La frutta da buttare
Chili di frutta messi nei bidoni dell’immondizia. E’ quanto notato, ieri alle 18, da diversi clienti di un supermercato dell’Anconetano mentre uscivano dallo store per caricare in auto la spesa appena fatta. Meloni, angurie, uva, pesche ed altro che innegabilmente, per dove erano state lasciate, erano destinate a diventare rifiuti nel giro di poche ore e cioè col passaggio del primo camion per la raccolta dell’indifferenziata e dell’umido.
La frutta da buttare
Ovviamente, essendo i cassonetti alla mercé di tutti poiché posizionati nel parcheggio, c’è chi si è avvicinato soprattutto per tentare di capire il motivo di quello che, agli occhi della gente, appariva come un vero e proprio spreco alimentare. Mentre alcuni hanno iniziato a toccarla per rendersi conto se fosse realmente andata a male, un ‘coraggioso’ è partito a gamba tesa, addentandone una sul posto ed esclamando: «Ma sono buone». In pochi si sono fidati a prenderla ma in tanti si sono chiesti se, prima di buttarla, non la si poteva vendere a un prezzo scontato oppure donarla a qualche organizzazione caritatevole o associazione per gli animali.
La frutta da buttare
La frutta da buttare
non lo potevano fare a macerata
e te lo fanno pagare oro
Ogni giorno la gda riempie i cassonetti di frutta e verdura e di prodotti prossimi alla scadenza
Ma anche la mettessero a metà prezzo ci guadagnano comunque piuttosto che buttarla e non c'è questo spreco vergognoso.
Metterla a disposizione di chi non può spendere no??
L'abbondanza e c'è chi muore de fame
Perché non li regalate ai poveri invece di buttarli! Basta telefonare a qualche istituzione come la Caritas e invitarli a venire a prendere la frutta che per qualcuno non si può più vendere ma per qualche altro si può ancora mangiare
Basterebbe lasciarli liberi da prendere vicino ai supermercati..sai quanta roba farebbe comodo..a me la verdura da dare ai polli..preferiscono buttarla che magari accontentare la gente..
Giuliano Mariantoni finalmente cominci a ragionare
Claudio Ciccacci no va tranquillo..è te che capisci solo quando te fa comodo..
Evviva i negozietti sotto casa. Ma non esistono più purtroppo.
Fa rivoltare lo stomaco a vedere queste cose. Mah. Qualcuno ne renderà conto al Creatore
Perché non fate come altri supermercati che vendono i prodotti prossimi alla scadenza, a metà prezzo?
Vergognatevi
Che tristezza
Ma che NOVITÀ!!! da sempre la grande distribuzione getta il cibo ancora buono, ma "che sta per scadere" o "che non è più di giornata". La colpa è nostra che continuiamo a comprare da loro. Ed anche del sistema che se accettasse la ridistribuzione di questi prodotti, porterebbe all'abbassamento del prezzo e quindi a minori introiti per le aziende.
Sarebbe giusto che tutti i clienti di quel supermercato, non andassero più a fare la spesa li. Una settimana senza vendere niente.....forse li aiuterebbe a porsi qualche domanda.....Criminali!!
Che vergogna!
Certe cose non si possono leggere , perché non abbassare un'po il prezzo
È una pratica di tutti i supermercati .
Si dovrebbe non andare più in questo supermercato .
Prezzi alle stelle poi.buttano la merce invenduta . Vergognatevi !
Infatti poteva darli in regalo
Non si spreca la roba ....eegalatela a chi ne ha necessità!!!!
La crisi ,quella vera non è ancora arrivata
Ci sono persone che non può comprarle vergognatevi
Che vergogna!!
C'è un app che ti permette di vendere a fine giornata quello che ti rimane nel negozio in modo da non farlo andare a male.
Che tristezza
Sui meloni non sono i colori dell'EUROSPIN?
Potevano donarli a enti di carità!
Che vergogna
Fatto bene a prenderli almeno sono stati mangiati
Ah ma non è Lercio
Altro che crisi,questa è abbondanza,la crisi è un'altra cosa
Darla alla Caritas no eh? Pozzete murì de fame tutti quanti
Perché non metterli fuori a disposizione anziché buttarli?
E una vergogna
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Sarebbe stato utile indicare il nome del supermercato o, almeno, la catena di cui esso fa parte, così da provocare una consapevole presa di posizione da parte dei consumatori (ossia astenersi dal farvi ulteriori acquisti) e, di conseguenza, una ‘operosa resipiscenza’ (cioè evitare di perpetuare una simile sconcezza) da parte dei relativi responsabili