Daniele Rossi vince il ricorso:
supera Baioni nel conteggio di voti
ed è il primo dei non eletti di Forza Italia

CIVITANOVA - Il vicepresidente Atac, in polemica col partito dopo l'ultimo summit sulle votazioni del cda Paolo Ricci, si era rivolto al Tar per le votazioni delle ultime Comunali. Dal riconteggio, ha sorpassato l'ex consigliere comunale nel conto della preferenze: ora è ufficialmente quarto dietro Morrei, Croia e Renzi

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Daniele Rossi con Andrea Doria

 

di Laura Boccanera

Per 3 voti in più è Daniele Rossi e non Giuseppe Baioni il primo dei non eletti di Forza Italia alle ultime elezioni comunali di Civitanova. Il riconteggio dà ragione al forzista “eretico” che in queste settimane si è reso protagonista del terremoto nel partito, conseguente alla votazione per il cda del Paolo Ricci che ha spaccato la maggioranza, a svantaggio di uno degli elementi più allineati al partito, Giuseppe Baioni.

Il ricalcolo ha portato Rossi al quarto posto in lista facendo scivolare Baioni al quinto. Il tribunale ha infatti accolto il ricorso e riconteggiato le preferenze evidenziando alcuni vizi: a Rossi mancavano 4 voti in due sezioni, mentre a Baioni ne sono stati attribuiti 5 in eccedenza. Il risultato finale corretto è di 86 preferenze per Rossi e 83 per Baioni. Daniele Rossi aveva impugnato il verbale di proclamazione degli eletti convinto che gli fosse stata attribuita una cifra elettorale inferiore a quella dovuta e ha chiesto al tribunale, supportato dall’avvocato Stefano Filippetti la correzione del risultato. Dalle urne era uscito come risultato 88 preferenze per Baioni, contro le 85 di Daniele Rossi che si è trovato così in quarta posizione dopo Claudio Morresi e Piero Croia.

La nomina di Morresi a vicesindaco e assessore ha provocato uno slittamento verso il terzo in classifica, Nicolò Renzi rendendo di fatto Baioni il primo dei non eletti. Rossi ha così impugnato il risultato e i tribunale ha riconteggiato i voti riscontrando delle irregolarità sulla conta e attribuendo la nuova votazione. I vizi invalidanti il verbale e gli atti presupposti riguardano in parte le attività della sezione 35 e in parte le attività svolte dall’ufficio centrale nella determinazione della cifra individuale e dei voti di preferenza assegnati ai candidati di Forza Italia Baioni e Rossi e nella formazione della graduatoria dei candidati alla carica di consigliere.

In particolare nella sezione 35 sono mancati a Rossi 3 voti di preferenza validi e 1 nella sezione 34 attribuito a Barbara Rossi. Per quanto concerne, invece, le operazioni di riepilogo generale svolte dall’ufficio i vizi consistono nel fatto che sono state attribuiti a Baioni 6 voti di preferenza nella sezione 15, mentre risulta per Baioni un solo voto di preferenza. Un errore dovuto, come si legge nella sentenza, probabilmente all’impaginazione con il foglio excel che ha portato ad attribuire i voti slittando di colonna fra candidati contigui. I 6 voti attribuiti a Baioni infatti erano della candidata Arcieri, mentre Baioni in quella sezione aveva ottenuto un solo voto, da qui la sottrazione delle 5 preferenze e il conteggio finale valido di 83 voti per Baioni e 86 per Rossi che lo scavalca in lista per sole 3 preferenze. Una soddisfazione che al momento non consente comunque l’ingresso in consiglio comunale ma che dal punto di vista politico, vista anche la minaccia di epurazioni in Forza Italia potrebbe essere rilevante. Rossi, vicepresidente Atac, nel summit del partito dopo la votazione sul cda del Paolo Ricci era andato via sbattendo la porta. «Ho chiesto di poter far parte di un progetto per Forza Italia, magari convocando un congresso e mi è stato risposto di no, al che ho abbandonato la riunione, andremo al braccio di ferro», aveva dichiarato.

«Vorrei ringraziare il “principe del foro” Stefano Filippetti e l’amico fidato Andrea Doria – dice oggi Rossi – l’uno per avere brillantemente vinto il mio ricorso al Tar nei confronti dell’ultimo risultato delle scorse amministrative del 12 giugno, l’altro (ex forzista anche lui uscito in polemica dal partito, ndr) per avermi convinto a farlo. Concludo quindi ricordando che da ex giocatore di biliardo, adoro dichiarare le buche prima di eseguirle». 

 

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