Il sindaco maestro che cambiò la scuola:
un libro racconta Giuseppe Tamagnini

APIRO - Il volume "L'ideale e l'impegno" scritto da Rinaldo Rizzi sarà presentato oggi alle 18 al teatro Mestica dalla sezione maceratese del Movimento di cooperazione educativa

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Giuseppe Tamagnini

 

Maestro, sindaco, fondatore di un movimento che ha cambiato per sempre la scuola italiana. Un libro ricorda oggi la sua storia: L’ideale e l’impegno. Giuseppe Tamagnini, pioniere pedagogico della Cooperazione Educativa in Italia è il titolo del volume scritto da Rinaldo Rizzi che la neocostituita sezione di Macerata del Movimento di cooperazione educativa presenterà oggi al teatro Mestica di Apiro alle 17,30. All’evento, promosso in collaborazione con l’istituto comprensivo Coldigioco e con il Comune di Apiro, interverranno Fausto Antonioni, che ha collaborato alla stesura del libro, e –  da remoto – lo stesso autore Rizzi. Porterà un suo contributo anche il professor Juri Meda, docente all’Università di Macerata. Coordinerà il dibattito la dirigente scolastica Emanuela Tarascio. Le conclusioni saranno affidate a Morena Soverchia, presidente del consiglio d’istituto al comprensivo Coldigioco.

«Nel 70esimo anno di vita del Movimento di cooperazione educativa (2021, ndr) – spiega Rinaldo Rizzi – ho voluto dedicare questa biografia al suo fondatore, la cui idea di utilizzare tecniche didattiche coerenti con i valori della cooperazione educativa smascherava una scuola trasmissiva e selettiva che escludeva di fatto i bambini delle classi sociali svantaggiate. Senza il suo impegno nel dar vita a un movimento di insegnanti democratici e impegnati nella ricerca e nella pratica di una pedagogia popolare, oggi la scuola di base sarebbe molto più povera»

Copertina-del-libro

La copertina del libro “L’ideale e l’impegno”

L’esperienza Mce mise radici ad Apiro, proprio agli albori della sua diffusione in Italia, perché qui insegnò per dieci anni la maestra Giovanna Legatti, divenuta moglie di Giuseppe Tamagnini, il quale, docente e pedagogista, fu appunto uno dei padri fondatori del Movimento sulla scia del pensiero pedagogico e sociale dei francesi Célestin ed Elise Freinet. Raggiunta la pensione, si ritirò con la moglie a Coldigioco di Apiro, poi ad Ancona e infine a Senigallia, con brevi parentesi a Frontale – soprattutto estive – nella vecchia casa paterna. Ad Apiro ha ricoperto anche il ruolo di amministratore comunale: dal 1970 al 1975 come consigliere comunale e capogruppo di minoranza; dal 1975 al 1980 come sindaco. Tamagnini è morto all’ospedale di Jesi il 2 settembre 2002 all’età di 92 anni. La moglie Giovanna, invece, è scomparsa ad Apiro nel 2012. L’Appendice del libro contiene anche due scritti in memoria di Tamagnini inviati a Rinaldo Rizzi nel 2002 da Maria Luisa Bigiaretti, che partecipò alla fondazione del movimento nel 1951 a Fano e vi militò fino al 1968, e dal maestro Mario Lodi che partecipò alla vita dell’Mce dal 1955 al 2000. Lo stesso Lodi di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.



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