“Il Ragazzaccio” Paolo Ruffini arriva a Civitanova e la città risponde presente. Grande successo ieri sera, al teatro Rossini (location cambiata proprio per consentire a tutti di partecipare) per la proiezione dell’ultimo lavoro del regista Paolo Ruffini.
Paolo Ruffini assieme al sindaco Fabrizio Ciarapica
Un film che racconta i giovani dei tempi del Covid, tra dad e lockdown, raccontandone il disagio profondo e dando loro una via d’uscita: l’amore. In platea circa 500 persone, soprattutto ragazzi e ragazze, «segno evidente – hanno detto gli organizzatori – che siamo arrivati dove volevamo arrivare». La serata è stata promossa dall’azienda Teatri di Civitanova in collaborazione con Michele Fofi e l’associazione Veder crescere con il dialogo di Andrea Foglia, vicepresidente di Red rete educazione digitale. «Che impressione. Siete strepitosi – ha detto Paolo Ruffini – . Una comunità meravigliosa, che risponde presente. Dare valore al cinema è purtroppo difficile in un momento in cui la sala cinematografica ha problemi e i giovani ormai non riescono più neanche a guardare il grande schermo, abituati al monitor dello smartphone. Ma il cinema è un’esperienza sociale, che si vive spalla a spalla, anche con sconosciuti».
Tra gli spettatori anche il sindaco Fabrizio Ciarapica che si è complimentato con il regista e con la sua città per aver scelto di partecipare ad una serata così importante dove al centro c’erano temi come il Covid ed il bullismo. «Ricordo perfettamente quel giorno quando l’allora presidente del consiglio dichiarò il lockdown generale – ha detto Ciarapica -. Fu un giorno che nessuno di noi dimenticherà mai. Improvvisamente la nostra vita cambiò. A partire da quella di tutti i giovani che si sono trovati ad affrontare il momento storico più difficile della loro generazione, con evidenti ripercusioni sociali causate dall’isolamento e dal distanziamento sociale. Il film – continua Ciarapica – ci invita anche ad aprire gli occhi sul bullismo. Ci troviamo sempre più spesso a leggere sulla cronaca terribili episodi, dove chi subisce non è in grado di difendersi da solo. Dove le vittime troppe spesso si sentono sole e si isolano in una prigione emotiva. Combattere questo fenomeno è un dovere delle istituzioni, delle scuole e delle famiglie. E’ un percorso tutt’altro che facile, ma come vuole insegnarci il “Ragazzaccio” dobbiamo tutti essere consapevoli che la cosa più contagiosa non è il virus ma l’amore». Dopo la proiezione del film, Ruffini ha risposto alle domande dei giovani presenti per poi salutare tutti tra strette di mano e selfie.
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Pochi giorni fa’ leggevo le solite critiche nei riguardi del Sindaco e della mancanza di programmazione a Civitanova degli eventi teatrali,la partecipazione così numerosa del pubblico è la migliore risposta.
Infatti la programmazione non c’era e continua a non esserci. L’alto numero di presenze sta a dimostrare quanto sia necessario averla sta programmazione completamente assente. Se poi ci fosse, anzi, c’è n’è di bullismo politico, altroché se ce n’è e qui a Civitanova il sindaco ne è sicuramente la massima personificazione . Ma vada a dare una mano agli asfaltatori, che anche quella delle vie a giudicare dai commenti per quei pochi metri che si stanno aggiustando in Via Cecchetti ( naturalmente super pubblicizzato come evento dell’anno)manca di pianificazione a tutto tondo, proprio come quella degli spettacoli. Copio ed incollo parte di un commento particolarmente indicativo su come si amministra in città grazie alla conseguenza del decantato sindaco votato democraticamente come qualcuno… ha tenuto a rimarcare : “… il più bell’esempio di degrado ,spesse volte da me denunciato sui social, marciapiedi completamente rovinati nonché ricchi di erbacce ma abbelliti da escrementi dei vari cani. Insomma c’è di tutto.” Punto e a capo.
…infatti, signor Monachesi, tra qualche giorno poi il cinema Rossini programmerà il film “I soliti noti 2”, che ha vinto il premio della critica a Canne…un successone, si, per i critici ovviamente!!! gv