Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli
di Monia Orazi
Dibattito sulla possibile discarica a Camerino, il sindaco Roberto Lucarelli sgombra il campo dai dubbi rispondendo al Partito democratico camerte: «Non siamo contrari in via di principio alla discarica, visto che prima o poi tutti dovranno fare la loro parte, ma siamo assolutamente contrari, proprio come principio, al fatto che a dare debba essere sempre la montagna. Crediamo che Camerino, così come tutto il territorio montano, abbia già dato molto e che sia opportuno rivolgere le attenzioni altrove prima che su un territorio che è in credito da un pezzo con il resto della provincia e che sta lottando da anni, spesso lasciato totalmente solo, per risollevarsi dalle conseguenze di un sisma che è stato devastante».
L’ex primo cittadino Sandro Sborgia
Lucarelli sottolinea come sia stata la volontà dell’amministrazione Sborgia a non presentare le osservazioni tecniche contro i siti possibili per la discarica: «L’Ata ha chiesto ai comuni di presentare le proprie osservazioni in merito e in un verbale del 14 maggio 2021, del Comitato Consultivo di Coordinamento dell’Ata stessa, l’allora sindaco, Sborgia, affermava testualmente riferendosi a Camerino: “sono, tra l’altro, il Comune che ancora oggi è tra quelli che non ha presentato lo studio relativo alla fase 2 e cioè quella di verificare la fattibilità di quelle aree e penso che non procederò alla presentazione di quel lavoro. Se non altro per motivi anche giuridici, avendo un ricorso pendente un’eventuale produzione di un lavoro che qualche modo vada a valutare l’eventuale possibilità di installare una discarica su quei territori potrebbe essere anche valutata, nel senso, diciamo così, condivisivo di quei criteri, ma è un fatto che vedremo in altra sede”. Una scelta, quella dell’allora primo cittadino, assolutamente non condivisibile, considerato poi che dall’istruttoria che l’ufficio urbanistica sta effettuando, iter iniziato da quando ci siamo insediati, le aree individuate dall’Ata sembrerebbero anche tecnicamente non idonee».
Giulio Silenzi
Il comune di Camerino nel 2020 ha presentato ricorso al Tar contro la discarica. Lucarelli spiega che il Comune presenterà le osservazioni al più presto: «Le osservazioni non le abbiamo presentate semplicemente perché abbiamo ereditato la decisione dell’amministrazione Sborgia che, volutamente, aveva scelto di non presentarle. Poiché, però, riteniamo che anche tecnicamente le aree vadano “bocciate” nel merito (e non sperare che il Tribunale di Ancona ci aiuti), non appena l’iter istruttorio dell’ufficio comunale competente sarà terminato, si procederà a effettuare l’invio. Data la dovuta risposta e fatta la dovuta chiarezza, vorrei infine ribadire che Camerino, nella sua storia recente, ha concretamente rischiato (e rischiato grosso) la realizzazione di una discarica sul suo territorio solo in una circostanza che i cittadini ben ricordano. Erano i tempi, ci tengo a farlo presente, in cui la Provincia di Macerata era “targata” Partito Democratico, con l’allora presidente Giulio Silenzi».
L’assessore regionale Stefano Aguzzi
L’ultima nota del Partito democratico di Camerino rileva i dubbi legati alla risposta dell’assessore regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi: «Siamo onorati del fatto che Aguzzi, nome di Forza Italia, ci abbia risposto in una nota, confermando che non si è mai parlato di una discarica a Camerino. Prendiamo semplicemente la “Relazione di piano” elaborata dall’Ata nel febbraio 2020, utile ad individuare un nuovo sito adibibile a discarica. Nel comune di Camerino sono presenti undici di questi siti, uno che comprende anche il territorio di Muccia. Più avanti nel documento c’è una classificazione di tutti questi siti in quattro diversi gradi di preferenzialità e in quello più alto sono inclusi sette siti. Il secondo di questi è proprio un sito collocato a Camerino, ed insieme al primo che si trova a Corridonia è l’unico che ha il massimo grado anche nell’elemento dell’area, essendo elevata. I vari comuni sono stati invitati da quel momento a far pervenire osservazioni tecniche all’Ata fino al 2021 e quello di Camerino decise all’epoca di fare ricorso al Tar».
Sandro Parcaroli, presidente della Provincia
Il Pd chiede al comune di Camerino di inviare le osservazioni e aggiunge: «Una cosa combacia nel discorso di Aguzzi e nel nostro. La provincia non si sta dimostrando capace a gestire la situazione. Arriva conferma che la nostra è la provincia più in ritardo nell’elaborazione del Piano d’ambito dei rifiuti e non sono bastate le pressioni regionali. I costi dovuti alla spedizione dei rifiuti in altre province non saranno esigui e ad oggi l’unico documento che dà un’idea deli criteri e dell’individuazione è la Relazione di piano, che non è vincolante, ma esplicativa».
«Rischio discarica a Camerino, silenzio allarmante dell’amministrazione»
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