Solidarietà e pari opportunità,
alla “Ciclopedalata in Rosa”
un gruppo di profughe afghane

IL PERCORSO di 25 chilometri tra i comuni di Porto Recanati, Loreto e Numana da affrontare in e-bike, per sole donne. Si svolgerà sabato 15 ottobre nell'ambito del weekend della 5 Mila Marche

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Un gruppo di cicliste afghane parteciperà alla Ciclopedalata in Rosa

Tra i tanti temi legati a doppio filo al weekend della 5 Mila Marche 2022 (14-16 ottobre) ci sono anche quelli della solidarietà e delle pari opportunità. Per il pomeriggio di sabato 15 ottobre, infatti, mentre centinaia di partecipanti saranno impegnati negli oltre 250 km della Randonnée 5 Mila, è prevista la Ciclopedalata in Rosa, ovvero 25 km di percorso tra i comuni di Porto Recanati, Loreto e Numana da affrontare in e-bike, per sole donne.

A promuovere l’iniziativa è stata la Commissione Regionale pari Opportunità della Regione Marche, che ha l’obiettivo di sensibilizzare nei temi in cui le pari opportunità ancora non ci sono, e lo sport, purtroppo, fa parte di questi. A rendere ancora più simbolica la pedalata sarà la presenza di un gruppo di cicliste afghane, profughe: «Tramite la giornalista Francesca Monzone siamo venuti a conoscenza di questo gruppo di donne afghane, cicliste e profughe, e abbiamo voluto invitarle a pedalare con noi – spiega la presidente della Cpo, Maria Lina Vitturini -. Arrivano da paesi in cui i loro diritti non sono rispettati, andare in bicicletta è considerato impuro, così alla pedalata porteranno la loro testimonianza, racconteranno la loro storia, che sicuramente va ascoltata. Per il momento abbiamo provveduto a regalare loro un caschetto e speriamo di poterle aiutare ulteriormente in futuro».

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I partecipanti alla presentazione del convegno “In corsa per le pari opportunità” al Consiglio regionale delle Marche

La bicicletta si conferma una volta di più un mezzo universale, in grado di dare una mano anche nelle tematiche più delicate: «In totale saranno un centinaio le donne coinvolte nella pedalata e avrebbero potuto essere anche di più, ma le ebike a disposizione sono ovviamente limitate – continua Vitturini -. Perché far passare il messaggio tramite il ciclismo? Perché in bicicletta ci possono andare tutti, a maggior ragione ora che ci sono anche quelle elettriche. È un modo per dire alle donne di partire e riprendersi in mano la propria vita».

Non solo disparità uomo-donna, la Ciclopedalata in Rosa sarà aperta anche ai portatori di disabilità, con il coinvolgimento del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro).

Venerdì 14 ottobre, invece, si svolgerà il convegno “Donne e Sport” nella sala consiliare del Comune di Loreto, per parlare del gap tra i sessi che c’è nello sport e nel ciclismo in particolare, lo status di atlete professionistiche che non arriva e dei passi in avanti che si possono fare. Tra gli ospiti ci saranno Marina Romoli, Tania Belvederesi e Valentina Rossani.



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