Prima campanella per 6336 civitanovesi
«Bello riavere qualcuno vicino» (Foto)

EMOZIONE per il ritorno alla normalità dei tanti studenti che oggi sono tornati sui banchi. I commenti all'uscita dei licei Da Vinci e dalla Annibal Caro. Il dirigente Maurizio Armendini: «Oggi è stata una festa, con la decadenza dei protocolli Covid anche la gestione è più semplice». Qualche malumore per l'aumento del costo dell'abbonamento del trasporto scolastico e per lo slittamento dell'avvio del servizio mensa

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di Laura Boccanera

Emozionati, un po’ timidi e con la voglia di tornare alla normalità di sorrisi, abbracci e convivialità. Sono apparsi così all’uscita i ragazzi delle scuole civitanovesi. Questa mattina anche per loro è suonata la prima campanella dell’era post Covid e al posto di banchi singoli distanziati hanno ritrovato il compagno di banco.

primo-giorno-di-scuola-annibal-caro-civitanova-5-325x244Niente mascherine e addio anche ai certificati medici, stop insomma ai protocolli sanitari che avevano reso rigido e tassativo il tempo dell’educazione e dell’insegnamento. Questa mattina nelle scuole di ogni ordine e grado la carica dei 6336 studenti ha ripreso vecchie abitudini e nuove progettualità. Il nuovo anno inizia all’insegna della speranza di essere fuori dalla crisi pandemica anche se non mancano alcune criticità che provocano malumori nei genitori, come ad esempio l’aumento dei biglietti del trasporto extraurbano o lo slittamento dell’avvio del servizio mensa.

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Marco Baiocco

Questa mattina abbiamo fatto un giro all’uscita dei licei da Vinci e della scuola media Annibal Caro in via Mandela. La campanella per il liceo oggi è suonata per tutti alle 12,30 e i più emozionati sono le matricole del primo anno che iniziano ora il loro percorso da giovani adulti: «Siamo stati accolti nell’auditorium, all’inizio c’è stata un po’ di confusione non si capiva se dovessimo rimanere in classe o meno – racconta Marco Baiocco, primo anno del liceo delle scienze applicate –  però è andata bene, l’ambiente è diverso da quello delle medie». Soddisfazione anche per il fatto di aver lasciato a casa la mascherina: «Sì è un vantaggio, ma io stavo bene anche con la mascherina, alla fine non è che dava così fastidio».

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Vanessa Moglie

Debutto anche per Vanessa Moglie, primo anno del liceo Scientifico: «Ho trovato in classe con me una compagna delle elementari e delle medie quindi mi sono ambientata subito – racconta – finalmente niente distanziamento né mascherine. Un po’ è strano stare a scuola senza dispositivi, è bello però ritrovare i sorrisi». Più timidi e un po’ frastornati i ragazzi e le ragazze delle classi prime della scuola media. Anche per loro la novità più eccitante è il ritorno alla normalità: «Mia madre questa mattina si è raccomandata che mi lavassi bene i denti perché non ci sono più le mascherine – scherza Sofia Testella – rispetto alle elementari è diverso ed è stato difficile riprendere le lezioni dopo tanti mesi di vacanza».

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Leonardo Brugiati

«I professori ci hanno fatto accoglienza le prime ore-  racconta Leonardo Brugiati – ed è stato bello riavere qualcuno vicino, un compagno di banco con cui scambiare qualche parola». Soddisfatto per l’avvio anche il dirigente del plesso via Ugo Bassi Maurizio Armandini: «Ho sentito i collaboratori e questa mattina mi hanno tutti riportato un riscontro positivo – spiega – rispetto agli anni passati noi quest’anno siamo anche coperti con tutti i posti docenti e quindi la macchina organizzativa riparte in modo perfetto.

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Maurizio Armandini

C’è un po’ di preoccupazione perché non abbiamo garantito il personale scolastico in più che era stato concesso per il Covid, ma comunque questa mattina era una festa, anche coi più piccoli delle elementari. Sono entrati un po’ dopo per avere il tempo di accoglierli in modo tranquillo assieme ai genitori nel piazzale ed è andato tutto bene. Inoltre con la decadenza dei protocolli Covid anche la gestione è più semplice, ad esempio per i certificati medici, ora non servono più per le malattia diverse dal Coronavirus, certo, speriamo sempre nel buon senso dei genitori».

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Alessia Ribustini

Non mancano alcune criticità: fra queste quella legata agli abbonamenti per il trasporto studenti. Sebbene infatti il costo dell’abbonamento sia integrato dalla Regione, quest’anno la durata degli abbonamenti scolastici ed extra scolastici è identica. Ciò comporta un aumento del costo per le famiglie che mentre prima pagavano solo i giorni effettivi di lezione ora usufruiscono di un abbonamento per 365 giorni. «Vengono conteggiate le mensilità e non i giorni effettivi dell’orario scolastico – lamenta Alessia Ribustini – per mio figlio che frequenta le superiori a Macerata per andata e ritorno il costo si aggira attorno ai 90 euro». Infine a far discutere è anche la mancanza del servizio mensa nelle scuole di Civitanova che ripartirà solo il 27 settembre, uno slittamento rispetto alle lezioni che impatta soprattutto su chi usufruisce del tempo pieno.

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L’assessore Barbara Capponi alla Enrico Mestic

Ma la responsabilità non è della ditta che ha in appalto il servizio come spiega l’assessore Barbara Capponi: «La ditta può erogare il servizio fin dal primo giorno, ma sono le scuole che si mettono d’accordo e ci dicono quando farlo iniziare. Spesso a creare problemi è la mancanza di organico a regime già nei primi giorni che non consente al personale di coprire anche le ore della mensa. Noi siamo pronti, ma per esigenze organizzative delle scuole ormai da diversi anni l’avvio è rinviato di qualche settimana».

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Sofia Testella

L’assessore Capponi questa mattina ha fatto un giro negli istituti scolastici per salutare studenti ed insegnanti e augurare a tutti un buon anno scolastico: «si riparte con un anno che speriamo sia quello del ritorno alla normalità – ha detto nei saluti agli allievi e alle allieve delle classi quinte del Liceo Da Vinci e alla media Enrico Mestica – ho voluto portare un saluto per augurare che quest’anno finisca come è iniziato senza l’emergenza Covid per tornare ad una scuola che è fatto non solo di nozioni, ma anche di relazioni, di amicizia e presenza. Ovunque ho visto grande sollievo ed entusiasmo per il riappropriarsi di piccoli e grandi riti scolastici come il compagno di banco o i viaggi di istruzione».

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