Da sinistra: Lucia Borgonzoni, Iginio Straffi e Giorgia Latini alla Mostra del Cinema
«Con il gruppo Rainbow di Iginio Straffi presto al via l’Accademia del cinema a Villa Buonaccorsi per formare professionisti e fare crescere il settore», così l’assessore regionale Giorgia Latini dalla Mostra del cinema di Venezia che si sta svolgendo in questi giorni. Nel corso di un incontro all’interno dell’Italian Pavillion sono state rivelate le novità per le Mache. L’assessore Latini ha spiegato che c’è un progetto su Villa Buonaccorsi, a Potenza Picena.
«Insieme al produttore cinematografico Iginio Straffi, talento marchigiano riconosciuto in tutto il mondo e grazie al sostegno del sottosegretario Lucia Borgonzoni stiamo progettando, e siamo a buon punto, la creazione di un’Accademia del cinema per formare professionisti del settore e vorremmo che la sede fosse Villa Buonaccorsi. È una delle iniziative che la Regione mette in campo per il rilancio dell’audiovisivo, veicolo fondamentale per la promozione del territorio». Nel corso dell’incontro, che è servito anche a presentare a Venezia la nuova Film Commission, l’assessore ha parlato delle misure per il cinema e per la cultura nelle Marche: «In questi giorni – ha aggiunto – è partita la seconda edizione di Marchestorie, il Festival dei borghi, che ha raddoppiato il numero dei Comuni partecipanti (siamo arrivati a quota 101) e che diventerà sempre più un importantissimo brand per comunicare la marchigianità. Ma vorrei citare – ha proseguito – la rivoluzione che sta attraversando il cinema marchigiano con 16 milioni di euro da investire nel settore. Risorse che nella nostra regione non hanno precedenti. Inoltre la candidatura Unesco delle Marche come regione dei teatri segna un altro traguardo a cui stiamo lavorando per una strategia che valorizzi concretamente la nostra regione».
«Il ministero della Cultura – ha detto il sottosegretario Lucia Borgonzoni – sostiene l’attività della Regione Marche, che sta portando grandi novità nel settore del cinema e più in generale della cultura, al centro di un programma di sviluppo molto ambizioso e al tempo stesso molto concreto. Iginio Straffi è una figura di primo piano e sono convinta che questa partnership, che ha come obiettivo la creazione di un’Accademia del cinema nelle Marche, porterà ottimi risultati». «Noi siamo una società che ha il quartier generale nelle Marche – ha spiegato Straffi – quindi in qualche modo diversa dalle altre. Mi sono reso conto a un certo punto che mancava l’animazione industriale e siamo partiti in pochi. Volendo crescere abbiamo creato uno studio di animazione a Roma, la Rainbow Cgi e da lì anche la Rainbow Academy per la formazione degli animatori. Dopodiché si è arrivati all’Accademia Poliarte, che è stata acquisita da Rainbow e che, da qui a 10 anni, speriamo possa dare vita a un grande campus di formazione delle Marche per l’audiovisivo e gli effetti speciali». «Le risorse che metteremo in campo dal 2023 – ha detto il presidente di Marche Film Commission, Francesco Gesualdi – serviranno ad avere una struttura di servizio a 360 gradi per tutte le produzioni che intendono girare nel territorio, una struttura che risolva problemi e faciliti la permanenza delle produzioni, che formi sempre meglio gli operatori dell’audiovisivo e migliori la rete dei festival attraverso la creazione di un grande festival popolare. Abbiamo l’ambizione – ha concluso – di essere una struttura che non eroga solo risorse ma che sia di servizio e di vicinanza alle produzioni». Il premio Oscar, Dante Ferretti, sulla possibilità di avere produzioni nelle Marche ha commentato: «Ne sarei felice, sogno di lavorare nella mia terra e spero di avere presto dei progetti da presentare». Tra gli interventi, oltre alla presentazione del volume My Marche di Giuseppe Nardi, anche quello del presidente Anica, Francesco Rutelli: «Le Marche sono piene di talenti, di professionisti, di operatori, e sono sicuro che questa regione potrà ambire ad una leadership nel campo dell’audiovisivo».
certo meglio Iginio Straffi che Simone Riccioni, per promuovere il cinema nelle Marche. Riccioni non sa fare i film, non sa fare il regista, lo vedo bene a fare da spalla a un comico, o a continuare con il suo sorriso piacione a fare le pubblicità
Ma cos'è sta roba....
Se lo sostiene la Borgonzoni. Siamo in buone mani! Evviva la cultura.
Ahahahahahahah ahahahahahahah ahahahahahahah Ho già comprato i popcorn
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Per creare una accademia del cinema o delle arti ci vuole una scuola per illuminotecnica, per macchinisti,gli elettricisti di palco nascono dalla gavetta cosa che adesso non esiste più,pertanto prima di guardare in alto si deve guardare in basso o sono solo parole al vento,i service dello spettacolo non hanno persone giovani da integrare con chi ha passato una vita a fare spettacoli, più volte ho cercato di creare una scuola per lo spettacolo ma sempre si è scontrata con la politica dove la meritocrazia non esiste.