Irene Manzi
La provincia maceratese fuori dai finanziamenti Pnrr per 78 milioni di euro per la sistemazione delle reti idriche marchigiane solo perché le tante società di gestione e municipalizzate che operano nel Maceratese non hanno presentato la domanda di partecipazione al bando. Mentre continua il silenzio delle società interessate, l’unico intervento di commento alla notizia data ieri è quello dell’ex vicesindaco di Macerata e candidata Dem al proporzionale della Camera Irene Manzi:
«La provincia di Macerata perde – evidenzia l’esponente del Partito Democratico – una grandissima opportunità che è anche più grave in questa estate in cui spesso abbiamo sentito risuonare parole come “crisi ed emergenza idrica” . Il Pnrr oltre che una grande occasione di modernizzazione del Paese, in termini finanziari per le ingenti risorse messe a disposizione, dovrebbe farci riflettere sulla necessità di ripensare le azioni in termini differenti e, soprattutto, sinergici. Per la provincia di Macerata questo sarebbe fondamentale e per fare questo la politica e le istituzioni devono dare una spinta importante, superando municipalismi e appartenenze politiche differenti. Perché a pagarne di più le conseguenze sono i cittadini ed il territorio maceratese, come sta accadendo ora. L’auspicio è che quanto accaduto con il bando regionale sia di stimolo per affrontare il tema centrale del superamento progressivo delle gestioni singole, come lo stesso Angelo Sciapichetti ha ricordato su queste pagine».
(l. pat.)
Acquedotti, 78 milioni alle Marche ma il Maceratese resta a secco: nessuna domanda dai gestori
Il superamentoPer fare cosa? Privatizzare a favore di qualche multinazionale con sede straniera?
L'auspicio invece che chi ha sbagliato paghi ,in un'azienda privata tutto ciò sarebbe stato intollerabile. Dico questo al di là di dx e dx
Loretta Sargentini non pagano niente perché non stanno lì con lo scopo di gestire il servizio ma di rispondere signorsì al politico che ce li ha messi.
L'emergenza idrica che non é mai esistita...
Infatti, fuori la politica e voi politici dalla gestione di questi servizi!
Marco Camoni qualcuno ha votato ad un referendum per l'acqua pubblica, quindi figuriamoci
Emanuele Serini ok io parlavo di politici e politica. Sul fatto che debbano essere pubblici non ci sono dubbi
Marco Camoni e allora c'è la politica
Emanuele Serini un conto è lamministrazione pubblica e un conto è la politica
Marco Camoni in che senso? Chi ce li mette nel cda se la proprietà è comunale, provinciale, regionale, statale etc?
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