdo e a Sarnano, e una a Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio e Serrapetrona. La realizzazione delle opere è stata finanziata per gran parte con il Piano di sviluppo rurale delle Marche e per una quota tra il 10 e il 30% (in base all’altezza sul livello del mare del Comune come disposto dal regolamento) dalle municipalità e dall’Unione Montana. Ad oggi sono stati ultimati 9 interventi per un importo complessivo di oltre un milione di euro, 20 sono in corso di esecuzione e per i restanti 7 sono in corso le redazioni di specifiche varianti progettuali al fine di recepire le prescrizioni impartite dalla Regione. Per quest’ultimi si procederà comunque con l’appalto nei primi mesi del 2023, fine lavori prevista nella primavera del 2023.
Il commento del presidente Feliciotti: «Eravamo pronti con le progettazioni quando è uscito il bando del Psr, il Consorzio di Bonifica ci ha seguito in questo percorso con una struttura efficiente. I ringraziamenti sono doverosi, l’auspicio è che questa collaborazione prosegua, bisognerebbe affidare al Consorzio di Bonifica tutte le situazioni così da evitare che le risorse si disperdano in rivoli e in rivoletti che fanno proliferare le parcelle».
L’analisi del presidente del Consorzio di Bonifica Claudio Netti: «L’approccio è stato quello di ricucire il tessuto normativo e favorire la collaborazione con il soggetto pubblico. Le opere sono state realizzate bene grazie ai nostri tecnici, siamo qui per dire non quello che vogliamo fare ma quello che abbiamo fatto, un metodo di lavoro. La viabilità rurale è una parte importante della cultura marchigiana, certo i collegamenti veloci servono ma il cuore è legato alla viabilità rurale, basti pensare che nelle Marche centomila famiglie vivono nella parte rurale, sono presidi ambientali e di civiltà. L’obiettivo ulteriore è quello di mettere insieme i tratti di questa viabilità rurale per formare itinerari turistici che portano alle aziende agricole, ai monumenti».
Bene, un grande apprezzamento ad un amministratore di provata esperienza come Giampiero Feliciotti
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
I cavoli a merenda: per sistemare le strade rurali, senza ombra di dubbio centrano di più del Consorzio di bonifica delle Marche. L’avv. Claudio netti, sa benissimo che la proprietà privata se è legittima secondo i modi di acquisto è riconosciuta e garantita dalla legge. Per cui non si può tassare in alcun modo. Se non è legittima non va tassata ugualmente perché deve essere confiscata. E’ il significato dell’art. 42 Cost. Sig. avvocato Netti la prego ancora una volta e pubblicamente, di cancellare il mio nome dal suo fantomatico consorzio di bonifica delle Marche. Le faccio presente che se le risultano dei contributi a nome mio o di mia moglie non pagati, no è perché non li voglio pagare, ma perché non li devo pagare. In quanto: sono incostituzionali. Le ricordo che le regioni non possono legiferare leggi finanziarie, altrimenti non sarebbero più enti locali ma sarebbero veri e propri Stati indipendenti dalla Repubblica Italiana. Aggiungo: se lei mi cita quale è l’art. della Carta Cost. che la autorizza a praticare l’estorsione on la collaborazione anche dell’agenzia dell’entrate Riscossioni, allora pagherò. Altrimenti agirò di conseguenza.