di Christian Trevisti
Artisti di musica elettronica maceratesi in una unica équipe, la Deltanove Studio Records. A riunirli Stefano Ruffini (Dj Steevo), infermiere a tempo pieno e dj nel tempo libero. La Deltanove Studio Records, nata solo nel 2021, ha già prodotto due opere di gran pregio: il brano Why Can’t there Be Love, con Ellis T, e la compilation D9S Electric, Vol. 1. Sono uscite entrambe nel 2022.
Come ha fatto incontrare il rock con l’elettronica?
«Di rock in realtà non c’è molto, da un punto di vista musicale sono molto più vicino al funk e alla disco. Il rock però fa parte del mio background di ascolti. Why Can’t there Be Love deriva da un brano soul del 1971 che ho rielaborato nel mio stile. Questa è la prima canzone ‘cantata’ pubblicata dalla mia label».
Secondo lei un buon dj cosa deve fare?
«Un buon dj deve far divertire le persone. Un dj deve avere buon gusto e tecnica. La sua playlist deve presentare sia brani recenti che brani classici. Purtroppo oggi molte persone si fanno chiamare dj anche se non sanno mixare. Non mancano però giovani talenti dotati di grande conoscenza delle tecnologie utilizzate. Il dj, poi, deve avere personalità».
Quali differenze ci sono tra il mondo musicale degli anni ’90 e quello di oggi?
«Negli anni ’90 il mondo era pieno di club e discoteche, mentre oggi siamo inondati di festival e micro-realtà dedicati alla musica elettronica. La scelta oggi è sicuramente più varia rispetto agli anni ’90: passiamo dalla scena dance/pop, cui si dedicano spesso i pub, a quella synth/techno, intorno alla quale si sviluppano veri e propri festival. Si è inoltre sviluppata negli anni una sottocultura legata alla musica elettronica e all’indie dance».
Può parlarci del suo nuovo progetto, D9S Electric?
«D9S Electric è nato per unire tra loro più stili musicali, in una soluzione eclettica che andasse al di là della scena house. D9S Electric è stato un progetto nato tra amici, pensato come un trip, un ascolto unico, in grado di avvicinare tra loro synthwave, hip hop, nu disco e altri generi. L’organizzazione del progetto non è stata affatto facile, data l’eterogeneità tra le sue componenti. La copertina è un mandala realizzato da una ragazza della Comunità San Claudio di Capodarco».
Dj Steevo cosa si aspetta dal futuro?
«Bella domanda. Innanzitutto mi aspetto la salute, ma sinceramente preferisco pensare al presente. Voglio essere una persona sempre più propositiva, creando legami tra le persone. Vorrei anche passare più tempo con la mia famiglia. Per questa sera, venerdì 15 luglio ho organizzato una festa al Season, nella località di Trodica di Morrovalle. Questa sarà una re-union tra i membri della label, aperta a tutti quelli che vogliono dare nuovi contributi o conoscere la nostra realtà».
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